venerdì 9 gennaio 2009

«La maggioranza è assente sui problemi del territorio»

“Il 2008 è stato un anno importante per il Pd, che ha avviato la sua attività politica, ma è anche stato l’anno dei cattivi odori e dell’inerzia politica che caratterizza Laterza”: la nota stampa del Partito democratico laertino taglia in due l’anno appena andato. Arriva dai banchi di opposizione, perentoriamente: il Pd rimarca “l'assenza di una qualsivoglia pianificazione del territorio”, denuncia “una distratta gestione dell’urbanizzazione delle aree di espansione ed una inconsistente manutenzione del patrimonio edilizio esistente” e ritiene priorità assoluta “la mappatura degli edifici scolastici di competenza comunale al fine di verificarne la sicurezza, la funzionalità e l’idoneità sismica”.
Stigmatizzata, a seguire, la “disattenzione” per le periferie e per il problema “casa” in generale: “Ci sono zone del paese - scrive il Pd laertino - che ancora attendono la realizzazione di urbanizzazioni primarie e secondarie”. Tematiche, queste, che i democratici di Laterza riproporranno “nell’azione politica del 2009”. Intanto il modello di governo proposto dalla maggioranza di centrodestra, a giudizio del Pd “rende complicato, se non addirittura impossibile, il confronto a causa di una totale assenza di ascolto e di dialogo, in un contesto privo del benché minimo rispetto dei principi di trasparenza e di imparzialità amministrativa”. Voce a sostegno, il “pasticcio sul Regolamento del Consiglio Comunale, dopo due anni di inutili commissioni”, che avrebbe ignorato la bozza di modifica proposta dallo stesso Pd per “rilanciare il ruolo del Consiglio in termini di indirizzo, controllo e rappresentanza dell’intera comunità”. E’ invece la non predisposizione all’ascolto del centrodestra - per il Pd - “la causa principale della vicenda
Progeva, per la quale sono state sottovalutate le preoccupazioni dei consiglieri di opposizione e dei responsabili dei servizi Asl del ter ritorio”. Il tutto, insiste il Pd, mentre “la pressione tributaria è ancora ai massimi consentiti” e mentre si assiste “ad un continuo susseguirsi di spese inutili che sottraggono fondi a interventi ben più urgenti, che però vengono accantonati perché inidonei a garantire ai nostri amministratori utili vetrine propagandistiche. Un solo riferimento alle giostrine che stanno invadendo le nostre piazze”.

Francesco Romano - La Gazzetta del Mezzogiorno

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