Il centro-destra laertino ha già da tempo messo in atto una strategia comunicativa di chiaro stampo populistico che oscilla tra un improbabile atteggiamento pietistico ed un arrogante atteggiamento aggressivo. A latitare purtroppo sono i contenuti.
È difficile per chiunque comprendere il senso dei loro ultimi interventi ma la confusione contribuisce ad alimentare quel contesto dissimulato in cui questa maggioranza preferisce muoversi. La confusione propagandistica così creata permette di affermare tutto e il contrario di tutto. Permette di dire che la vicenda del campo sportivo è viziata da un errore tecnico salvo attribuirsi il merito di quella realizzazione un attimo dopo; permette di dire di non essere interessati alle questioni interne agli altri partiti, ma poi si continua a dare giudizi su vicende che riguardano rapporti interni ad altri partiti e di cui , evidentemente, non se ne conoscono i contenuti (il riferimento alle questioni poste dalla nostra sezione alla segreteria provinciale è di tutta evidenza). Ed ancora, ci si dichiara garantisti, ma si spendono parole di fuoco nei nostri confronti per inchieste che hanno riguardato giunte di centro sinistra e che non ci hanno portato in piazza a stracciarci le vesti.
Francamente riteniamo che non basti organizzare una iniziativa sui temi di etica e amministrazione pubblica per ergersi a guardiani della moralità, dato che a partire dal loro “capo bastone” Silvio Berlusconi sino ad arrivare alla più estrema delle periferie, il centrodestra ha da sempre dimostrato una certa idiosincrasia nei confronti dell’operato dei magistrati e, soprattutto, una insolita “accortezza” nella scelta dei candidati, alcuni dei quali (vedi il sottosegretario Nicola Cosentino accusato da cinque pentiti di essere un uomo della camorra) continuano a ricoprire ruoli di primissimo piano .
Il fatto è che a Laterza viene rifiutato e negato un diritto indiscutibile: il confronto democratico. Il timore di essere "sputtanato" da una “vera opposizione" induce, nei contesti democratici, chi governa a comportarsi in maniera almeno decente esercitando il proprio ruolo in modo corretto e trasparente.
A Laterza il ruolo dell’opposizione, o comunque di una parte di essa, non viene riconosciuto. Chi governa seleziona anche nell’opposizione i propri interlocutori, gli altri vengono invece considerati fastidiosi pesi di cui liberarsi attraverso querele o anche minacce personali. Eppure l’esistenza di qualcuno che, non avendo compromissioni con il Potere, si prenda l'impegno di "sorvegliare" e di denunciare (non solo ai Carabinieri, quando ne è il caso, ma più spesso e ordinariamente alla comunità) eventuali malefatte permette di ottenere quel controllo democratico che garantisce la corretta gestione della cosa pubblica.
In merito alla questione del campo sportivo, il Pd di Laterza conserva intatte le proprie posizioni garantiste e pertanto attende che la giustizia faccia il suo corso. Tuttavia dato che il PM (e non “un fantomatico leader dell’opposizione” o un partito di minoranza in malafede) ha ipotizzato il reato di truffa, riteniamo doveroso che l’ente Comune di Laterza si costituisca parte civile nei confronti di chi verrà eventualmente riconosciuto colpevole di aver arrecato un danno alla nostra comunità. Nel nostro precedente interevento immaginavamo ci potesse essere un conflitto di interesse, ma a seguito dell’ultimo comunicato stampa del PdL siamo certi che gli attuali Amministratori potranno ben presto dimostrare la loro estraneità alla vicenda e pertanto non avranno alcuna difficoltà ad affiancarsi a noi nella richiesta costituzione di parte civile del Comune.
Laterza, 23/01/2009
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