giovedì 21 febbraio 2008

L’affidamento dei lavori per lo stadio? Legittimo - Parla il vicesindaco Pugliese

«Tengo a comunicare l’assoluta certezza circa la bontà, legittimità e, soprattutto, liceità con cui la passata giunta comunale deliberò l’affidamento dei lavori riguardanti il manto erboso del nuovo campo sportivo di Laterza, restituito alla collettività dopo anni ed anni di assoluta incuria». A parlare è l’avv. Leonardo Pugliese, attuale vice sindaco di Laterza nonchè difensore di quattro dei dieci indagati coinvolti nell’inchiesta sulla realizzazione del campo di calcio in erba sintetica di Laterza e i lavori di completamento dello stesso impianto deliberati nel 2004 dalla giunta comunale.

Il pubblico ministero Pietro Argentino ha firmato l’avviso di chiusura delle indagini nei confronti del sindaco Giuseppe Cristella, degli attuali assessori Pietro Colacicco, Vito Minei e Nicola Saccomanni, degli ex assessori Arcangelo Rizzi, Michele Leone e Francesco Perrone, dell’ing. Giuseppe Clemente, dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, del direttore dei lavori Francesco D’Elia e di Paolo Longo, responsabile della Direzione tecnica della società “Mondo”, che avrebbe dovuto fornire il materiale per i lavori.

I 7 componenti della vecchia giunta (alcuni dei quali ancora in carica) rispondono di abuso d’ufficio, falso ideologico e truffa; gli altri tre di falso ideologico. Gli imputati, secondo l’accusa, avrebbero adottato illegittimamente e in violazione di alcune norme la delibera n. 151 del 2004 avente ad oggetti i lavori di adeguamento e completamento di un impianto polivalente e la realizzazione del campo da gioco in erba artificiale assumendo falsamente che il materiale da impiegare era fabbricato esclusivamente dalla società “Mondo” di Gallo D’Alba (Cuneo), quando sul sito della Lega Nazionale Dilettanti erano indicate almeno tredici società abilitate, formulando l’indicazione di affidare i lavori alla medesima società per un importo complessivo di 465mila euro

«Sarà mia premura, e per i miei assistiti (Giuseppe Cristella, Vito Minei, Colacicco Pietro e Leone Michele), chiarire al più presto l’assurda vicenda - aggiunge l’avv. Pugliese - ritenuto anche che l’intero fascicolo tratta altri fatti che non sfiorano nemmeno gli amministratori, se non in relazione al solo atto amministrativo in questione e per il quale, le imputazioni, appaiono residuali ed assolutamente non infamanti per l’onore ed il decoro dell’organo politico. Si sappia sin d’ora - conclude il vicesindaco - che ogni strumentalizzazione sarà respinta al mittente soprattutto se questi si è reso autore di atti e\o comportamenti “solerti” fuori dalle sedi istituzionali».

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno - 21 febbraio 2008

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