mercoledì 27 febbraio 2008

Laterza taglia la Tarsu per i nuclei familiari con ultrasettantenni

Giù la Tarsu per nuclei familiari con ultrasettantenni, via libera alla somministrazione di birra, cola e aranciata nelle macellerie «tipiche» (la delibera consiliare numero 53 del novembre 2003, votata all’unanimità, le aveva escluse).
Unità di intenti con punte di trasversalità sulla coda, al consiglio comunale di lunedì sera. Voto unanime, infatti, è stato espresso su 6 dei 7 punti all’ordine del giorno. Anche sulla questione del semaforo di via Roma, proposta dalle forze di minoranza, l’assemblea consiliare si è infatti ritrovata intorno a riflessioni comuni: Sebastiano Stano e Lorenzo Caldaralo hanno relazionato per l’opposizione, con petizione popolare contro l’impianto in questione a supporto (oltre duemila firme); il sindaco Giuseppe Cristella ha argomentato le motivazioni pro-installazione, prima di informare sugli ultimi sviluppi della vicenda. E cioè: da gennaio il comandante della Polizia municipale, Paolo Larizza, ha cautelativamente sospeso le rilevazioni in automatico senza presenza di agenti sul posto, in coincidenza con la recentissima circolare ministeriale 369/2008 (gli impianti di rilevazione in automatico delle infrazioni senza presenza di agenti devono essere autorizzati dal prefetto), ed ha richiesto specifico parere alla Prefettura di Taranto. Convergenti le conclusioni: su quel tratto, in rapido incremento demografico, la velocità del traffico va contenuta.
A seguire, unanimità sulle modifiche dei regolamenti relativi alle entrate tributarie (più tempo per le dilazioni) e alle sanzioni amministrative (atto dovuto). Condivisione anche sugli abbattimenti Tarsu annunciati dall’assessore alla Programmazione economica Vito Minei: -20% per i nuclei familiari con presenza di un ultrasettantenne, -40% se i componenti con più di 70 anni sono due. E le agevolazioni sono cumulabili con altre già previste: si arriva in alcuni casi ad abbattimenti del 70%, ha spiegato Minei. Il costo per il bilancio: 60mila euro. Prevista anche una riduzione del 30% per le attività produttive del centro storico.
Le opposizioni convergono con qualche sfumatura: 27 categorie Tarsu sono tante, forse sarebbe stato il caso di prevederne anche per l’Irpef, rileva Franco Catapano (Pd).
Colpo di scena alla fine: il sindaco, sostenuto all’assessore alle attività produttive Agostino Perrone, propone che nella somministrazione abbinata all’attività di macelleria (promozione prodotti tipici) siano inserite anche birra, cola e aranciata. Le opposizioni con Sebastiano Stano, Caldaralo Giuseppe Stano e Catapano propongono un rinvio, anche in presenza di una comunicazione con richiesta analoga di Armando D’Anversa (FI, presidente commissione commercio), e di una lettera dell’Ascom che invita il Consiglio a non procedere alle modifiche. Gianni Serafini (Pd) chiede però «assunzione di responsabilità» e si dice favorevole al provvedimento. Sarà determinante: il punto passa con 11 voti a favore.

» Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
» Autore: Francesco Romano

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