venerdì 8 febbraio 2008

Pd a Laterza: il futuro mette radici

Non era facile costruire il Partito Democratico a Laterza. Troppe le difficoltà da affrontare e le paure da superare. In molti hanno preferito rimanere alla finestra subendo le diffidenze e i preconcetti di una nuova fase politica.
La sconfitta delle amministrative del maggio 2006 richiedeva scelte diverse puntando sul ricambio generazionale. Un nuovo partito con una nuova classe dirigente, capace di valorizzare le esperienze passate e le differenze delle varie provenienze.
Domenica 10 febbraio eleggeremo il coordinamento cittadino e i delegati all'assemblea provinciale. Tante le novità. Prima di tutto il numero delle donne (10 nel coordinamento + 2 aventi diritto), tanti i giovani alla prima esperienza, volti nuovi ma capaci di interpretare il cambiamento. Anche a Laterza chiuderemo la porta dietro le nostre spalle. Penseremo al futuro iniziando con il piede giusto senza infigimenti e seguendo la strada coraggiosa e valoriale che Veltroni ha tracciato a livello nazionale. Non servono parole ma molti esempi di generosità e altruismo.

Nell'era dell'antipolitica, della "casta", del pessimismo e del "no al futuro" c'è bisogno di buona volontà per non lasciarsi andare e rassegnarsi alla realtà. Recentemente ci siamo scambiati alcune email con Nino Di Lena e lui mi ha inviato questa bella e significativa citazione:

"...non miravo al denaro,al potere. Oh, Dio,no. Quel che volevo era riuscire a fare qualcosa di buono. Era questo che bramavo da morire. Tale senso del buono risaliva ai miei verdi anni ed era tutt'uno col mio singolare concetto dell'esistenza stessa: come chi, immerso nelle cristalline profondità della vita,annaspando tentoni ricerchi, pieno d'ebbrezza e disperazione,un significato o perche' no il significato della vita stessa ... - da "Il dono di Humboldt" di Saul Bellow

Mi piacerebbe che il Partito Democratico il giorno in cui mette radice inizia a pensare che la sua stessa esistenza è legata alla necessità di fare qualcosa di buono per la comunità. Solo così possiamo dire di aver costruito qualcosa di nuovo e utile.
Franco Catapano
8 febbraio 2008

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