L’altra sera ho capito perché, qui e a Roma, il Pd ha perso e perderà di nuovo… Che in te abbondasse il senno di poi lo sapevo, ora vedo che sei passato al senno di prima… Da un Epimeteo è diventato un Prometeo… Tu la devi smettere di stare fra noi come in cattedra, ora sei un prof in pensione, quindi un pensionato come noi che non abbiamo le scuole alte, spiegati. Epimeteo è quello che “vede dopo”, che capisce dai suoi guasti; Prometeo è quello che vede prima, che ha uno scopo nella vita… E allora sentiamo il nostro nuovo Prometeo. La ormai semideserta piazza della sinistra laertina commentava l’altro ieri sera, “sabato del villaggio”, la venuta in paese di un pezzo grosso della politica locale, qual è il presidente della Provincia, Gianni Florido, l’amministratore di un territorio popoloso, con molte risorse in essere e moltissime da mettere in essere. Ottenuto il silenzio dell’attenzione il nuovo Prometeo, un vecchio consigliere comunale, pontifica: Quando ci compriamo un vestito nuovo, che facciamo? Ce lo mettiamo in casa e rimaniamo a rimirarcelo dinanzi allo specchio? Oppure ci pavoneggiamo un po’ in piazza? Si va in piazza, e quindi? E se fosse stato proprio Florido a voler rimanere in sezione? Non è che ha molto di buono da raccontare il Florido… Tutti i politici sanno raccontare bene… Sanno far apparire bianco anche il nero… Portare in piazza il Florido avrebbe comportato comunque due benefici… Cioè? Florido poteva avere cose buone da raccontare o cose mediocri da far apparire buone. Quindi un bel risultato d’immagine… E Dio solo sa quanto ha bisogno di una buona immagine il Pd. E l’altro beneficio? Se Florido andava male, la serata sarebbe andata bene egualmente perché avrebbe mostrato un gruppo politico capace di esame di coscienza, per gli ex Dc, e di autocritica per gli ex Pci del Pd… Questa è vera: uno capace di esame di coscienza in pubblico dà segni di onestà intellettuale e di vigoria fisica… E il Pd, da Veltroni in giù, pare una conventicola di morti di sonno… Ecco tornato l’Epimeteo, quello che vede dopo. Continuiamo. Un tempo quando un gruppo politico scendeva in piazza era come sciorinare il bucato: si parlava di cose piccole e di cose grandi… Si dimostrava di saper armonizzare il nazionale e il locale… Invece chi se ne sta al chiuso di una sezione o non tiene la faccia di uscir fuori o non ritiene degni di ascoltarlo chi sta fuori… Ma i panni sporchi non bisogna lavarli in famiglia? In politica il miglior modo di lavare i panni sporchi è appunto lavarli in pubblico… Far vedere che si è capaci di correggersi… Di ascoltare le reprimende… Di dar conto del proprio operato… E delle proprie intenzioni… In effetti i panni sporchi che la politica vuol lavare in casa non sono panni politici… Ma panni di alcove… La vecchia sinistra sapete come avrebbe definito una riunione al chiuso? Come? Elitismo… Quelli della puzza al naso… Bella questa parola: elitismo, ha le stesse lettere di etilismo… Bravo, hai messo il dito sulla piaga del Pd locale e nazionale: sono elitari perché chi li ascolta non li capisce... Non si capiscono nemmeno fra loro... E sono ubriachi perché se ne stanno sempre nella loro sezione-cantina e quando si ritirano se vanno rasenti ai muri, per avere un sostegno alle loro malferme gambe… Malferme teste, vorrai dire… Mo’ basta con il cazzeggio, sentiamo il vecchio consigliere sul pubblico dibattito. Innanzi tutto, congratulazioni per l’accostamento fra elitismo ed etilismo, un’immagine pertinentissima, perché solo gli imbecilli possono atteggiarsi a principini in una società di massa… Poi? Poi quando un politico va in piazza ci va in bella copia e tratta sempre tre temi: l’indecenza dei propri avversari al governo o il proprio valore di amministratori e ciò che va per l’oggi e il domani e perché. I vecchi e visionari massimi sistemi… I massimi sistemi, se li spieghi bene, sono un’analisi del presente e del futuro che è sempre interessante… E motivante... E doverosa... In effetti oggi solo qualche vecchio professore analizza la situazione, tutti gli altri sono o pro o contro qualcuno… Pochi analisti, troppi giustificatori… Cosa avresti detto tu? Per stare ai nomi nostri di stasera, Laterza è un paese governato da Epimetei: la crisi della Miroglio l’hanno vista dopo e non sanno che cosa dire, dopo hanno sentito la puzza della Progeva, non hanno ancora visto l’invivibilità del paese, sempre intasato di macchine, inquinato di gas e di rumori, non hanno ancora visto la differenziata e per le energie alternative hanno visto solo l’eolico, ma con gli occhi degli altri… Tu sei il solito Bartali: l’è tutto da rifare. E a Florido cosa avresti detto? Su Florido non avrei invito perché ha ereditato un ente non solo inutile, ma pieno di acciacchi… E che cosa gli avresti chiesto? Perché i fumi e le fiamme che escono dalle ciminiere dell’Ilva non sono state ancora trasformate in energia, facendo risparmiare mezza Taranto sulle tariffe e tenendo puliti i polmoni di tutti? E perché non sono stati ancora messi insieme gravine, archeologia, storia, mare, spiagge, boschi, murge e tradizioni locali come possibilità di turismo uno e plurimo? E io cittadino semplice avrei posto una domanda ai locali e a Florido… Quale? Perché oggi che tutti dicono, anche Tremonti, che non c’è una lira… Non c’è un euro… Perché non si vanno a prendere gli euro a chi non li guadagna onestamente: agli evasori e alle caste, le molte caste che succhiano il sangue degli italiani? E’ vero, la sinistra non ha ancora capito che se fa proprio cavallo di battaglia la lotta alle caste… Che è anche un problema etico… Un problema di giustizia sociale… Rimarrà sempre a rimorchio di Berlusconi che una ne pensa e dieci ne dice… Invece la verità della sinistra, la sua malattia cronica è l’elitismo… Che va sempre insieme con l’etilismo… Il loro occuparsi fino allo sfinimento delle loro beghe di partito… Ma questo accade solo a chi non ha un futuro da proporre. Posso fare il professore mo’? Dì. Il futuro lo immagina chi ha il presente gramo … Bravo prof, il presente dei sinistri, invece, è roseo… Ma non il nostro… Ma la sinistra, controllando il partito, chiudendosi in esso… E non facendo entrare nessuno… Dice ai suoi elettori: o mangi questa minestra… O ti butti dalla finestra… In braccio a Berlusconi… E ai berluschini. E perde… Elettori ed elezioni. E perderà ancora. Se continua così.
venerdì 11 luglio 2008
Un partito, fra elitismo che sa di etilismo, destinato a perdere
L’altra sera ho capito perché, qui e a Roma, il Pd ha perso e perderà di nuovo… Che in te abbondasse il senno di poi lo sapevo, ora vedo che sei passato al senno di prima… Da un Epimeteo è diventato un Prometeo… Tu la devi smettere di stare fra noi come in cattedra, ora sei un prof in pensione, quindi un pensionato come noi che non abbiamo le scuole alte, spiegati. Epimeteo è quello che “vede dopo”, che capisce dai suoi guasti; Prometeo è quello che vede prima, che ha uno scopo nella vita… E allora sentiamo il nostro nuovo Prometeo. La ormai semideserta piazza della sinistra laertina commentava l’altro ieri sera, “sabato del villaggio”, la venuta in paese di un pezzo grosso della politica locale, qual è il presidente della Provincia, Gianni Florido, l’amministratore di un territorio popoloso, con molte risorse in essere e moltissime da mettere in essere. Ottenuto il silenzio dell’attenzione il nuovo Prometeo, un vecchio consigliere comunale, pontifica: Quando ci compriamo un vestito nuovo, che facciamo? Ce lo mettiamo in casa e rimaniamo a rimirarcelo dinanzi allo specchio? Oppure ci pavoneggiamo un po’ in piazza? Si va in piazza, e quindi? E se fosse stato proprio Florido a voler rimanere in sezione? Non è che ha molto di buono da raccontare il Florido… Tutti i politici sanno raccontare bene… Sanno far apparire bianco anche il nero… Portare in piazza il Florido avrebbe comportato comunque due benefici… Cioè? Florido poteva avere cose buone da raccontare o cose mediocri da far apparire buone. Quindi un bel risultato d’immagine… E Dio solo sa quanto ha bisogno di una buona immagine il Pd. E l’altro beneficio? Se Florido andava male, la serata sarebbe andata bene egualmente perché avrebbe mostrato un gruppo politico capace di esame di coscienza, per gli ex Dc, e di autocritica per gli ex Pci del Pd… Questa è vera: uno capace di esame di coscienza in pubblico dà segni di onestà intellettuale e di vigoria fisica… E il Pd, da Veltroni in giù, pare una conventicola di morti di sonno… Ecco tornato l’Epimeteo, quello che vede dopo. Continuiamo. Un tempo quando un gruppo politico scendeva in piazza era come sciorinare il bucato: si parlava di cose piccole e di cose grandi… Si dimostrava di saper armonizzare il nazionale e il locale… Invece chi se ne sta al chiuso di una sezione o non tiene la faccia di uscir fuori o non ritiene degni di ascoltarlo chi sta fuori… Ma i panni sporchi non bisogna lavarli in famiglia? In politica il miglior modo di lavare i panni sporchi è appunto lavarli in pubblico… Far vedere che si è capaci di correggersi… Di ascoltare le reprimende… Di dar conto del proprio operato… E delle proprie intenzioni… In effetti i panni sporchi che la politica vuol lavare in casa non sono panni politici… Ma panni di alcove… La vecchia sinistra sapete come avrebbe definito una riunione al chiuso? Come? Elitismo… Quelli della puzza al naso… Bella questa parola: elitismo, ha le stesse lettere di etilismo… Bravo, hai messo il dito sulla piaga del Pd locale e nazionale: sono elitari perché chi li ascolta non li capisce... Non si capiscono nemmeno fra loro... E sono ubriachi perché se ne stanno sempre nella loro sezione-cantina e quando si ritirano se vanno rasenti ai muri, per avere un sostegno alle loro malferme gambe… Malferme teste, vorrai dire… Mo’ basta con il cazzeggio, sentiamo il vecchio consigliere sul pubblico dibattito. Innanzi tutto, congratulazioni per l’accostamento fra elitismo ed etilismo, un’immagine pertinentissima, perché solo gli imbecilli possono atteggiarsi a principini in una società di massa… Poi? Poi quando un politico va in piazza ci va in bella copia e tratta sempre tre temi: l’indecenza dei propri avversari al governo o il proprio valore di amministratori e ciò che va per l’oggi e il domani e perché. I vecchi e visionari massimi sistemi… I massimi sistemi, se li spieghi bene, sono un’analisi del presente e del futuro che è sempre interessante… E motivante... E doverosa... In effetti oggi solo qualche vecchio professore analizza la situazione, tutti gli altri sono o pro o contro qualcuno… Pochi analisti, troppi giustificatori… Cosa avresti detto tu? Per stare ai nomi nostri di stasera, Laterza è un paese governato da Epimetei: la crisi della Miroglio l’hanno vista dopo e non sanno che cosa dire, dopo hanno sentito la puzza della Progeva, non hanno ancora visto l’invivibilità del paese, sempre intasato di macchine, inquinato di gas e di rumori, non hanno ancora visto la differenziata e per le energie alternative hanno visto solo l’eolico, ma con gli occhi degli altri… Tu sei il solito Bartali: l’è tutto da rifare. E a Florido cosa avresti detto? Su Florido non avrei invito perché ha ereditato un ente non solo inutile, ma pieno di acciacchi… E che cosa gli avresti chiesto? Perché i fumi e le fiamme che escono dalle ciminiere dell’Ilva non sono state ancora trasformate in energia, facendo risparmiare mezza Taranto sulle tariffe e tenendo puliti i polmoni di tutti? E perché non sono stati ancora messi insieme gravine, archeologia, storia, mare, spiagge, boschi, murge e tradizioni locali come possibilità di turismo uno e plurimo? E io cittadino semplice avrei posto una domanda ai locali e a Florido… Quale? Perché oggi che tutti dicono, anche Tremonti, che non c’è una lira… Non c’è un euro… Perché non si vanno a prendere gli euro a chi non li guadagna onestamente: agli evasori e alle caste, le molte caste che succhiano il sangue degli italiani? E’ vero, la sinistra non ha ancora capito che se fa proprio cavallo di battaglia la lotta alle caste… Che è anche un problema etico… Un problema di giustizia sociale… Rimarrà sempre a rimorchio di Berlusconi che una ne pensa e dieci ne dice… Invece la verità della sinistra, la sua malattia cronica è l’elitismo… Che va sempre insieme con l’etilismo… Il loro occuparsi fino allo sfinimento delle loro beghe di partito… Ma questo accade solo a chi non ha un futuro da proporre. Posso fare il professore mo’? Dì. Il futuro lo immagina chi ha il presente gramo … Bravo prof, il presente dei sinistri, invece, è roseo… Ma non il nostro… Ma la sinistra, controllando il partito, chiudendosi in esso… E non facendo entrare nessuno… Dice ai suoi elettori: o mangi questa minestra… O ti butti dalla finestra… In braccio a Berlusconi… E ai berluschini. E perde… Elettori ed elezioni. E perderà ancora. Se continua così.
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1 commento:
Probabilmente mi sbaglierò, ma credo che la conversazione riportata nell'articolo sia un semplice artificio retorico e che in esso siano espresse considerazioni proprie dell'autore. Cosa mi porta a pensare questo? l'aver letto gli ultimi articoli dello stesso Cristella che insistevano sulle medesime tematiche.
Questa è la forma.
La sostanza è non di meno "artificiosa":
1)il Pd ha sentito la puzza che contraddistingue il nostro paese molto prima di chi oggi è persino giunto a fermare l'impianto per alcuni giorni, Prometeo quindi e non Epimeteo
2)il Pd sin dalla sua nascita,perlomeno qui a Laterza, ha preso consapevolezza del fatto che il modo giusto per ritrovare il consenso perso passava attraverso l'abbandono della autoreferenzialità che contraddistingueva il vecchio centrosinistra. Prova di questo sono le numerose iniziative messe in campo per coinvolgere la cittadinanza, non ultima quella avviata su proposta del capogruppo Stano che aveva come oggetto l'imminente approvazione del piano di riordino sanitario.
3)la questione del traffico e dell'inquinamento cittadino è stata anche sollevata in Consiglio Comunale attraverso una apposita interrogazione.Prometeo e non Epimeteo.
4)Poi la questione più incredibile. Riguardo l'incontro a porte chiuse (nemmeno tanto chiuse)con il Presidente Florido e la questione delle minestre e delle finestre, vorrei solo ricordare che proprio da Laterza è partita una battaglia per garantire agli elettori del Pd di poter scegliere il candidato presidente(l'autore conosce molto ben la vicenda al punto da averci dedicato un altro articolo critico a riguardo)
5)la sinistra laertina controlla il partito. Bene, sembrerebbe una cosa normale, forse in realtà non lo è.Chi dovrebbe controllarlo il centrodesta? Se invece si allude ad una chiusura del partito alla società civile, allora vuol dire che non si è assolutamente informati su come è gestito il circolo laertino del Pd. Invitiamo pertanto l'autore e chiunque voglia farlo a venirci a trovare.
6)chi si è proposto di combattere le lobby, le caste e gli evasori oggi fa il pensionato di lusso. Quindi basta con la retorica della lotta di classe e della giustizia, le urne dicono che queste cose non interessano al popolo italiano.
7)il riferimento ad un nostro presunto roseo presente, lo prendiamo come un augurio!
P.S.non mi risultano esserci problemi etilici:-)
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