mercoledì 19 novembre 2008

Tre maestri sono necessari, uno non può essere onnisciente

Al capezzale della scuola.La scuola italiana è da tempo in crisi e debilitata. Non c'era bisogno dell'Ocse-Pisa per conoscerne l'entità, né delle ricerche sociologiche per capire che la demotivazione dei professori discende dallo scarso salario, dalle strutture inadeguate e dalla rivalità delle famiglie: la scuola è in crisi perché è uno degli organi malati di un organismo malato, qual è lo Stato italiano.La riforma del ministro Maria Stella Gelmini ha quanto meno il merito di aver rimesso in primo piano la scuola e la sua crisi.L'altra sera il Pd ha tenuto un'assemblea sul tema con due consiglieri regionali, Donato Pentassuglia e Paolo Costantino e con la preside Vita Surico.Nella sua introduzione il segretario del locale Pd, Davide Bellini, ha detto che la riforma consiste di soli tagli per compensare i mancati introiti dopo il taglio dell'Ici e ha chiesto che la scuola sia pubblica, per non essere causa di separazione sociale, per non accrescere il gap fra Nord e Sud.Vita Surico che ha diretto scuole elementari, medie e, da vice, un istituto professionale, quindi conoscitrice dal di dentro di ogni problema. I tre maestri, ha detto la Surico, si compensano, poiché, dopo i profondi cambiamenti sociali, il maestro unico non può essere onnisciente e bisogna rispondere a molte domande, alcune anche insidiose.Assai grave, soprattutto per il Sud è il tempo ridotto a 24 ore. La Surico lancia un vero e proprio allarme. Dice: da tutti si stima che il deficit dei nostri ragazzi sia in italiano e in matematica. Per stare in classe 24 ore a quali materie si toglieranno le quattro ore, se non è possibile toglierle a inglese e nemmeno a religione, ben due ore?Quanto al tempo pieno, osserva la Surico, esso resterà invariato per chi ce l'ha già; ma chi ne ha poco perderà anche quel poco. Superfluo dire, aggiunge la Surico, che il tempo libero scarseggia al Sud, per l'endemica crisi strutturale delle regioni meridionali.Il bullismo: il ragazzo indisciplinato non teme il basso voto in condotta, anzi talvolta lo ricerca per essere cacciato dalla scuola. Invece il bullismo si combatte efficacemente solo integrando l'alunno irrequieto, non dandogli le possibilità di diventare capo branco e sfidarlo a prove di audacia.La Surico ha fatto anche un breve passaggio sullo stato di salute dell'università: troppe specializzazioni e troppe sofferenze, occorre sostenere la ricerca e favorire il turn over dei docenti.La Surico, infine, ha mostrato che la Puglia non dovrebbe avere alcun motivo di chiusura per nessuna scuola, perché i 642.280 studenti pugliesi, suddivisi per le 926 scuole danno una media di 780 alunni a scuola.Dopo la Surico ha parlato Antonio Losito, maestro elementare sostenendo che è l'attuale organizzazione che va sostenuta e non smantellata. Interpretazione politica anche quella del prof. Domenico Giannico, il quale ha chiesto che cosa abbia proposto il Pd per la scuola.Il consigliere regionale Paolo Costantino, illustrando le iniziative della Regione contro il decreto Gelmini, sia con il ricorso alla Corte costituzionale, sia con il finanziare in proprio gli altri due maestri da affiancare a quello unico.Fra i giovani, ha preso la parola il liceale Giuseppe Cassano per domandare che cosa stia facendo il Pd di Laterza per gli studenti.Il fondatore del volontariato laertino e dell'Associazione La Luce, Basilio Solazzo, ha messo anche in risalto alcuni problemi sanitari e il capogruppo del Pd, Franco Catapano, vicepresidente regionale della Cia, ha raccontato di una sua esperienza statunitense. Gli americani ha detto Catapano apprezzano molto la scuola italiana perché è pubblica e ha lamentato il familismo italiano: in Italia vale ancora la risposta alla domanda: “a ci si figgij”, in America tale domanda non viene proprio posta.Ha concluso con un discorso politico e amministrativo il segretario provinciale del Pd e consigliere regionale e provinciale Donato Pentassuglia.Il Pd, ha detto Pentassuglia è un partito che si sta costruendo, da Roma è apparso chiaro che in Italia esiste una forza riformista ed è il Pd, la riforma della Gelmini è d succubanza ai tagli di Tremonti, incide nella società, nelle famiglie e nel divario Nord-Sud, allargandolo. Infine Pentassuglia ha lamentato la pessima ma immeritata rappresentazione che la sinistra stessa ha fatto del Governo Prodi.Sul rapporto fra Provincia di Taranto, presieduta da Gianni Florido, Pentassuglia ha detto: può bastare un cifra: in questi 4 anni e mezzo la giunta Florido ha speso per la scuola 30 milioni di euro, mettendo la situazione tarantina al passo con i tempi. O quasi, tenendo conto del grave ritardo che aveva.L'assemblea che è stata, non un consulto, ma uno sostare pietosi e preoccupati al capezzale di un malato grave, con timore di agonia, si scioglie, Franco Catapano organizza i festeggiamenti in macelleria, carne arrostita, dei suoi 45 anni e della sua carriera politica in progress e nei capannelli, tipici di ogni post assemblea, aleggiavano i fantasmi delle disfunzioni, dai 65 mila professori universitari, quindi con un bel po' di migliaia in esubero, o guadagnare soldi senza aver diffuso sapere e, sempre nelle università, lo scandalo del nepotismo.E' scritto: è necessario che gli scandali vengano alla luce; ma perché lo scandalo sia motivo di rinsavimento, occorre che ci sia qualche savio, qualcuno che non ne abbia commesso.Ma così non è in Italia.»

da Corriere del Giorno di Michele Cristella

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' vero, si tratta di soli tagli.
Un primo passo verso la privatizzazione completa. Vergogna.