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“Chi ha un I.S.E.E. (indicatore della situazione economica equivalente) inferiore a 10.634 € potrà accedere ai contributi regionali per le spese scolastiche.
Questi saranno erogati attraverso borse di studio e la fornitura gratuita dei libri di testo. I patronati sono tenuti a fornire senza ulteriori spese il documento I.S.E.E. che ormai da qualche anno è uno degli strumenti principali per accedere ai benefici previsti dal sistema regionale. Lo è poiché prende in esame la situazione patrimoniale dell’intero nucleo familiare. Lo stanziamento della Regione Puglia, per sopperire ai bisogni delle famiglie in difficoltà è stato pari a 28 milioni di euro, interamente coperto con fondi statali. Le domande vanno richieste alle scuole di frequenza e compilate rispettivamente entro il 19 Aprile 2008 per le borse di studio ed entro il 23 Agosto 2008 per il contributo relativo ai testi scolastici.
Spetterà poi ai Comuni raccogliere tempestivamente le domande per la relativa istruttoria e la successiva erogazione dei benefici. I fondi saranno ripartiti tenendo conto delle domande presentate nello scorso anno. Le borse di studio sono previste per gli alunni delle scuole primarie e secondarie di 1° e 2° grado; la fornitura dei libri di testo riguarda soltanto le scuole secondarie di 1° e 2° grado; per le scuole primarie seguitano ad applicarsi le disposizioni che prevedono la fornitura gratuita a tutti gli alunni.
I Comuni potranno disporre, ove sia effettivamente necessario, brevi spostamenti dei termini per la presentazione delle istanze da parte delle famiglie. L’obiettivo del settore Diritto allo studio, grazie alla collaborazione delle Amministrazioni locali e delle Istituzioni scolastiche, è quello di liquidare le borse di studio entro la fine dell’anno scolastico in corso e di assicurare la fornitura parziale e totale dei libri di testo entro i primi giorni del prossimo anno scolastico. E’ necessario dare quindi la massima diffusione e pubblicità a queste misure perché proprio chi ne ha bisogno non sia escluso. Accade troppo spesso che a beneficiare non siano i più bisognosi ma i meglio informati.
E’ bene quindi che i dirigenti scolastici stessi segnalino l’esistenza di queste misure a chi ritengano possa essere in possesso dei requisiti”.
Questi saranno erogati attraverso borse di studio e la fornitura gratuita dei libri di testo. I patronati sono tenuti a fornire senza ulteriori spese il documento I.S.E.E. che ormai da qualche anno è uno degli strumenti principali per accedere ai benefici previsti dal sistema regionale. Lo è poiché prende in esame la situazione patrimoniale dell’intero nucleo familiare. Lo stanziamento della Regione Puglia, per sopperire ai bisogni delle famiglie in difficoltà è stato pari a 28 milioni di euro, interamente coperto con fondi statali. Le domande vanno richieste alle scuole di frequenza e compilate rispettivamente entro il 19 Aprile 2008 per le borse di studio ed entro il 23 Agosto 2008 per il contributo relativo ai testi scolastici.
Spetterà poi ai Comuni raccogliere tempestivamente le domande per la relativa istruttoria e la successiva erogazione dei benefici. I fondi saranno ripartiti tenendo conto delle domande presentate nello scorso anno. Le borse di studio sono previste per gli alunni delle scuole primarie e secondarie di 1° e 2° grado; la fornitura dei libri di testo riguarda soltanto le scuole secondarie di 1° e 2° grado; per le scuole primarie seguitano ad applicarsi le disposizioni che prevedono la fornitura gratuita a tutti gli alunni.
I Comuni potranno disporre, ove sia effettivamente necessario, brevi spostamenti dei termini per la presentazione delle istanze da parte delle famiglie. L’obiettivo del settore Diritto allo studio, grazie alla collaborazione delle Amministrazioni locali e delle Istituzioni scolastiche, è quello di liquidare le borse di studio entro la fine dell’anno scolastico in corso e di assicurare la fornitura parziale e totale dei libri di testo entro i primi giorni del prossimo anno scolastico. E’ necessario dare quindi la massima diffusione e pubblicità a queste misure perché proprio chi ne ha bisogno non sia escluso. Accade troppo spesso che a beneficiare non siano i più bisognosi ma i meglio informati.
E’ bene quindi che i dirigenti scolastici stessi segnalino l’esistenza di queste misure a chi ritengano possa essere in possesso dei requisiti”.
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