domenica 27 luglio 2008

Il punto sulla situazione sicurezza

"I tagli alla sicurezza ci sono, eccome, e superano i 3,5 miliardi di euro rispetto quanto assegnato dalla finanziaria del governo Prodi. Quelle cifre, giudicate a suo tempo con parole durissime perche' insufficienti, subiscono oggi tagli drammatici da chi a suo tempo le criticava.

E io, come cittadino prima ancora che parlamentare, ne sono fortemente preoccupato".

"Queste scelte non resteranno senza conseguenze, e le ripercussioni si avranno - per essere chiari - anche sul numero di volanti e di uomini nelle nostre città, sulla loro operatività".
"Siamo in presenza di una politica veramente incoerente e piena di proclami sulla sicurezza nelle città, che poi si concretizza in tagli ai ministeri e in norme che penalizzano retribuzioni e status giuridico di poliziotti, militari e vigili del fuoco".
"Dove sta tutta questa preoccupazione per la sicurezza dei cittadini sbandierata in campagna elettorale dalla destra quando si tagliano le volanti e gli organici?"
Con il voto di fiducia al Decreto Legge 112, votato alla Camera dal centrodestra Lunedì scorso, il Governo ha operato un taglio al Ministero degli Interni senza precedenti.
Il bilancio del Ministero degli Interni avrà una riduzione di 413.727 migliaia di euro nel 2009, 462.231 migliaia di euro nel 2010 e 798.914 migliaia nel 2011.
Alla missione “ordine pubblico e sicurezza” si opera un taglio che ammonta a più di un miliardo così suddiviso: 263.497.000 euro nel 2009, 283.089.000 euro nel 2010 e 492.727.000 euro nel 2011.
La “missione ordine pubblico” subisce riduzioni radicali anche nei Ministeri Economia, infrastrutture e politiche agricole.
Altro capitolo dolente riguarda il Ministero della Difesa e le forze armate.
Le riduzioni previste sono di 503.735.000 euro nel 2009, 478.099.000 euro nel 2010 e 834.508.000 euro nel 2011.
La “missione ordine pubblico” subisce riduzioni radicali anche nei Ministeri Economia, infrastrutture e politiche agricole.
"Lo stesso Capo di Stato maggiore, il generale Camporini in sede di Audizione alla Commissione Difesa, ha tracciato un quadro drammatico rispetto ai tagli lineari subiti dal ministero della Difesa per 1.815 milioni di euro. Il generale ha affermato che questi tagli provocheranno un rapido decadimento operativo delle forze armate, con rischi di insolvenza anche a livello internazionale, con capacità operative sotto gli standard Nato. Con questa manovra economica avremo settemila reclutamenti in meno nel 2009 e dal 2010 al 2015 non ci saranno più reclutamenti. Potremmo chiudere dal 2010 tutte le scuole delle Forze armate perché non ci sarà più nessuno da addestrare e vi sarà un invecchiamento di tutte le nostre Forze armate".
"Io penso che quando un governo, uno Stato, toglie senza criterio alcuno, gli strumenti necessari per consentire di fare bene il proprio lavoro alle forze di polizia, alla forze armate e ai vigili del fuoco, allora siamo veramente messi male. Mi auguro che, quanto prima, questo governo riveda queste scelte che non fanno che aumentare la sfiducia e la rabbia dei cittadini nei confronti della politica".

Nei giorni scorsi i sindacati delle forze dell’ordine e armate, che abbiamo incontrato durante la loro protesta, ci hanno segnalato che questi tagli impediranno l’acquisto di autovetture, mezzi, strumenti utili per svolgere “la sicurezza” ai cittadini e al paese. Diminuiranno le risorse per le attività addestrative, per i corsi di formazione, per l’acquisto di munizioni, delle divise e delle infrastrutture. Ci hanno altresì aggiunto che la riduzione complessiva nel triennio dell’organico delle forze di polizia e delle forze armate subirà una riduzione di 40 mila operatori dovuta al mancato turnover del personale e alla “nefasta” previsione di sospensione volontaria dal servizio con collocamento coatto in pensione per anzianità contributiva.
Di conseguenza saranno migliaia le pattuglie e gli operatori in meno sul territorio con conseguente riduzione dei servizi e dei controlli sul territorio.

E ancora: vengono emanati nuovi provvedimenti (Pacchetto Sicurezza) legislativi che attribuiscono nuove incombenze alle forze dell’ordine e alle forze armate e contemporaneamente si adottano “tagli di spesa”. In questi tagli è prevista la riduzione del 50% all’anno di stanziamenti per le indennità connesse all’operatività (servizi in strada, controllo del territorio, sicurezza interna ed internazionale del paese), avendo già escluso le forze dell’ordine e armate dalla detassazione del lavoro straordinario.
Infine è prevista la riduzione del 40% della retribuzione accessoria in caso di malattia, anche per infortuni sul lavoro.

Chiudo con due annotazioni:
il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi l’8 marzo scorso- prima del voto del 14 aprile – rilasciò la seguente dichiarazione ”daremo a polizia e forze dell’ordine, che sono state maltrattate dalla sinistra per motivi ideologici, maggiori fondi”;
un sindacato insospettabile di antipatia nei confronti dell’attuale maggioranza, cioè UGL ha dichiarato: “il 61% degli agenti di polizia vive con meno di 1.200 euro al mese”.

26 luglio 2008 on. Ludovico Vico


ecco un esempio di taglio

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