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Sembra che il centro-destra, da Roma giù giù fino a Laterza, abbia nel mirino la scuola. Quella pubblica, ovviamente.
Se la Gelmini, ministra del Governo Berlusconi, ha sferrato un duro colpo alla scuola elementare, facendola ripiombare indietro di almeno vent’anni con la filosofia del maestro unico (= pensiero unico?!), il nostro ha deciso di smantellarla. Fisicamente.
Mi riferisco alla stramberia ed avventatezza di quel progetto che partito qualche anno fa per “abbattere” le mura del plesso Diaz, dopo una forte e decisa presa di posizione delle Istituzioni scolastiche, Dirigente Scolastico e Consiglio di Circolo in testa, è stato trasformato in riqualificazione della corte interna, per subire ulteriori trasformazioni in corso d’opera.
Sicuramente qualcosa che non quadra c’è e nei prossimi giorni cercheremo di fare chiarezza anche su questo. Intanto perché non si può cambiare a proprio piacimento quello che è progettato e che è stato oggetto di gara pubblica. E nel progetto di “Riqualificazione della corte interna Istituto Scolastico Diaz”andato in gara non c’è alcuna menzione né alla realizzazione di “bagni pubblici” né alla demolizione di parte di muro di cinta della scuola per creare un “varco” nel muro di cinta della scuola con annesso cancello. E questo è un aspetto che andrà valutato nelle opportune sedi.
Qui voglio solo evidenziare della inopportunità di queste scelte fatte dall’Amministrazione.
Intanto, sarebbe opportuno che gli spazi della scuola rimanessero alla scuola e non solo per questioni gestionali, ma anche per la responsabilità del controllo sulle aree di pertinenza che investe le Istituzioni Scolastiche. Non è verosimile che la scuola, presidiata durante il giorno dal personale in servizio sia interdetta a tutti, mentre nel pomeriggio diventa “spazio aperto”. Chi controlla l’utilizzo di beni che sono stati acquistati con fondi dedicati alla scuola? Chi potrà prendersi la responsabilità di consentirne o negarne l’accesso? Il rischio è che l’area, dedicata e realizzata per i bambini delle scuole dell’infanzia ed elementare del I Circolo didattico, diventi un porto di mare, con tutti i rischi connessi. Compreso quello di oggetti pericolosi abbandonati che i bambini potrebbero scovare nelle ore dedicate alle attività all’aperto.
Altra grave disattenzione, e mi auguro che se ne occupino immediatamente, è legata alla messa in opera del cancello scorrevole senza le adeguate misure di sicurezza. Realizzare quella tipologia di cancello senza prevedere una rete per evitare che chiunque, bambino o adulto che sia, ci possa infilare un braccio o una gamba, può creare situazioni di pericolo che andrebbero invece evitate.
Infine, il bagno pubblico: veramente qualcosa di inadatto e inopportuno, se realizzato all’interno del sedime dell’edificio Diaz. Inadatto perché le dimensioni sono tali che è praticamente impossibile avere la separazione uomini/donne/diversabili. Inopportuno perché i bambini della scuola materna ed elementare userebbero praticamente quegli stessi spazi.
Purtroppo, come ho già avuto modo di dire già su queste pagine, questa è una politica che si preoccupa dell’effimero, che non riflette sulle conseguenze delle proprie decisioni ed è assillata unicamente di magnificare il proprio operato.
Le priorità di intervento dell’edificio sono altre. La sistemazione del tetto da cui di tanto in tanto ci sono infiltrazioni. La sistemazione delle uscite di emergenza (per esempio, quella vicino all’ufficio del Dirigente Scolastico). Il recupero degli spazi dell’ex casa del custode. Gli interventi conservativi delle strutture (non molto tempo fa c’è stato un distacco di materiale dalla pensilina dell’ingresso principale su via Roma). E la certificazione di idoneità statica, che è rimasta una chimera. E non basta ricordarsi degli “angeli di San Giuliano” solo quando c’è da fare propaganda politica. La programmazione è essenziale e procedere senza un adeguato, anche aspro, confronto con l’opposizione consiliare, con le altre istituzioni presenti sul territorio, gli utenti-cittadini significa ignorare le voci fuori dal coro e fastidiose, non arrendevoli ed inclini ai propri bisogni. Non è demagogia. Quello che si è verificato pochi giorni fa in quell’istituto di Torino, dove un ragazzo di 17 anni ha perso la vita per il crollo di un controsoffitto, è frutto della scarsa attenzione alle esigenze della scuola. Le poche risorse dedicate devono essere impiegate con oculatezza e per le esigenze specifiche della scuola.
Ma a tutto ciò c’è una risposta. Maliziosa e animosa. Il nostro ha avviato la campagna elettorale per le elezioni provinciali e quindi dobbiamo aspettarci di tutto, compreso inaugurazioni Impossibili, Incredibili e Imprevedibili.
Ing. Giuseppe Russi
4 commenti:
Ciao Franco, io penso che la scuola italiana ha bisogno di una vera innovazione, non tagli e toppe per risparmiare soldi, tra innovare e riprogrammare la scuola non significa fare investimenti di denaro ma di idee. Invece con questa legge Gelmini si stà solamente rattoppando e basta.
La scuola delle quattro I di silvio..
Inglese
Internet
Informatica
...In culo
Ciao ci siete? Scusate se rompo ancora ma a proposito delle primarie per la provincia qualcuno ha notizie certe?
Fatta questa premessa a proposito di scuola bisognerebbe cambiare il metodo di insegnamento riguardo qualsiasi disciplina, a partire dalla classe proprio dei docenti.
Da quello che vedo gli studenti nn sono alquanto stimolati nello studio e nell'afforntare altre tematiche all'interno della scuola stessa.
Ma poniamoci una domanda: qual'è la funzione della scuola?
Insegnare ai nostri ragazzi delle semplici nozioni e verificare che questi come automi abbiano imparato? Oppure imprimere nei giovani un'attenzione nei problemi del mondo circostante della vita civile, svegliare la curiosità e la voglia di sapere e come funziona una determinata cosa?
Questo credo non dipenda dalle leggi ministeriali e del governo ma dalla classe degli insegnanti che a mio parere negli ultimi anni si limitano a svolgere un lavoro da impiegati statali andando a scuola e stancandosi un casino per quelle pesantissime 18 e dico 18 ore settimanali!
Al di la tutti i problemi strutturali di una scuola italiana che non funziona, facile fare esempi di edifici pericolanti non a norma di sicurezza, laboratori vecchi se non proprio inesistenti, aule malandate, riscaldamento invernale che si accende solo in ritadrdo di qualche settimana, ecc...
Facciamo una riflessione guardando tutte le sfaccettature del problema scuola, giusto per averne una visione globale!
Le primarie per la candidatura del presidente provinciale sono previste per il 14 dicembre p.v., i contendenti sono Gianni Florido e Franco Gentile.
La scuola, come del resto anche per gli altri settori, deve essere riformata. Ai tagli di berlusconi bisogna rispondere con proposte adeguate per migliorare l'istruzione in Italia. Nella scuola elementare ci sono delle carenze che riguardano: le strutture, i servizi, l'insegnamento della seconda lingua e la questione delle nomine degli insegnanti di religione. Cominciamo a cambiare le cose che non vanno.
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