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Riceviamo e pubblichiamo una lettera intelligente anche se piena di rabbia, scritta da un prete genovese, don Paolo Farinella, al card. Bagnasco, sul tema del berlusconismo, che esprime a suo modo il disagio di tanti cristiani che osservano una Chiesa talora lontana, sorda e stonata. Cosa ne pensano i frequentatori del Blog?
Egregio sig. Cardinale,
viviamo nella stessa città e apparteniamo alla stessa Chiesa: lei vescovo, io prete. Lei è anche capo dei vescovi italiani, dividendosi al 50% tra Genova e Roma. A Genova si dice che lei è poco presente alla vita della diocesi e probabilmente a Roma diranno lo stesso in senso inverso. E’ il destino dei commessi viaggiatori e dei cardinali a percentuale. Con questo documento pubblico, mi rivolgo al 50% del cardinale che fa il Presidente della Cei, ma anche al 50% del cardinale che fa il vescovo di Genova perché le scelte del primo interessano per caduta diretta il popolo della sua città.
Ho letto la sua prolusione alla 59a assemblea generale della Cei (24-29 maggio 2009) e anche la sua conferenza stampa del 29 maggio
Lei e il segretario della Cei avete stemperato le parole fino a diluirle in brodino bevibile anche dalle novizie di un convento. Eppure le accuse sono gravi e le fonti certe: la moglie accusa pubblicamente il marito presidente del consiglio di «frequentare minorenni», dichiara che deve essere trattato «come un malato», lo descrive come il «drago al quale vanno offerte vergini in sacrificio». Le interviste pubblicate da un solo (sic!) quotidiano italiano nel deserto dell’omertà di tutti gli altri e da quasi tutta la stampa estera, hanno confermato, oltre ogni dubbio, che il presidente del consiglio ha mentito spudoratamente alla Nazione e continua a mentire sui suoi processi giudiziari, sull’inazione del suo governo e sulla sua pedofilia. Una sentenza di tribunale di 1° grado ha certificato che egli è corruttore di testimoni chiamati in giudizio e usa la bugia come strumento ordinario di vita e di governo. Eppure si fa vanto della morale cattolica: Dio, Patria, Famiglia. In una tv compiacente ha trasformato in suo privato in un affaire pubblico per utilizzarlo a scopi elettorali, senza alcun ritegno etico e istituzionale.
Lei, sig. Cardinale, presenta il magistero dei vescovi (e del papa) come garante della Morale, centrata sulla persona e sui valori della famiglia, eppure né lei né i vescovi avete detto una parola inequivocabile su un uomo, capo del governo, che ha portato il nostro popolo al livello più basso del degrado morale, valorizzando gli istinti di seduzione, di forza/furbizia e di egoismo individuale. I vescovi assistono allo sfacelo morale del Paese ciechi e muti, afoni, sepolti in una cortina di incenso che impedisce loro di vedere la «verità» che è la nuda «realtà». Il vostro atteggiamento è recidivo perché avete usato lo stesso innocuo linguaggio con i respingimenti degli immigrati in violazione di tutti i dettami del diritto e dell’Etica e della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, con cui il governo è solito fare i gargarismi a vostro compiacimento e per vostra presa in giro. Avete fatto il diavolo a quattro contro le convivenze (Dico) e le tutele annesse, avete fatto fallire un referendum in nome dei supremi «principi non negoziabili» e ora non avete altro da dire se non che le vostre paroline sono «per tutti», cioè per nessuno.
Il popolo credente e diversamente credente si divide in due categorie: i disorientati e i rassegnati. I primi non capiscono perché non avete lesinato bacchettate all’integerrimo e cattolico praticante, Prof.
I cattolici rassegnati stanno ancora peggio perché concludono che se i vescovi non condannano Berlusconi e il berlusconismo, significa che non è grave e passano sopra all'accusa di pedofilia, stili di vita sessuale con harem incorporato, metodo di governo fondato sulla falsità, sulla bugia e sull'odio dell'avversario pur di vincere a tutti i costi. I cattolici lo votano e le donne cattoliche stravedono per un modello di corruttela, le cui tv e giornali senza scrupoli deformano moralmente il nostro popolo con "modelli televisivi" ignobili, rissosi e immorali.
Agli occhi della nostra gente voi, vescovi taciturni, siete corresponsabili e complici, sia che tacciate sia che, ancora più grave, tentiate di sminuire la portata delle responsabilità personali. Il popolo ha codificato questo reato con il detto: è tanto ladro chi ruba quanto chi para il sacco. Perché parate il sacco a Berlusconi e alla sua sconcia maggioranza? Perché non alzate la voce per dire che il nostro popolo è un popolo drogato dalla tv, al 50% di proprietà personale e per l’altro 50% sotto l’influenza diretta del presidente del consiglio? Perché non dite una parola sul conflitto d’interessi che sta schiacciando la legalità e i fondamentali etici del nostro Paese? Perché continuate a fornicare con un uomo immorale che predica i valori cattolici della famiglia e poi divorzia, si risposa, divorzia ancora e si circonda di minorenni per sollazzare la sua senile svirilità? Perché non dite che con uomini simili non avete nulla da spartire come credenti, come pastori e come garanti della morale cattolica? Perché non lo avete sconfessato quando ha respinto gli immigrati, consegnandoli a morte certa? Non è lo stesso uomo che ha fatto un decreto per salvare ad ogni costo la vita vegetale di Eluana Englaro? Non siete voi gli stessi che difendete la vita «dal suo sorgere fino al suo concludersi naturale»? La vita dei neri vale meno di quella di una bianca? Fino a questo punto siete stati contaminati dall’eresia della Lega e del berlusconismo? Perché non dite che i cattolici che lo sostengono in qualsiasi modo, sono corresponsabili e complici dei suoi delitti che anche l’etica naturale condanna? Come sono lontani i tempi di Sant’Ambrogio che nel 390 impedì a Teodosio di entrare nel duomo di Milano perché «anche l’imperatore é nella Chiesa, non al disopra della Chiesa». Voi onorate un vitello d’oro.
Io e, mi creda, molti altri credenti pensiamo che lei e i vescovi avete perduto la vostra autorità e avete rinnegato il vostro magistero perché agite per interesse e non per verità. Per opportunismo, non per vangelo. Un governo dissipatore e una maggioranza, schiavi di un padrone che dispone di ingenti capitali provenienti da «mammona iniquitatis», si è reso disposto a saldarvi qualsiasi richiesta economica in base al principio che ogni uomo e istituzione hanno il loro prezzo. La promessa prevede il vostro silenzio che - è il caso di dirlo - è un silenzio d’oro? Quando il vostro silenzio non regge l’evidenza dell’ignominia dei fatti, voi, da esperti, pesate le parole e parlate a suocera perché nuora intenda, ma senza disturbarla troppo: «troncare, sopire … sopire, troncare».
Sig. Cardinale, ricorda il conte zio dei Promessi Sposi? «Veda vostra paternità; son cose, come io le dicevo, da finirsi tra di noi, da seppellirsi qui, cose che a rimestarle troppo … si fa peggio. Lei sa cosa segue: quest’urti, queste picche, principiano talvolta da una bagattella, e vanno avanti, vanno avanti… A voler trovarne il fondo, o non se ne viene a capo, o vengon fuori cent’altri imbrogli. Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire» (A. Manzoni, Promessi Sposi, cap. XIX). Dobbiamo pensare che le accuse di pedofilia al presidente del consiglio e le bugie provate al Paese siano una «bagatella» per il cui perdono bastano «cinque Pater, Ave e Gloria»? La situazione è stata descritta in modo feroce e offensivo per voi dall’ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che voi non avete smentito: «Alla Chiesa molto importa dei comportamenti privati. Ma tra un devoto monogamo [leggi: Prodi] che contesta certe sue direttive e uno sciupa femmine che invece dà una mano concreta, la Chiesa dice bravo allo sciupa femmine. Ecclesia casta et meretrix» (La Stampa, 8-5-2009).
Mi permetta di richiamare alla sua memoria, un passo di un Padre della Chiesa, l’integerrimo sant’Ilario di Poitier, che già nel sec. IV metteva in guardia dalle lusinghe e dai regali dell’imperatore Costanzo, il Berlusconi cesarista di turno: «Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga; non ci flagella la schiena ma ci accarezza il ventre; non ci confisca i beni (dandoci così la vita), ma ci arricchisce per darci la morte; non ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo; non ci colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l’anima con il denaro» (Ilario di Poitiers, Contro l’imperatore Costanzo 5).
Egregio sig. Cardinale, in nome di quel Dio che lei dice di rappresentare, ci dia un saggio di profezia, un sussurro di vangelo, un lampo estivo di coerenza di fede e di credibilità. Se non può farlo il 50% di pertinenza del presidente della Cei «per interessi superiori», lo faccia almeno il 50% di competenza del vescovo di una città dove tanta, tantissima gente si sta allontanando dalla vita della Chiesa a motivo della morale elastica dei vescovi italiani, basata sul principio di opportunismo che è la negazione della verità e del tessuto connettivo della convivenza civile.
Lei ha parlato di «emergenza educativa» che è anche il tema proposto per il prossimo decennio e si è lamentato dei «modelli negativi della tv». Suppongo che lei sappia che le tv non nascono sotto l’arco di Tito, ma hanno un proprietario che è capo del governo e nella duplice veste condiziona programmi, pubblicità, economia, modelli e stili di vita, etica e comportamenti dei giovani ai quali non sa offrire altro che la prospettiva del «velinismo» o in subordine di parlamentare alle dirette dipendenze del capo che elargisce posti al parlamento come premi di fedeltà a chi si dimostra più servizievole, specialmente se donne. Dicono le cronache che il sultano abbia gongolato di fronte alla sua reazione perché temeva peggio e, se lo dice lui che è un esperto, possiamo credergli. Ora con la benedizione del vostro solletico, può continuare nella sua lasciva intraprendenza e nella tratta delle minorenni da immolare sull’altare del tempio del suo narcisismo paranoico, a beneficio del paese di Berlusconistan, come la stampa inglese ha definito l’Italia.
Egregio sig. Cardinale, possiamo sperare ancora che i vescovi esercitino il servizio della loro autorità con autorevolezza, senza alchimie a copertura dei ricchi potenti e a danno della limpidezza delle verità come insegna Giovanni Battista che all’Erode di turno grida senza paura per la sua stessa vita: «Non licet»? Al Precursore la sua parola di condanna costò la vita, mentre a voi il vostro «tacere» porta fortuna.
In attesa di un suo riscontro porgo distinti saluti.
Genova 31 maggio 2009
Paolo Farinella, prete
Don Paolo Farinella lauree in Teologia Biblica e Scienze Bibliche e Archeologiche. Ha studiato lingue orientali all’Università di Gerusalemme: ebraico, aramaico, greco. I suoi ultimi libri: ” Bibbia, parole, segreti, misteri ” e ” Ritorno all’antica Messa “, sempre editore Gabrielli.
63 commenti:
Per quanto riguarda il mio punto di vista, da cattolico, pur condividendo buona parte delle motivazioni ispiratrici della lettera, dissento dalla forma troppo aggressiva, dall'eccessiva presunzione di verità (molte affermazioni sono ancora da dimostrare), ma anche dalla eccessiva “pubblicità” data all'iniziativa (basta fare una ricerca su Google), che a mio parere possono ottenere l’effetto boomerang di mal disporre la gerarchia verso una presa di posizione chiara, come invece lo stesso don Paolo auspica!
Sarebbe forse più opportuna una presa di coscienza dal basso, da parte di noi fedeli che troppo spesso non abbiamo più tempo – e voglia – di aiutare i NOSTRI sacerdoti ad essere più informati, coerenti e coinvolti nella società che ci circonda.
Ossia sostengo l’idea della foresta che cresce silenziosamente (= i piccoli contributi di ciascuno di noi), piuttosto del fragore provocato dalla caduta di un albero (= il tono pieno di rabbia e quasi "gridato" della lettera).
Ma il tema generale della lettera non può essere sottaciuto e dovrebbe spingerci tutti, credenti e non, ad un'analisi seria ed attenta sui disvalori ormai imperanti.
Il buio è brutto, la cecità peggio. Berlusconi per ben 3 volte negli ultimi 15 anni è stato scelto dagli italiani come presidente del consiglio ed è diventato il leader indiscusso (quasi un monarca) di una coalizione di destra. Il suo potere è progressivamente aumentato tanto che la nostra (giovane) democrazia vacilla sotto i fendenti di un uomo capace di tutto. Malgrado questo grave rischio sono convinto che il centro-sinistra italiano ha sottovalutato e scopiazzato i metodi e i contenuti del berlusconismo.
Gli italiani hanno bisogno di spiragli di luce (buona politica ed esempi positivi) solo così possiamo invertire la tendenza e recuperare i valori fondanti.
I vescovi e la chiesa devono ritornare ad essere una guida morale, senza farsi influenzare dai potenti di turno o di quartiere. Negli ultimi anni hanno orientato il voto verso la destra italiana perdendo l'autorevolezza e l'autonoma ed oggi sono complici di questo sfascio. Provate a vedere quello che accade a Laterza per capire l'andazzo.
Certo, Franco, hai ragione, ma tu stesso ammetti che NOI del centrosinistra abbiamo in certi momenti solo "scopiazzato" il berlusconismo, senza neppure provare ad opporci con forza (vedi il successo che sta riscuotendo Di Pietro) e senza limitarne lo strapotere con leggi giuste e democratiche, quando si governava e si doveva!
Così come noi cattolici siamo in qualche misura "complici" e partecipi del progressivo allontanamento della Chiesa da una certa formazione in senso socio-politico, o di una sua deriva a destra che nel tempo si sta rivelando alquanto deleteria.
Non resta che rimboccarci le maniche, evitando qualunquismo, demagogia e populismo...
Avete mai visto dalle nostre parti un prete andare con i poveri? Io no!Vanno sempre dietro a chi ha il potere.....Dovrebbero aiutare la povera gente!Questo è il loro compito!.. purtroppo anche questo è diventato un mestiere..
Il problema a Laterza e in Italia non è opporci ma diventare alternativi alla destra. Per cui lasciamo perdere Di Pietro e pensiamo seriamente di continuare il nostro percorso di forza di governo. Gli italiani ci hanno penalizzato perchè quando eravamo al governo non governavamo.
La questione cattolica è legata alla debolezza del pensiero, sai benissimo l'importanza di far parte di una comunità dove ci si "edifica" a vicenda. Le guide spirituali devono compiere la loro missione al fine di far emergere le qualità per il bene comune e l'attenzione verso il prossimo. Siamo complici? o rassegnati? o emarginati?
Io ho conosciuto e conosco tanti preti che si occupano solo dei poveri e degli oppressi, solo che in questa fase sono dimenticati e accantonati perchè scomodi. Proviamo a riscoprire "l'indignazione" e a far vergognare chi si comporta male cominciando proprio dalle comunità parrocchiali.
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Il Complotto:
http://luigicrespi.clandestinoweb.com/2009/06/tremonti-smentisce-ma-e-lui-la-mente-del-complotto/
...ne vedremo delle belle!
Mamma mia!
Di questo passo, se davvero dovesse esserci qualche complotto interno al PDL - oltre che della sinistra e del mondo intero! - rimarrà ben poco tempo a Berlusconi.
In qualsiasi altro Paese "normale" si sarebbe dimesso o si sarebbe dovuto dimettere già da tempo, anche solo per l'ostinazione a non voler rispondere alle domande che gli vengono poste dalla stampa "comunista"!
Ma vi siete chiesti cosa succederà nel post-Berlusconi? Quali e quanti "avvoltoi" cercheranno di accaparrarsi un elettorato che finora si è fidato ciecamente del "superuomo" in grado di salvare l'Italia?
Fantapolitica?
E per tornare al tema del post, pensate davvero che la Chiesa continuerà ad astenersi da giudizi netti e precisi sulla "questione morale" ormai dilagante? Io sono fermamente convinto che ormai è solo questione di tempo...
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-8/vita-disordinata/vita-disordinata.html
Un altro intervento interessante sul "berlusconismo" da parte di Giuseppe D'Avanzo, sull'Espresso di oggi, di cui riporto solo il paragrafo finale:
"Che cosa deve ancora accadere perché la politica, a cominciare da chi ha sempre sostenuto la leadership di Berlusconi, prenda atto che il capo del governo è vittima soltanto di se stesso? Che il suo silenzio non potrà durare in eterno? Che presto il capo del governo, trasformatosi in una sola notte da cigno in anatra zoppa, non è più la soluzione della crisi italiana, ma un problema in più per il Paese. Forse, il dilemma più grave e più drammatico se non si riuscirà a evitare che la crisi personale di una leadership divenga la tragedia di una nazione."
E' venuto meno un orizzonte di essere centrosinistra che aveva trovato la sua migliore sintesi nel primo ulivo che univa il solidarismo cattolico con quello di sinistra. Ricordo ai tempi di Santa Croce quante iniziative abbiamo fatto come Azione Cattolica con i ragazzi del Centro Sociale (molti dei quali, occorre segnalarlo, erano impegnati in contesti come la Comunità Sant'Egidio). Sembra che siano passati secoli. A un certo punto ognuno ha cercato di lustrare i pomelli della tradizione e cercare la purezza, da una parte e dall'altra. E nell'invenzione della tradizione da parte di leghisti e di chi ci governa, in nome di radici celtiche e italiane che stridono con i fenomeni migratori che viviamo in questi anni, non vedo altro che questo lustrare i manici di una purezza nostalgicamente ambita, ma che non è mai esistita.
Eh sì, la lingua batte dove il dente duole... i richiami di arlon suscitano inevitabilmente in me, che fui tra i protagonisti, gli stessi bei ricordi di quei tempi, nei quali noi giovani volevamo cambiare il mondo, scontrandoci magari sulle ideologie ma avendo in comune il fine ultimo della solidarietà ai più deboli.
Ma oggi? Che dicono i giovani sul loro futuro? Quali valori li guidano? A quali modelli ambiscono?
E per quanto ci riguarda, non sono state proprio certe esperienze di partito a creare tra di noi le divisioni e gli schieramenti? Perché non abbiamo trovato un nostro spazio autonomo ed abbiamo dovuto quasi sempre fronteggiare l'ostilità delle vecchie classi dirigenti?
Certo avremo commesso noi per primi degli errori, dovuti all'inesperienza ed al nostro sentirci "nuovi e puri" all'agone politico, ma i politici di professione certo non ci hanno aiutati, perché non hanno saputo coltivare la formazione e creare il necessario avvicendamento.
Poi dovremmo tornare all'aspetto "Chiesa", che nel 1989 - in un altro momento buio per la comunità laertina (c'erano stati due morti per droga) - fu addirittura promotrice di una manifestazione "Dall'indifferenza alla partecipazione" di contestazione sociale e di critica all'inerzia dell'amministrazione locale, incapace perfino di formare una giunta di governo! E lo facemmo con don Andrea, ma anche con gli anziani don Antonio e il beneamato don Pasquale Tamborrino. Che bei tempi!
Se non più noi, almeno i nostri figli e nipoti saranno presto in grado di riscattare il nostro territorio e di riproporre alta la "questione morale"?
Sig. Lamola, Lei ha davvero una brutta considerazione di noi giovani..
Lei ci sottovaluta.
Beh forse hai ragione, scusami per la generalizzazione, ma nel mondo della scuola purtroppo vedo pochissimi giovani interessati, magari un po' al volontariato, ma di chiesa e politica meglio non parlarne...
Purtroppo lo stereotipo più diffuso comprende un utilizzo intensivo di Facebook e social network con creazione/iscrizione di almeno una 5-6 gruppi giornalieri, ritrovi al bar e in pizzeria, feste e festini a volontà, patente a 18 anni (con l'autoscuola che si inizia a 17 anni e 9 mesi!) e ci si dimentica di camminare dal giorno dopo averla conseguita, e il minimo dello studio... giusto quanto basta, impegno scolastico maggiore quando bisogna organizzare gite e assemblee. Ho volutamente esagerato ma secondo te sbaglio di molto?
Spero vivamente che con l'università o comunque gli "anni della maturità", dopo i 20, le cose cambino.
Fammi sapere la tua esperienza giovanile... mi interessa molto!
Dimenticavo di sottolineare che nella parte finale del mio intervento precedente auspicavo proprio una ripresa di fiducia e di "orgoglio" da parte delle nuove generazioni, ossia dei giovani.
Nel mio piccolo, da qualche anno che sto al Liceo di laterza, cerco di promuovere una presa di coscienza "civica" nel senso della responsabilità, della solidarietà e del volontariato, e devo dire che fortunatamente giungono anche segnali confortanti.
Mi scuso nuovamente se è sembrato volessi fare "di tutta l'erba un fascio", il che non era assolutamente nelle mie intenzioni.
Le confesso una cosa. Mio padre mi fa lo stesso tipo di discorsi...delle volte penso che lui abbia ragione.
Basta qualche attimo però per farmi ricredere.
Penso per un pò alla classe politica di oggi, che è frutto della VOSTRA generazione.
Solo allora mi rendo conto che voi alla fine, eravate come noi siamo ora.
Certo...non voglio generalizzare. Io La conosco. Sono ben al corrente di quanto Lei sia impegnato nel sociale.
Tuttavia Lei ha ragione.
Molti dei giovani di oggi sono ignoranti. Sembrerà una brutta parola, ma è questo il termine giusto.
E lo dico con arroganza, visto ho poco più di 20 anni...
Pur avendo lasciato Laterza da alcuni anni per studio, conosco bene la "tragica" situazione dei giovani nel nostro paese.
Onestamente non Le so dire di chi è la colpa.
Quello che le posso dire è che, secondo me non si cambia con l'università come Lei auspica...sarebbe troppo facile: chi nasce tondo non può morire quadrato.
Vuole conoscere la mia "esperienza giovanile"? ...magari ne parliamo via mail...
Con piacere, se vuoi la mia mail è pierpaolo.lamola@gmail.com
Saluti, ovunque tu sia!
Finalmente qualcosa di muove!
Il giornale dei vescovi "Avvenire" chiede NELL'EDITORIALE al premier di dare risposte all'opinione pubblica ("C'è un clima di smarrimento") e addirittura attacca Ghedini ("Moltiplica i motivi di imbarazzo").
"Deve rispondere all'opinione pubblica".
Il giornale dei vescovi chiede a Berlusconi parole chiare sulle vicende delle feste con ragazze a pagamento a Palazzo Grazioli. Lo fa con un editoriale firmato da Gianfranco Marcelli, in cui si parla senza mezzi termini di "un clima di smarrimento".
"E' lecito domandarsi - si legge nell'articolo - se il presidente del Consiglio abbia finora scelto la linea di resistenza migliore e i difensori più appropriati al suo caso. Non è solo questione di stile sfoggiato (anche se lo stile in certe situazionii è purissima sostanza) da parte di avvocati bravi, a quanto pare, soprattutto a moltiplicare i motivi di imbarazzo. Il punto centrale è la necessità di arrivare il più presto possibile a un chiarimento sufficiente a sgomberare il terreno dagli interrogativi più pressanti".
Berlusconi deve rispondere a interrogativi, prosegue l'editoriale, "che non vengono solo dagli avversari politici, ma anche da una parte di opinione pubblica non pregiudizialmente avversa al premier. E se anche non fosse possibile eliminare ogni ombra", perché alcune questioni sono in mano alla magistratura, "si pongano almeno i presupposti per evitare ulteriori stillicidi di chiacchiere e di tempeste mediatiche. Senza illudersi che l'efficenza dell'azione di governo possa far premio, sempre e comunque, sui comportamenti privati. Alla lunga tutto finisce per avere un prezzo. E il pericolo è che a pagarlo non sia solo il singolo debitore di turno, ma l'intero paese".
Un plauso alla presa di posizione, forse tardiva ma speriamo almeno sincera.
A breve sarà disponibile l'edizione del giorno su http://www.avvenire.it
"Repubblica" ci va giù ancora più dura:
Big e peones tra precarietà e paure: "Ma stavolta Silvio ne verrà fuori?"
di CLAUDIO TITO
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-8/paure-pdl/paure-pdl.html
Molto più cauto il "Corriere":
Rischio logoramento che fa riaffiorare voci sulla successione
Il premier smentisce le ipotesi di governi tecnici, di Massimo Franco
http://www.corriere.it/politica/nota.shtml
anche se non mancano riferimenti a possibili sfaldature all'interno della maggioranza:
Lo sfogo del Cavaliere: «Resisto
se vogliono la guerra l’avranno»
Il premier ai suoi: «Credete sia finita? Risponderò colpo su colpo», di Marco Galluzzo
http://www.corriere.it/politica/09_giugno_19/galluzzo_berlusconi_sfogo_215b1af8-5c93-11de-a55b-00144f02aabc.shtml
Ecco l'editoriale completo di "Avvenire":
IL GOSSIP COLPISCE BERLUSCONI DOPO LE «SCOSSE» DI D’ALEMA
Veleni e sospetti. La catena delle non chiarezze
di GIANFRANCO MARCELLI
Secondo i partecipanti al tavolo promosso ieri mattina da Palazzo Chigi sul caso Fiat, congedando i suoi ospiti il presidente del consiglio avrebbe assicurato che «la stabilità del governo non è in discussione». E che dunque non è il caso di «dare retta ai 'rumors' che girano su Tremonti e Draghi», quali possibili alternative al premier in carica. È ben possibile che le cose stiano come dice Silvio Berlusconi. Ma è comunque significativo, e in qualche modo inquietante, che il capo del governo debba chiudere una riunione di lavoro, su questioni di grande delicatezza e con interlocutori non certo indifferenti a quanto accade nel Palazzo, preoccupandosi di sgombrare il campo da indiscrezioni che riguardano la sua personale tenuta.
Un fatto tanto più significativo, perché il fiume di notizie o pseudo tali, di pettegolezzi e di rivelazioni reali o asserite, di annunci di nuove inchieste che investono o soltanto sfiorano il vertice dell’esecutivo, non sembra volersi arrestare. Il caso di Bari e delle indagini che dal capoluogo pugliese condurrebbero nei pressi di Palazzo Grazioli, con l’immancabile contorno di gossip su feste private e accompagnamenti equivoci, è soltanto l’ennesimo ad abbattersi su un’opinione pubblica sempre più frastornata. E dopo quelli riguardanti veline e giovani protette, legali inglesi e voli di Stato, quest’ultimo non promette di restare tra i più indolori.
I sostenitori dell’inattaccabilità del premier continuano a garantire che l’ondata di fango finirà bene o male per arrestarsi all’indomani dei ballottaggi. Così come giurano che tutto quanto è emerso finora era funzionale a indebolire l’immagine di una leadership costantemente confermata dal suffragio popolare: 'missione fallita' constatano, forse con eccessivo trionfalismo, alla luce dei responsi elettorali. Non mancano tuttavia, nello stesso centrodestra, voci più consapevoli, che ad esempio scontano il proseguimento della campagna almeno fino al G8 dell’Aquila in programma tra venti giorni, ma probabilmente anche oltre.
Sono considerazioni che stentano a venire in superficie e che tuttavia è possibile registrare in privato, insieme all’ammissione sui rischi di sfilacciamento progressivo del quadro politico e istituzionale. Di qui la percezione di un disagio sempre meno sopportabile in chi, dall’esterno, assiste a una battaglia durissima in uno scenario ai più incomprensibile, reso ancora più torbido dai sorprendenti preannunci dalemiani di movimenti tellurici poi puntualmente registrati. Ma proprio per questo clima di smarrimento crescente, è lecito domandarsi se il presidente del Consiglio abbia finora scelto la linea di resistenza migliore e i difensori più appropriati al suo caso. Non è soltanto questione di stile sfoggiato (anche se lo stile in certe situazioni è purissima sostanza) da parte di avvocati bravi, a quanto pare, soprattutto a moltiplicare i motivi di imbarazzo. Il punto centrale, ci sembra, è la necessità di arrivare il più presto possibile a un chiarimento sufficiente a sgomberare il terreno dagli interrogativi più pressanti, che non vengono solo dagli avversari politici ma anche da una parte di opinione pubblica non pregiudizialmente avversa al premier. E se anche non fosse possibile eliminare ogni ombra, perché ad esempio su alcune questioni il bandolo della matassa è in mano alla magistratura, si pongano almeno i presupposti per evitare ulteriori stillicidi di chiacchiere e di tempeste mediatiche.
Senza illudersi che l’efficienza dell’azione di governo possa far premio, sempre e comunque, sui comportamenti privati. Alla lunga, tutto finisce per avere un prezzo. E il pericolo, soprattutto in questo caso, è che a pagarlo non sia soltanto il singolo debitore di turno, ma l’intero Paese.
Aggiungo due "chicche", per far capire l'importanza dell'intervento appena riportato:
* il sito di Avvenire è stato irragiungibile per buona parte della giornata;
* sul Tg3 hanno ripreso "di nascosto" Berlusconi mentre telefonava adirato da Bruxelles a Buonaiuti dettandogli le varie smentite del giorno... qualcuno ha fatto caso al primo giornale che aveva davanti a sè?!
Sempre di più mi convinco che l'appoggio o quanto meno la "non ingerenza" della chiesa, e quindi di gran parte dell'elettorato cattolico, credo sia un elemento essenziale per la sopravvivenza di questo governo...
ma l'Italia è una repubblica laica?
perchè un capo di governo (di destra o di sinistra) può permettersi di non rispondere alle domande a lui poste da un giornale Italiano mentre si preoccupa di quello che scrive un giornale che di fatto è gestito da rappresentanti di uno stato estero?
E' giusto questo?
Perché in Italia, fino a prova contraria, si continua a ritenere che il sentimento religioso sia particolarmente importante per la popolazione. Ma non mi pare sia questo il problema.
Berlusconi non risponde all'Avvenire così come non risponde all'Espresso.
Il problema, quindi, è quello di risponderere ALLA NAZIONE ossia ai cittadini, che hanno il diritto di conoscere la verità, non ti pare?
rispondendo a Repubblica risponderebbe alla Nazione tutta...almeno in parte
Perchè dobbiamo sperare nell'ingerenza della Chiesa per risolvere le cose?
Berlusconi e tutto il suo governo, si preoccupa di quello che pensa la Chiesa Cattolica circa il suo operato, e anche tanto se ne preoccupa.
Basta pensare al putiferio che c'è stato con il caso Englaro e ai fondi stanziati per le scuole private (al 90% cattoliche) erogati subito dopo e dolorosi tagli alle Università e alla scuola.
Se ne preoccupa eccome...
E tenga presente che Le parlo da credente...anche se non praticante, ma comunque credente.
Certo che se ne preoccupa, ma la ritengo una preoccupazione puramente strumentale.
Ecco perché invece, a mio modo di vedere, la Chiesa deve assolutamente sganciarsi dal potere politico, se vuole riconquistare il suo vero ruolo di autorità morale.
Il che non significa che non possa e non debba esprimere precisi giudizi sui disvalori (più che sulle persone) e denunciare una "questione morale" sempre più dilagante.
Non si preoccupi Sig. Lamola, la Gelmini ha già promesso contributi alle famiglie che scelgono per i propri figli la scuola privata (come ho detto prima, al 90% cattolica)...
Presto il giornale dei Vescovi si calmerà, come è successo in passato.
A proposito, Terzo... dammi del tu per favore. Non farmi sentire un "prof" anche qui!
;-)
ok scusami, ma è abitudine. So che sei un professore, quindi mi adeguo, essendo uno studente...
Comunque ci tenevo a dirti una cosa, i tuoi commenti, insieme a quelli di Francesco Vasto e Franco Catapano, fanno si che questo blog resti nei link preferiti del mio browser.
Grazie, questo mi e ci lusinga ma... non farci montare la testa.
Comunque anche noi ti ringraziamo molto perché, anche se lontano, continui ad interessarti per il tuo BEL (!?) paese. Speriamo di poter beneficiare quanto più è possibile delle "menti laertine" sparse per il mondo. Ne abbiamo bisogno.
Buongiorno a tutti!!io penso che dopo le accuse di ieri sera durante il pubblico comizio del PdL qualche vostro esponente dovrebbe delle spiegazioni alla gente!!Mi pare che siano stati fatti nomi e cognomi molto precisi!!Assessore Tedesco(accusato di collusione con la mafia),avv.Stano,S.Stano,Cassano Vito!Io,con ciò,non voglio insinuare nulla!Credo,però,che sia opportuno a questo punto che i diretti interessati una volta terminata la campagna elettorale diano spiegazioni alla gente!Sarebbe,forse,la cosa più giusta e opportuna!Buona Giornata!
Mah non sono rimasto al comizio del PDL, per fortuna.
Comunque l'unico nome non locale è quello dell'assessore tedesco, citato anche dalle cronache giornalistiche di questi giorni, non tanto per fatti di mafia ma per il coinvolgimento nell'inchiesta della sanità pugliese, guarda caso LA STESSA che ora tocca il CAPO del PDL (le ragazze prezzolate procurate dall'imprenditore Tarantini, in cambio appunto di appalti nella sanità!), con una "piccola" differenza: Tedesco si è dimesso, Berlusconi parla solo di spazzatura! Eppure:
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-8/barbara-papi-berizzi/barbara-papi-berizzi.html
Forse le spiegazioni dovrebbero darle altri!
Anzi, visto che ci troviamo, chiedo agli amministratori di pubblicare sul blog l'orologio delle "non risposte":
http://temi.repubblica.it/repubblicaspeciale-dieci-domande-a-berlusconi/
Vediamo fino a quando arriverà, prima delle spiegazioni o della "scossa" decisiva...
SIG.Lamola,il sig.Tedesco comunque ad oggi ricopre una carica di una certa importanza!!vabbè,comunque,ieri sono stati fatti anche altri nomi di esponenti laertini della sinistra!!e poi non ritengo opportuno parlare di morale all'interno del PD,in quanto a me sembra che non tutti i vostri esponenti possano permettersi ciò!basta scavare nel loro passato!mi riferisco a esponenti laertini!per il resto vi invito a leggere il libro di carlo vulpio(pubblicato nel 2007),del quale però al momento non ricordo il titolo!dopo di ciò vorrei vedere quanti di voi sono ancora capaci di parlare di moralità all'interno del PD!LA MANCANZA DI MORALE ACCOMUNA DESTRA E SINISTRA ITALIANA E LAERTINA!!sicuramente,cè ancora gente con una certa morale,con dei certi valori(come lei,il sig.Catapano e tanti altri esponenti della destra e della sinistra laertina)!!ma prorprio per questo non penso sia possibile parlare di partito della moralità,delle cose fatte per bene e di un altro partito della NON moralità,e delle cose fatte male!
saluti
Ciao Pep, cosa è stato detto sull'avv.Stano?
pep, ti ringrazio della considerazione nei nostri confronti (anche tu dammi del tu comunque!), ma il qualunquismo a tutti i costi è sempre da rigettare.
Non possiamo accomunare singoli episodi che certamente possono caratterizzare "pecore zoppe", in qualsiasi schieramento militino (e non credo ci si possa riferire a quelli locali, anzi ti invito ad esplicitare le accuse che sono state mosse, cosicché si possa rispondere), con atteggiamenti generalizzati di aggressività, immoralità o anche di semplice compiacenza e sottovalutazione, che negli ultimi mesi stanno caratterizzando TUTTO il centrodestra, unito e compatto nel difendere nefandezze di ogni genere.
La "moderazione" la si vede anche nel linguaggio e nello stile, e se hai assistito agli interventi di Florido e di Tarantino, avrai notato che hanno saputo denunciare senza offendere, e soprattutto riconoscendo anche i propri errori.
Puoi dire lo stesso dell'arroganza generalizzata della destra? Puoi dire lo stesso di Cito, di Berlusconi e dei vari portavoce?
Scusa Pier Paolo, ma ho dovuto cancellare anche il tuo commento poichè riprendeva i contenuti del precedente.
Nessun problema, hai fatto bene, anche se non sono certo le "frasi fatte" a spaventarci.
Finché si argomenta, una critica ci può stare, ma quando ci si limita a sbeffeggiare...
e pensare che fino a qualche settimana fa c'era chi non voleva e poteva esporsi anche per responsabilità nell'ambito del volontariato e dell'associazionismo.....oggi dimostra di essere molto accanito....ho paura che ci si è lasciato prendere dal furore ideologico.... si minimizza in casa propria e si esaspera in casa altrui...sapete che CITO ha un suo rappresentante in seno ad una municipalizzata del Comune di Taranto? nominato addirittura dall'ultrasinistra SINDACO STEFANO ?....cerchiamo di essere cauti e di vedere le cose anche in chiaro scuro senza peccare di "superiorità morale"
un caro saluto, Doemnico SAVINO
mi parli di furore ideologico? rileggiti i tuoi commenti ad altri post e poi dimmi chi si è fatto prendere dal furore ideologico.
Scusa ma che ci azzecca ora l'amministrazione comunale di Taranto?
Per me esiste un "caso Taranto" e qualsiasi commento non può prescindere dal disastro sociale-ambientale-economico ed etico della ns. provincia.
Taranto è la città più inquinata di Europa, bancarotta amministrativa, corruzione alle stelle (i 4/5 dei dipendenti del comune di Taranto sono inquisiti e per non parlare dell'asl ta/1) e mi fermo alle cose più eclatanti.
Ci sarà qualche responsabile di tutto questo?
Il fallimento della politica è evidente e non possiamo pensare di stare qui a fare delle sterili rivendicazioni di parte.
Domenico in più occasioni ci chiede di fare autocritica per poter guardare aventi con maggiore speranza.
Ma le autocritiche del centrodestra sulle immani responsabilità dello sfascio di Taranto vanno fatte prima o dopo le nostre?
Di Bello (forza italia), Tucci (udc), Cito (at6), Franzoso (forza italia), Brizio (forza italia) li hai mai sentiti chiedere scusa ai cittadini jonici?
Non siamo tutti uguali e le differenze positive (piccoli o grandi) vanno esaltate per indirizzarle verso il bene comune. Mi auguro che non ci sia l'intenzione di generalizzare tutto senza imparare nulla dagli errori commessi. Tra l'altro personalmente non mi sono mai tirato indietro nel criticare ed osteggiare i potenti del mio partito, mentre faccio fatica a ricordare posizioni critiche del centrodestra verso i potentati affaristici che hanno saccheggiato taranto. Per chiarire la mia posizione sul ballottaggio inserirò un mio articolo sul blog.
Visto che a fare il nome di Cito su questo blog sono stato io, mi sento chiamato in causa da Domenico.
Il fatto che il centro - sinistra abbia delle proprie e precise reponsabilità rispetto all'attuale situazione locale e nazionale è fuori di dubbio. Tu ci hai invitati ad una serena autocritica, ma sai anche che le cose vanno fatte al momento giusto, con calma e soprattutto non con le "urne aperte". Dopodichè qualcuno ha rilevato uno "strano silenzio" dell'UDC locale rispetto alla questione del ballottaggio, tu sei intervenuto e hai detto che le alleanze vanno fatte con calma basandosi su una piattaforma di contenuti, e non attraverso meri apparentamenti elettoralistici. Ero e resto d'accordo con te, tuttavia rilevo che domani si vota e che , se questa analisi non è stata ancora completata, siete perlomeno fuori tempo massimo.
Terzo aspetto, hai detto che il compito del Centro è di tentare di convergere con tutte quelle forze che si liberano delle "ali estreme". Bene, posso essere d'accordo con te ma il fatto che al primo turno vi siate coalizzati con Cito, è un dato incontrovertibile. Dopodiché, non è ributtando Cito nel centrosinistra , attraverso la questione (sicuramente vera, non ho motivo di dubitarne) da te riportata che questo nodo politico viene superato, così come non è stato ancora superato il nodo della vostra posizione in questo ballottaggio.
Detto questo, io so per certo di votare Florido, e non ho bisogno di nessuna indicazione, rilevo solo che ieri sera il Presidente Frigiola non era sul palco con il Presidente della provincia uscente.
Questa per me è una "discussione politica", se vuoi di bassa lega, ma non accetto che venga spacciata per una posizione macchiata dal "furore ideologico" che davvero non mi appartiene.
Un caro saluto
Francesco
Certo che ci sono delle responsabilità gravi dei "governanti" della città e della Provincia di Taranto ma non possiamo far finta che c'è stata parte dei "controllori" che ha girato la testa dall'altra parte...altrettanto onostamente non si può non ammettere che da quando il "governo tarantino" è passato di mano, le cose sono "drasticamente" migliorate....se fosse così non si spiegjherebbe la perdita di voti dal 2004 a oggi e.....LE TUE CRITICHE NEI CONFRONTI DEI VERTICI DI PARTITO che ti hanno perfino intimato di non disturbare il "manovratore".....o sbaglio ???
<< Non siamo tutti uguali e le differenze positive (piccoli o grandi) vanno esaltate per indirizzarle verso il bene comune.>> ...questo caro FRANCO è il modo di approcciare la situazione...il problema è che c'è qualcuno che si arroga il diritto di dare le patenti di leggittimità senza averne titolo e forse merito...
per quanto riguarda l'autocritica e la critica io ne ho fatto tanta, (tu ne sei stato anche diretto testimone) tanto da essere consideraato un "disturbatore", persona non gradita, ecc, ecc......ho sicuramente dimostrato di non essere una "coscienza liquida"....
ricordi le pagine del Corriere del Giorno dell'anno scorso e le reazioni che ne sono scaturite ???
un caro saluto, Domenico SAVINO
PS Nel prepare questo post ho letto anche quello che scrive il buon Francesco. Vorrei dirgli che il "furore ideologico" non gli appartiene. Lo dimostra il fatto che non ha ri-chiuso con il sottoscritto e che su diversi punti c'è comunanza.
Vorrei pregare FRANCESCO di fare attenzione ad un dato "incontrovertibile": non è stato l'UNIONE di CENTRO ad allearsi con AT6 bensì il contrario. L'on.Cito ha rotto con RANA e il PDL e per cercare di eesere presente in Consiglio Provinciale ha cercato e ottenuto ( sicuramente colpevolmente da parte del CENTRO) di allearsi con Tarantino. Come è anche incontrovertibile che FLORIDO ha presuntuosamente pensato di vincere al primo turno e che accorgendosi del grave errore commesso ha dovuto recuperare un certo tipo di elettorato e non poteva che spostarsi e chiedere il sostegno del CENTRO....non solo si è spostao al centro ma oggi si dice orgoglioso di aver scelto, lui, di allearsi con l'Unuione di Centro di Pierferdinando CASINI, parla di MORO e perde pezzi delle estreme vedi il PDCI e il malumore che serpeggia nei Verdi e in Rifondazione Comunista.....
Per quanto riguarda Framco Frigiola ho già risposto a FRANCESCO: l'Unione di Centro di Taranto era in assemblea con il Segretario CESA e con il candidato Florido ieri sera. Poi, la cosa che vorrei sottolineare maggiormente è che io sono Domenico SAVINO e non rappresento ufficialmente il partito dell'Unione di Centro di Laterza quindi non posso dare risposte ufficiali ma esprimere solo considerazioni e riflessioni di carattere personale...sempre fino a quando mi viene data la possibilità, almeno su questo blog !!!
Per il resto, anche alla luce dello "spettacolo" andato in scena ieri sera, scusate l'ironia, stò preparando una mia nota che vi invito a leggere sul mio blog e su Facebook. Se poi lo riterrete opportuno siete liberi di pubblicarlo anche su questo blog.
Davvero un caro saluto a tutti, adesso vado a lavorare.
Buona domenica e BUON VOTO LIBERO a tutti.
Domenico SAVINO
L'avv. Stano è stato accusato di aver preso 1000 euro mensili durante tutti questi 5 anni di presidenza Florido,per delle consulenze,che in realtà non sono mai state effettuate!questo è stato ripetuto più volte,al punto tale da invitare il tecnico addetto,a registrare quanto pronunciato per inviarlo a voi,al vostro partito!!Sono state,inoltre,mosse accuse(le solite) nei confronti del sig.Vito Cassano e ci si è chiesti come mai quest'ultimo(se fosse davvero convinto di essere dalla parte del giusto)non abbia mai denunciato nessuno per le accuse ricevute!E' stato inoltre fatto il nome del consigliere S.Stano per una vicenda analoga a quella sopra citata e relativa all'avv.G.Stano!Detto ciò,ci tenevo a sottolineare a Pier Paolo che non voglio fare "di tutta un erba un fascio"!Purtroppo, la verità è che di gente corrotta,senza morale,ecc..ci sono(sforunatamente) tracce in ogni schieramento politico!!così come di gente seria,capace,meritevole,preparata ce n'è dappertutto in politica!!penso che a livello nazionale abbiamo una classe politica fatta IN PARTE da rimasugli e non da chi realmente meriterebbe di rappresentarci! che vi invito nuovamente a leggere il libro(pubblicato nel 2007) del giornalista del corriere della sera,Vulpio!
Grazie mille pep per il chiarimento.
Francamente dopo l'intervento dell'ass. Saccomanni andai via perdendo inevitabilmente queste ultime "perle".
Caro Domenico
avevo già scritto da qualche parte che spesso è meglio tacere. Ma poiché sembri ripetutamente chiamarmi in causa, mi permetto di spiegarti tre cose semplicissime:
1) il RI-chiuso (erano due le maiuscole, controlla!) si riferiva all'impossibilità di dialogo politico creatasi dopo le tue pubbliche "esternazioni" di qualche anno fa, quelle sì di "furore ideologico" e che non vorrei assolutamente rivangare, e dalle quali credevo sinceramente ti fossi ricreduto, ma in realtà non ho ascoltato nulla in tal senso;
2) viceversa hai ributtato in mezzo il discorso associazionismo e addirittura abbinato alle parentele strette (neppure voglio leggere cosa scriverai - o forse hai già scritto - dello "spettacolo" andato in scena ieri sera), il che mi ricorda troppo bene quel "famoso" articolo, quasi che ora il sottoscritto non abbia neppure più il diritto, come PRIVATO CITTADINO, di scrivere su questo blog, senza assolutamente rappresentare nessuna associazione;
3) le critiche vanno assolutamente respinte al mittente, che invito ad informarsi sull'operato di altra associazione a lui molto cara/vicina e che ho visto con i miei occhi propagandare, senza alcun pudore, per un certo candidato.
A questo punto, caro Domenico, poiché ritengo che l'amicizia sia molto più importante della politica, credo di averti spiegato il senso cristiano del mio "tacere" POLITICO nei tuoi confronti, finché l'umiltà non sarà a doppio senso. Da parte mia non ho mai negato di aver fatto errori nella mia vita, ma sulla coerenza, che un po' tutti mi riconoscono e per la quale ho saputo sacrificarmi di persona, non accetto battute superficiali e frettolose. Cerca di capirmi!
Ovviamente rimango disponibile a qualsiasi chiarimento privato, che anzi da anni avrei diritto di attendermi...
Con sincera amicizia.
prova
non riesco a postare
non CI RIESCO e non capisco il perchè.....vuo dire che sono cosstretto a mettere diversamente in rete il mio IMPORTASNTE post
Domenico SAVINO
Sembrano non esserci problemi con i post. Probabilmente, quello che tentavi di postare era troppo lungo. Prova a dividerlo in due.
Francesco l'ho inviato per e-mail
puoi mettterlo tu....non sono riuscito a metterlo neanche dividendolo in due
grazie
Domenico SAVINO
Alcuni doverosi e sentiti chiarimenti.
Al momento non sono socio e tesserato di nessuna associazione locale, né laica né cattolica.
Dopo diversi anni dedicati al MOVIMENTO PER LA VITA ITALIANO, ho devoluto CONVINTAMENTE insieme a mia moglie, il mio 5per1000 della dichiarazione dei redditi ad una ONLUS che da diverso tempo cura progetti di sviluppo in un paese dell’America Latina soprattutto attraverso l’adozione a distanza di minori in difficoltà e che vivono situazioni di grande povertà. Non appartengo a nessuna associazione e o movimento locale, pur condividendone obiettivi e finalità di diverse, da circa quattro anni e pertanto non ho niente da rimproverare a nessuno e non sono assolutamente a conoscenza di attività di proselitismo, propagandistiche, ne tantomeno elettoralistiche.
Per quanto riguarda il passato NON VI E’, NELLA MANIERA PIU’ ASSOLUTA, NESSUN ARTICOLO DA ME FIRMATO su tutte le testate giornalistiche per cui ho scritto e con cui ho collaborato in oltre 15 anni da autodidatta , in cui vi sia una sola offesa rivolta a qualcuno dei miei innumerevoli conoscenti e/o amici.
Nel recente passato ho solo avuto l'ONERE e l'onore di collaborare in forma del tutto VOLONTARIA e dal punto di vista strettamente ISTITUZIONALE con l'attuale Sindaco di Laterza Giuseppe CRISTELLA , nel redigere, MEDIARE e CORREGGERE testi, note, lettere, articoli e comunicati stampa atti a diffondere notizie circa l'attività istituzionale.
Ho pensato, creato, realizzato, redatto e distribuito un periodico di informazione POLITICO CULTURALE chiamato GENERAZIONE NUOVA che oltre a rendicontare circa l’azione politico-amministrativa ha fornito ai fruitori finali, i cittadini di Laterza, numerosi spunti di riflessione riguardanti TEMI FONDAMENTALI come il rispetto dei valori non negoziabili quali il rispetto della famiglia e della vita umana, e altri facendo strettamente riferimento alla Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica. Un giornale che, fino a quando è stato sotto la mia responsabilità, ha visto il contributo di personalità autorevoli, professionisti e tanti, tanti giovani laertini anche esterni al circuito politico e istituzionale, fra cui anche alcuni SACERDOTI operanti nella nostra società e che non ha mai avuto la finalità e l’obiettivo di parlare male e/o di criminalizzare qualcuno o qualcosa.
Tale attività è stata posta in essere dal sottoscritto, in ASSOLUTA LIBERTA’ E AUTONOMIA, senza nessuna presunzione, penso, in forma ALTA e NOBILE, NEL PIENO RISPETTO DELLE SITUAZIONI, PERSONE E ISTITUZIONI INTERESSATE e fatte oggetto della stessa attività, nel pieno rispetto delle prerogative e delle legittime posizioni sociali nel contesto dell’attenta comunità laertina. Soprattutto mi sono sempre sforzato di fare riferimento alle FONTI e quindi alla VERITA’ verificandole e analizzandole con scrupolosa attenzione e attenta interpretazione.
Nessun rimprovero e nessun addebito mi può essere mosso perché ho sempre avuto RISPETTO DELLA DIGNITA' delle persone.
In diversissimi casi ho avuto anzi l’abilità, e penso la saggezza, di smorzare gli umori , arrotondare gli spigoli, accorciare le distanze e stendere i ponti nella consapevolezza di una crescita culturale e sociale del nostro amato paese e nel rispetto delle relazioni interpersonali, sociali e comunitarie.. Ho di fatto evitato casi e situazioni delicate.
Tutto questo non sempre è stato valutato positivamente e preso in seria considerazione; spesso è mancato il giusto riconoscimento e la naturale riconoscenza e gratitudine anche da parte dagli stessi amici politici e referenti istituzionali, il motivo principale è che si tratta di un lavoro svolto dietro le quinte, ma è stata un’attività impegnativa e molto significativa che mi ha fatto crescere e maturare molto dal punto di vista umano e professionale. Un’attività, un servizio che NON RINNEGO e di cui VADO FIERO E ORGOGLIOSO. Anche perché a prova della bontà del mio operato in questo compito, ci sono innumerevoli riconoscimenti e attestazioni di stima, anche queste ampiamente documentate e archiviate, pervenutemi da professionisti del settore della comunicazione e da quanti hanno un minimo di dimestichezza nel variegato e complesso mondo dell'informazione nel settore politico-istituzionale.
Inoltre a mio carico e a carico dell'ente per cui ho collaborato non vi è stata nessuna azione disciplinare, ne legale, ne amministrativa.
Sono rammaricato di come qualcuno ancora risentito non so di preciso di che cosa, voglia far trapelare chissà quale nefandezza e/o macchia.
Per il resto preferisco tacere anche io convinto che l’Amicizia deve essere comunque salvaguardata soprattutto nel caso di DUE ADULTI, entrambi PADRI DI FAMIGLIA ( tre figli a testa )
Un caro saluto, Domenico SAVINO
PS quando mi riferivo al fatto che si minimizza in casa propria e si esaspera in casa altrui era da considerare la CASA POLITICA non certo quella intesa come casa domestica e/o familiare
SIA CHIARO che non sono così poi STUPIDO...quindi nessuna battuta frettolosa e superficiale
Ringrazio per la pubblicazione.
Resta il fatto che non ci sono riuscito da solo e vorrei riuscire a capire il perchè anche per non appesantire il lavoro del caro Francesco e di tutti i gestori del post.
Saluti, Domenico SAVINO
Torniamo al tema del post.
Il gossip, purtroppo, ha delle precise conferme:
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-8/audio-patrizia-bonini/audio-patrizia-bonini.html
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-9/terza-ragazza/terza-ragazza.html
Anche sull'Avvenire di ieri, bella lettera di una lettrice cattolica, con "promessa" di approfondimento delle tematiche morali, da parte del quotidiano cattolico, dopo i ballottaggi... sarà vero?
Questa la lettera, di cui condivido pienamente il contenuto:
Caro Direttore, sono sempre più sconcertata (ma forse neppure più di tanto) dai comportamenti del presidente del Consiglio rispetto alle donne e all’uso di cose pubbliche (aerei, case, ecc) per il suo divertimento personale. Sabato sera mi trovavo a Portofino e ho visto che per accompagnarlo da Puny (il ristorante più famoso della piazzetta) c’erano 14 auto di scorta!
Io sono un piccolo imprenditore con una quindicina di dipendenti che mi costano un occhio e mi domando onestamente dove vanno a finire i soldi che con fatica guadagno e poi verso allo Stato! I politici irresponsabili scialano senza scrupoli e soprattutto senza morale.
È inutile che Berlusconi se la prenda con il Corriere della Sera, che fa solo il suo dovere a denunciare (a proposito perché non avete la notizia almeno sul sito?). Ma se lo sa tutta Italia che fa il cretino con tutte le ragazzotte che passano! Chiunque ha un aneddoto da raccontare, perché Berlusconi, nonostante sia già sposato due volte, non si è mai fatto lo scrupolo di porre un velo di decenza sulle sue debolezze! Ma lei si immagina se un vecchio di 72 anni si mettesse a telefonare a mia figlia di 17 e la invitasse a passare il capodanno da lui! Una cosa inaudita! E la ricchezza e il potere non possono rendere «pulito» e giusto ciò che non lo è! Ora si dice che faceva pure le feste! Ma se lo sa tutta Roma! E anche chi è sempre stato pieno di foto delle sue donne/feste/ persino di una serata di baldoria sempre a Palazzo Grazioli, con l’ex moglie di Al Bano e la Venier… Ma non è una vergogna?
Io mi aspetterei un po’ più di severità da parte della Chiesa e da parte di Avvenire nel valutare questi comportamenti e nel censurarli.
Non è possibile che si facciano un sacco di questioni sull’accesso in Chiesa dei divorziati e poi a Berlusconi solo perché è ricco si consenta qualunque cosa! Un rappresentante della Chiesa (non voglio dire il nome) solo perché è stato ampiamente gratificato da Berlusconi (che gli ha consentito di costruire sui suoi terreni) lo ha difeso a spada tratta quando c’è stato il caso Noemi! Basta per favore… Mi scusi lo sfogo. La ringrazio del lavoro quotidiano che fate. Fatelo con onestà e coraggio.
Elisabetta Neuhoff
Milano
Questa la risposta del direttore dell'Avvenire:
Cara Signora, immagino che lei stimi Avvenire perché si guarda bene dal dar credito alle chiacchiere e non imbandisce pagine sui «si dice». Stiamo ai fatti, che ce n’è abbastanza.
Saprà anche che Avvenire non gode delle miserie umane: con chiunque, e non solo quando si tratta di Berlusconi. Sulle cui prodezze vorrei che ragionassimo a partire da martedì prossimo, ossia una volta conclusa definitivamente la tornata elettorale. Non tutto infatti mi ha convinto di ciò che si è mosso in queste settimane. E con questo non intendo condonare pregiudizialmente nulla a Berlusconi. Semplicemente vorrei che lo scenario fosse sgombro da sovrapposizioni e strumentalità. Fermo restando che i nostri atti ci seguono sempre, e questo vale anche per lui.
Non è vero comunque che a Berlusconi si concede qualunque cosa. Da cattolici, sappiamo che la Chiesa non può far sconti sul rispetto dei comandamenti: ciascuno questo lo sa. Come lo sa anche don Luigi Verzé a cui lei allude. Da cittadini, poi, consideriamo il pudore, la sobrietà e il buon gusto come valori civili fondamentali che valgono sempre e per chiunque. Tenere diritta la barra anche nei momenti della buriana, senza abbassare la schiena davanti ai potenti o ai conformismi, questo è il coraggio che lei graziosamente invoca. E di questo la ringrazio.
Patrizia, le telefonate e le intercettazioni
«Lui ti vuole vedere, devi tornare a Roma»
I colloqui tra Patrizia D'Addario, Silvio Berlusconi, l'amica Barbara e Gianpaolo Tarantini
Di Fiorenza Sarzanini
http://www.corriere.it/politica/09_giugno_21/sarzanini_patriza_telefonata_724c019a-5e3a-11de-8c08-00144f02aabc.shtml
Poi l'intervista a Mons. Ghidelli, arcivescovo di Lanciano e Ortona nonché biblista di fama internazionale, è un uomo abituato a parlare con chiarezza evangelica, senza veli curiali:
http://www.corriere.it/politica/09_giugno_21/vecchi_arcivescovo_chiede_chiarezza_5fc5d504-5e3b-11de-8c08-00144f02aabc.shtml
che riporto nel post successivo.
Penso di "carne a cuocere" ce n'è davvero tanta! La parola a noi...
Che ne pensa, eccellenza?
«Il presidente del Consiglio non deve illudersi che la Chiesa taccia. La Chiesa non rinfaccia nulla a nessuno, per carità cristiana, ma è evidente che i vescovi hanno una precisa morale da difendere».
Ma la distinzione tra sfera privata e sfera pubblica? C’è chi dice: il governante si giudica per come governa, il resto riguarda la sua coscienza…
«Le dirò, in un caso simile questa distinzione non mi garba. Perché il premier è una persona pubblica, ha responsabilità pubbliche. Certo: una cosa è il rapporto, assolutamente personale, che ha con la sua coscienza e con Dio, se in lui c’è ancora un’apertura al trascendente. Perché, come si dice, se uno non vive come crede finisce col credere come vive...».
E allora?
«E allora ciò non toglie che di fronte al popolo abbia il sacrosanto dovere di smentire le accuse, le chiacchiere, i gossip o come li vogliamo chiamare contro di lui. E il popolo abbia il diritto di avere chiarezza».
Anche «Avvenire», in effetti, chiedeva facesse chiarezza «al più presto »…
«Appunto. E secondo il mio parere personale, che non vuole assolutamente andare contro altri, aggiungo che non si tratta di una cosa desiderabile o auspicabile. E’ assolutamente necessaria. Io non mi appello alla sua coscienza ma al suo dovere di cittadino eletto e messo a capo del governo ».
Ma che dovrebbe fare, in concreto, Berlusconi?
«Ciò che lui stesso ha promesso anche l’altro giorno: portare le prove contro queste voci. Smentire le accuse sul suo conto: ma con dei fatti, non solo a parole. Quando uno occupa quel posto, non si può dire che gli affari privati siano un problema suo. Ripeto: è una persona pubblica. Io come vescovo devo rispondere al Papa e al popolo di Dio. Lui, come premier, ha il dovere di rispondere alla gente che lo ha eletto, all’opinione pubblica».
E non basta ciò che fa come premier?
«E’ chiaro che per il suo ruolo debba rendere ragione della ricerca del bene comune, della salvaguardia della democrazia sostanziale e così via. Ma anche qui: ormai la cosa è diventata pubblica. Come può, in questa situazione, esercitare il suo compito in modo sereno ed efficace? Ci sono tanti equivoci e anche per lui è meglio dissolverli».
Nei giorni dell’assemblea generale dei vescovi, in pieno caso Noemi, tra di voi ne avete mai avete parlato?
«No, per la verità no».
Ma a lei tutte queste «voci» che effetto fanno?
«Mi richiamano un problema generale: la caduta delle evidenze etiche. Sa, ho qualche dubbio sul fatto che la gente sia turbata. Temo che pure fra la nostra gente vacilli il sostegno di un giudizio etico forte, sicuro. Viviamo in una società nella quale è bravo chi ha fatto i soldi, ha successo, sa attrarre l’attenzione degli altri. Magari c’è chi pensa: beato lui che è diventato ricco, che ha fatto carriera, eccetera. Questi sono gli pseudovalori su cui si giudica. Ho paura che la gente non si scandalizzi. E non vorrei si pensasse a una Chiesa connivente».
In che senso?
«Qui non è questione di offendere né di mancare di carità verso nessuno. Solo di esigere chiarezza. Deve avere il coraggio di parlare. Pensi a cosa è successo più volte negli Usa: perché in Italia dovrebbe essere diverso? ».
Perché qui non ci si scandalizza?
«Torniamo agli pseudovalori che portano a giustificare tutto. Il denaro, il potere, il successo. Gesù è stato tentato su questo, dal diavolo, nel deserto: avere, potere, valere…».
Gian Guido Vecchi
Autoscatti a Palazzo Grazioli
La serata delle tre ragazze
La D'Addario: «Silvio mi disse: stavolta devi restare, so del problema e voglio darti una mano, risolverò tutto»
Di Fiorenza Sarzanini
http://www.corriere.it/politica/09_giugno_22/autoscatti_palazzo_grazioli_serata_tre_ragazze_sarzanini_4be4f8a2-5ef0-11de-bd53-00144f02aabc.shtml
Ci sono anche alcune FOTO.
Nessuno controllava gli ospiti a Palazzo Grazioli. Nel giro più di 30 ragazze
Sotto esame il ruolo della transessuale Manila, amica del cuore della D'Addario
Prostituzione, 5 incontri sospetti
si allarga il filone della cocaina
Di GABRIELLA DE MATTEIS e GIULIANO FOSCHINI
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-9/prostituzione-incontri/prostituzione-incontri.html
Ormai i fatti sono innegabili, e sembra impossibile che ancora una volta, SOLO PER BERLUSCONI, possa essere tutto lecito e "privato (al di là della questione morale): feste e festini in "residenze di stato", sesso e prostituzione, scambio di favori (= tangenti), menzogne.
Quando finirà questo stillicidio deprimente? Cosa pensano le donne (e gli uomini) della destra?
Se poi vogliamo porre delle domande A NOI, visto che alle sue non vuole rispondere. proviamo a ragionare "alla Travaglio":
* perchè è presidente del consiglio un uomo che è stato condannato, e poi ammnistiato per falsa testimonianza in un processo?
* perché ha nascosto al fisco diversi miliardi con falsi in bilancio (depenalizzati da lui stesso) ?
* perché ha il suo ex braccio destro nonché avvocato Previti condannato per corruzione di giudici su processi che riguardavano lui?
* perché ha lo stretto collaboratore Dell'Utri condannato per collusione con la mafia?
* perché ha il suo ex collaboratore famigliare Mangano pluricondannato per mafia?
* perché ha il fratello condannato perchè gli faceva da prestanome?
* perché Ha non so quante società Off-Shore sparse nei paradisi fiscali?
* perché ha diversi reati caduti in prescrizione perchè si è aggiustato le regole processuali?
.......
* perché è sceso in politica?
ma soprattutto:
* perché continua ad essere votato?
e basta con questo gossip! (cit.)
cmq al tg1 hanno appena detto e sottolineato 2 volte che anche un membro della giunta regionale pugliese è coinvolto nello scandalo.
Berlusconi, secondo loro, è solo sfiorato dalle indagini.
Credevo che Minzolini potesse riuscire agevolmente ad essere un giornalista migliore di Belpietro, mi sbagliavo.Vergognoso.
Consiglio vivamente questa brillante analisi:
"L'amnesia della morale"
di EDMONDO BERSELLI
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-9/bers-morale/bers-morale.html
Ne cito il paragrafo finale:
"Ecco, in questo clima di sospensione morale, di fronte a una specie di sorda dichiarazione di irresponsabilità, c'è la minaccia che l'amnesia etica diventi una condizione reale di deficit democratico e civile. Alla fine la doppia misura, una che si applica a Berlusconi e una al popolo, ha un prezzo. Sono già state poste le premesse di una sudditanza. E la credibilità di un intero sistema, nella sua dimensione istituzionale, si dilegua. Resta soltanto la protervia del potere sostanziale, e dello spettacolo che ha allestito nella certezza dell'impunità. Tanto, nell'ipnosi del buio televisivo, quel prezzo lo pagheremo caro, e lo pagheremo noi".
Aggiungo la speranza che a pagare siamo "solo" noi, che negli ultimi decenni abbiamo permesso questo stato di cose, e non le giovani generazioni, che hanno diritto ad un'immagine della politica e della stessa Nazione certamente più pulita e intrisa di valori morali!
La lettera di don Paolo Farinella è stata pubblicata oggi su Repubblica:
http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-10/lettera-farinella/lettera-farinella.html
con il seguente commento:
Questa lettera, scritta da don Paolo Farinella, prete e biblista della diocesi di Genova al suo vescovo e cardinale Angelo Bagnasco, è stata inviata qualche settimana fa e circola da giorni su internet. Riguarda la vicenda Berlusconi, vista con gli occhi di un sacerdote.
Alla luce degli ultimi fatti e della presa di posizione di Famiglia Cristiana che ha chiesto alla Chiesa di parlare, i suoi contenuti diventano attualissimi.
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