giovedì 25 giugno 2009

L'odio non fa parte della politica.

Fino ad oggi avevamo evitato di calcare la mano sulle parole che il PDL aveva riservato nei confronti della gente del PD a Laterza.

Sono parole così incredibilemente piene d'odio che sono una condanna a se medesime.

In più e' faticosissimo citarle tra virgolette visto il loro abominio.


Oggi però ci costringe a parlarne perche' il Popolo delle Liberta' di Laterza, cosi' si firma il manifesto intimidatorio appeso ieri per le vie del Paese, cerca di soffocare una liberta' semplice, quella di festeggiare per la vittoria del Presidente della Provincia Florido, accusandoci di essere prima degli stolti e invitandoci poi a rivolgerci a dei bravi psicanalisti.

Vi vogliamo ricordare che l 'Articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana afferma :
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione." , garentendo la LIBERTA' di espressione, comunque nel rispetto reciproco.

Voi, in quel manifesto, non solo cercate di soffocare un diritto e una liberta' fondamentale, ma siete stati capaci di ledere ancora una volta la dignita' di noi cittadini, di una parte della comunita' che si riconosce nel centrosinistra.

L'odio non fa parte della politica.

Vi vogliamo invitare ad un maggiore rispetto verso quell'altra parte del paese, l'opposizione, che noi rappresentiamo a Laterza, e che Voi rappresentate in Provincia.
Laterza ha bisogno di trovare serenita' e sicurezza, per cui Vi invitiamo a concentrarVi sui tristi problemi sociali che da piu' di un anno stanno sconvolgendo la comunita'.
Un ultimo consiglio:
"L'uomo si distingue dagli animali proprio per questo: non ha bisogno della violenza, anche quella verbale, per affermare le proprie idee."
Segnalazioni:

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Sempre che loro ce ne abbiano al banco dei ciucci....

Anonimo ha detto...

L'articolo di Agora' sull' Analisi del voto l'ha scritto Minzolin o BelPietro?

Anonimo ha detto...

Da paura il manifesto del pdl!
A parte gli errori di grammatica,non capisco come abbiano fatto questi signori a scrivere delle cose del genere!
A quanto arrivano!
Qui sono a rischio le liberta personali!Secondo me bisognerebbe fare una lettera al Presidente della Repubblica che in quanto garante della costituzione e delle nostre liberta' doveva sollevarli dall'incarico!

Futuro Comune Laterza ha detto...

Processo al Pdl: accuse ai vertici del partito
TARANTO - Sono tra quelli che possono prendersi il lusso di dire “Lo avevamo detto”. Mario Guadagnolo ed Eugenio Introcaso erano stati gli unici pidiellini ad uscire allo scoperto, invitando il Pdl a non fare accordi con Cito. «Crediamo — affermano — che tutti in città debbano darci atto che avevamo visto giusto e denunciato in maniera chiara ed inequi–vocabile le contraddizioni e la impraticabilità di un accordo con Cito». Due le contraddizioni che hanno portato il centrodestra alla sconfitta: «Quella di un appa–rentamento con chi aveva sbertucciato per tutta la campagna elettorale i dirigenti del Pdl e insultato il candidato presidente dandogli dell’”incapace”. L’altra contraddizione per il centro destra, partito di civile connotazione che ha come segno distintivo il rispetto dell’avversario, era l’apparen–tamento con chi ha elevato a sistema di lotta politica il dileggio e l’insulto. Questo grumo di contraddizioni è apparso subito evidente alla città e reso tangibile dalle discutibili performances televisive del candidato Rana accanto a Cito. E, anche se la sua cifra è stata sempre quella di un misurato e garbato gentiluomo, egli è diventato oggettivamente complice delle intemperanze e delle volgarità di chi al suo fianco insolentiva i suoi ex amici Tarantino, Scalera e Poli Bortone. A nostro parere tali apparizioni televisive hanno fatto perdere a Rana gran parte dei consensi acquisiti al primo turno». La «Taranto sana e civile», spiegano Guadagnolo e Introcaso «aveva chiesto a Rana di non fare quell’accordo. Quella città che abbiamo evocato ha alzato la testa e si è regolata di conseguenza. O ha votato Florido o non è andata a votare. Noi avevamo consigliato al prof. Rana di correre da solo presentandosi alla città con la sua storia, la sua cultura, il suo essere una persona per bene. Avrebbe avuto certamente più chance. Non siamo stati ascoltati né da Rana né dal gruppo dirigente del Pdl». Le responsabilità: «Quando le linee e le scelte politiche sui destini della nostra città vengono operate in qualche salotto buono di un’altra provincia senza che un gruppo dirigente abbia la schiena dritta per opporvisi i risultati non possono essere che questi. In un partito nel quale non c’è confronto e dibattito politico le scelte demandate ad una sola persona non danno mai buoni frutti. Nel centro destra c’è un problema di agibilità democratica e politica. Occorre ripensare il partito e l’articolazione interna della sua vita democratica. Fino a quando non cambierà questo status errori come quelli commessi saranno sempre più frequenti».

Anonimo ha detto...

”L’altra contraddizione per il centro destra, partito di civile connotazione che ha come segno distintivo il rispetto dell’avversario, era l’apparen–tamento con chi ha elevato a sistema di lotta politica il dileggio e l’insulto.
Ma Introcaso, con queste parole, si riferiva a Cito o al caso Laterza.

Bruno B.

Anonimo ha detto...

Un complimento vivissimo a Dino Caruso e ai ragazzi del PD di Ginosa che hanno saputo cambiare l'immagine e portare freschezza e comunicare l'idea del cambiamanto.
Complimenti Dino, il miglior segretario che Ginosa abbia mai avuto.

Anonimo ha detto...

Anche a Laterza ci vuole un rinnovamento di reputazione.

Anonimo ha detto...

Purtroppo non è il primo manifesto del genere che imbratta i muri di Laterza, spero che stavolta chi ha la responsabilità istituzionale e pubblica faccia qualcosa, almeno una condanna e solidarietà per chi è stato offeso. Aspetto anche l'annuncio che la querela contro il sindaco è stata fatta (da Cassano e da S. Stano e B. Stano.)