mercoledì 13 febbraio 2008

Primarie o Primariette?

“Il Pd è un partito assolutamente aperto e così sarà anche per la formazione delle liste di Camera e Senato”. Sono le parole di Dario Franceschini al termine della riunione tra la segreteria nazionale e i segretari regionali. Il Partito Democratico sembra aver optato per una sorta di primarie. “Non c’è tempo per fare delle vere e proprie primarie, come faremo sempre in futuro”, ha spiegato il vice segretario, “ma i nostri candidati non verranno decisi nel chiuso di una stanza, come faranno gli altri partiti. Nella riunione di oggi con i segretari regionali abbiamo concordato di definire la prossima settimana, dopo che sabato l’Assemblea costituente avrà approvato lo Statuto, un meccanismo che consenta a tutti i circoli e i livelli provinciali di essere coinvolti nella scelta delle candidature”.

Il regolamento di quella che sarà comunque una “ampia consultazione” sarà deciso mercoledì prossimo durante il coordinamento nazionale del Pd. Sarà in quella sede che il partito “stabilirà anche i criteri di selezione delle candidature e le deroghe” rispetto al limite massimo di tre legislature per i candidati fissato dallo Statuto del Pd.

La data utile resta quella dell’1 e 2 marzo. Le liste dovranno essere consegnate entro il 9 marzo.

Per quanto riguarda le modalità della consultazione, si è fatta strada l’ipotesi portata avanti da Michele Emiliano. Il segretario del Pd pugliese, vista tramontare l’idea di vere e proprie primarie aperte a tutti, ha proposto delle primarie con votazione da parte degli iscritti ai circoli, dei delegati eletti nelle Assemblee regionali e di quelli eletti all’Assemblea costituente.

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