sabato 5 luglio 2008

SCINTILLE TRA FLORIDO E PD LATERZA

Duro confronto tra il presidente della provincia e la sezione del partito
LATERZA. ”Per prefettura e questura siamo stati per due anni, nel deserto istituzionale, l’unico punto di riferimento: commissariati il comune di Taranto l’attività portuale, la Asl e altri importanti comuni jonici come Martina e San Giorgio, a reggere è stata solo la provincia”: Gianni Florido, in visita l’altra sera al coordinamento Pd di Laterza, ha provato, come si dice, a fare la partita.

Campo difficile, quello laertino. Campo da “primarie”: il presidente Florido, introdotto da Davide Bellini, coordinatore cittadino, lo ha tenuto “bene”, in un’ora e mezza di intenso dibattito (giusto il tempo appunto di un incontro di pallone). Avvio autorevole, qualche concessione ai padroni di casa, poi contrastati nel forcing a seguire, fino allo zero a zero finale e ai supplementari da disputare a breve. Per rimanere in metafora:match senza gol, ma non noioso. Anzi. L’affondo più duro arriva da Vita Surico, dirigente scolastica: ”Il presidente continua a parlare al futuro e quattro anni di amministrazione sono passati invano.”

Sul tavolo della discussione la “sicurezza” degli istituti scolastici Moscati (Grottaglie) e sforza (Palagiano):”attese tradite” incalza la Surico. E Florido in ripartenza parla di accuse ingiuste, antefatti e cifre alla mano. Sullo Sforza chiarisce: “abbiamo liberato l’istituto in agosto dal contenzioso aperto dal centro destra, e in appena tre mesi sono stati impegnati 1milione e 700mila euro per il suo completamento, questa è la verità”. Il diverbio,intenso, si fa spia di un malcontento che c’è. Il presidente teme si “lavori in maniera improvvida per il re di Prussia”, chiede di “dirsi tutto senza però offrire il banco all’avversario”, invita a riflettere sul Pd in evoluzione:”La navigazione è difficile -dice-, ma stiamo portando in porto il partito riformista italiano , un soggetto che non ha paragoni in Europa”. E sulle provinciale prossime venture “Abbiamo l’obbligo di tornare a governare, con gli stessi alleati di oggi, non c’è motivo per non farlo, anche se so che alcuni nel Pd guardano ad esperienze diverse, a mio avviso sbagliando. L’UDC? Dialogo possibile”. Ovviamente,”Bisogna prima vincere le primarie - precisa Florido - Se la perdo sono pronto a...”. I punti di sospensione bucano l’afa e restano a mezz’aria. Parla anche di viabilità, il presidente Florido: rondò, strade della morte, circonvallazioni. Ma sa che il piatto laertino piange. Lo ammette “Per Laterza abbiamo fatto davvero poco”: solo 510mila euro di investimenti, a fronte dei 5 milioni di Massafra, e i 4 di Mottola, i 3 di Ginosa, i 2,5 di Palagiano.

Il tutto fa notare l’assemblea del Pd, in una politica provinciale tutta sbilanciata verso oriente. A giudizio di Florido, “seguendo le priorità”. Per il consigliere comunale Franco Catapano, invece, la provincia non ha esercitato il suo ruolo di “autorevole coordinamento”, in un territorio che “chiede di trovarsi intorno a modelli di sviluppo più legati a risorse identitarie”. Un acconto: tarda a partire il Parco delle Gravine e nel frattempo si fa pressante e inderogabile il problema dei controlli ambientali e della qualità della vita; risorse e attenzioni- incalza Catapano- si giocano su Taranto città e intanto le comunità si allontanano, lasciate al loro “sterile campanile”. “Restiamo con i piedi per terra, dateci elementi credibili per la nostra campagna elettorale” irrompe Gianni Serafini. “E’ un problema di incomunicabilità e di democrazia interna, ma non solo”, indicano Franco Bruno e Giuseppe Russi. E Florido propone:” gli argomenti meritano più attenzione, rivediamoci fra qualche giorno”. Tempi supplementari dunque ma non sono previsti i rigori.

Franco Romano – Gazzetta del Mezzogiorno

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Vi leggo spesso e noto che nel Pd Laterza arde la voglia della buona politica: pianificare, progettare, sviluppo compatibile con le vocazioni territoriali, equità sociale ed etica politica.
Non voglio farvi nessun pistolotto ma la sfiducia verso la politica dipende anche dall'incapacità di rappresentare il bene comune partendo proprio dal basso. Vorrei capire meglio cosa intendete per rappresentanza territoriale e non campanilismo.
Sandro

Franco Catapano ha detto...

Caro Sandro, abbiamo cercato di rispondere alla tua domanda. Oggi per modernizzare la politica bisogna modernizzare i partiti. Non è facile trasformare qualcosa che resiste da diversi decenni. In alcuni casi siamo addirittura accusati Elitismo ed Etilismo anche da osservatori-conservatori. Grazie per i tuoi apprezzamenti.

Unknown ha detto...

delle volte il campanilismo non è un qualcosa di negativo.

Anonimo ha detto...

il campanilismo non è sempre negativo .... concordo ma spesso alimenta l'egoismo territoriale e il menefreghismo verso le priorità non facilmente riscontrabili in termini personali.