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Gisella KRISTALLIN è sicuramente una brava persona: è intelligente, un pizzico; è onesto, quello che basta; è uno dei pochi sindaci del Po(l)lo delle libertà di chi? che si carica sulle proprie spalle le cazzate del psiconano di Arcore e cerca di diffonderle.
A me GISELLA è sempre stato simpatico. E lo è tuttora.
E' dunque senza alcuna antipatia personale che devo constatare la sua inadeguatezza a criticare il Piano Regionale della salute varato dal governatore Vendola.
Lucifero è molto critico nei confronti del Piano Regionale, della salute. Infatti riconferma ai Direttori Generali la pianificazione e l’organizzazione del servizio sanitario, con una visione verticistica ed ospedalocentrica, che non garantisce omogeneità di trattamento nelle diverse ASL del territorio.
Non esiste un progetto coerente: obiettivi da raggiungere; risorse a disposizione; tempi di attuazione.
Anche la lotta all’inquinamento sembra solo di principi perché il piano non affronta di petto i problemi strutturali lasciando l’ARPA con strumenti inadeguati e con personale ridotto, mentre il costante aumento dell’inquinamento atmosferico e del territorio richiede un forte intervento della Regione Puglia per fare attuare quanto previsto dal protocollo di Kioto e il principio che “chi inquina paga”.
Il Piano Regionale della salute non si integra pienamente con l’altra importante programmazione regionale, quella sociale, il Piano Sociale Regionale, rinviando probabilmente il tutto a una nuova programmazione.
C’è da dare comunque merito al governatore Vendola per aver modificato il Piano Regionale con la partecipazione attiva dei cittadini, delle associazioni, al contraria del vecchio piano Fitto fatto chiuso in una tetra stanza di un ragioniere che vede il bilancio al posto del bisogno, la cifra al posto dell’uomo.
Gisella, convertito al vangelo secondo il nano, sta tirando fuori dal kit del presidente il sermone da imparare a memoria: Vendola, la sinistra ha fallito; il piano sanitario di Vendola è un fallimento, non riapre tutti i reparti chiusi dal predecessore Fefè e non cancella il macello sociale lasciato dallo stesso.
Impresa dura, mettetevi nei panni di uno che è costretto a fare un lavoro che non gli piace, ma il buon Gisella, ancora una volta con il suo forbito linguaggio sarà all’altezza del proprio compito.
1 commento:
quante belle parole!!
ma se a laterza la sanità CADE A PEZZI ... c'è un mammografo al nuovo pronto soccorso, tanto desiderato dall'inconcludente dottore politico ke rimbalza a destra (ex UDC) e sinistra, ke nn è mai stato utilizzato. I medici di base sono superficiali, svogliati e (non credo) incompetenti. Al pronto soccorso se stai morendo, ti danno il colpo di grazia .. ma esiste la sanità a Laterza?
Studente fuorisede
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