sabato 23 febbraio 2008

Uno dei dieci indagati, assessore in carica, replica al vicesindaco.

L’assessore replica al vicesindaco. Dopo l’inchiesta giudiziaria, scoppia la polemica politica a Laterza. L’avv. Nicola Saccomanni, assessore in carica, uno dei dieci indagati coinvolti nella vicenda giudiziaria legata all’affidamento dei lavori per lo stadio comunale, non ha apprezzato le dichiarazioni rilasciate al nostro giornale dal vicesindaco e collega di giunta, l’avv. Leonardo Pugliese, che pure si era dichiarato convinto della «bontà, legittimità e, soprattutto, liceità con cui la passata giunta comunale deliberò l’affidamento dei lavori riguardanti il manto erboso del nuovo campo sportivo di Laterza, restituito alla collettività dopo anni ed anni di assoluta incuria».
Saccomanni sottolinea che il vicesindaco ha parlato a titolo personale e che ha omesso di indicare quali componenti del collegio difensivo gli avvocati Francesco Caricato, Vincenzo Vozza (che assistono il sindaco Giuseppe Cristella), Antonio Raffo ed Elio Pappalepore.
«Al collega Pugliese - precisa l’assessore Saccomanni - faccio appello al fine di evitare inutili proclami ed affermazioni rilevato che i reati ipotizzati trovano la loro fonte nell’eventuale inosservanza di norme e procedure amministrative e nelle cui sedi competenti (le aule giudiziarie
e non gli spazi mediatici) troveranno puntuale svolgimento le opportune tesi difensive».
«Un motivo in più - conclude Saccomanni - per tenere distinti e separati ruolo professionale e ruolo politico ma soprattutto, un motivo in più – questo sì –a tutela dell’onore e decoro di un organo politico non certo per eventuali strumentalizzazione ma per l’orgoglio di aver consegnato al paese una struttura sportiva di eccellente livello rinata dalle macerie della prima repubblica laertina».
L’inchiesta del pubblico ministero Pietro Argentino, scandidata dall’avviso di chiusura delle indagini preliminari e i contestuali avvisi di garanzia, riguarda realizzazione del campo di calcio in erba sintetica di Laterza e i lavori di completamento dello stesso impianto deliberati nel 2004 dalla giunta comunale. Sono coinvolti l’ex sindaco Giuseppe Cristella, gli attuali assessori Pietro Colacicco, Vito Minei e Nicola Saccomanni, gli ex assessori Arcangelo Rizzi, Michele Leone e Francesco Perrone, l’ing. Giuseppe Clemente, dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, il direttore dei lavori Francesco D’Elia e Paolo Longo, responsabile della Direzione tecnica della società “Mondo”, che avrebbe dovuto fornire il materiale per i lavori.
I 7 componenti della vecchia giunta (alcuni dei quali ancora in carica) rispondono di abuso d’ufficio, falso ideologico e truffa; gli altri tre di falso ideologico. Gli imputati, secondo l’accusa, avrebbero adottato illegittimamente e in violazione di alcune norme la delibera n. 151 del 2004 avente ad oggetti i lavori di adeguamento e completamento di un impianto polivalente e la realizzazione del campo da gioco in erba artificiale assumendo falsamente che il materiale da impiegare era fabbricato esclusivamente dalla società “Mondo” di Gallo D’Alba (Cuneo), quando sul sito della Lega Nazionale Dilettanti erano indicate almeno tredici società abilitate, formulando l’indicazione di affidare i lavori alla medesima società per un importo complessivo di 465mila euro.


Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno - 23 febbraio 2008

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