giovedì 2 ottobre 2008

Laterza, un paese sicuro?


Quattro anni di reclusione. E’ la pena richiesta dal pm Raffaele Graziano per i cinque falsari finiti in manette in un blitz messo a segno dai carabinieri, nel luglio scorso, in una masseria di Castellaneta. Alla sbarra Vincenzo De Martino, 25 anni, Tommaso Verrillo, 26 anni, il proprietario della masseria Carmelo Minei, 48 anni di Castellaneta, il 43enne Mario Matera ed Ignazio De Biasi, entrambi di Laterza. Per tutti era stato emesso il provvedimento di custodia cautelare in carcere. Per loro, assistiti dagli avvocati Fabrizio Lamanna, Salvatore Maggio, Raffaele Errico, Pietro Putignano e Leonardo Pugliese, il Tribunale aveva poi respinto il patteggiamento ritenendo la pena troppo esigua. Gli imputati avevano scelto così il rito abbreviato, che si sta celebrando oggi. La vicenda della stamperia di danaro falso è venuta alla ribalta all’inizio del luglio scorso, con un blitz dei militari dell’Arma. Nei due mesi precedenti i militari avevano notato degli strani movimenti nei pressi di una masseria in contrada Gaudella, a Castellaneta. Ad attrarre in particolare l’attenzione dei militari furono gli strani rumori provenienti dall’interno dell’abitazione e la presenza di numerose confezioni di solventi. Quando effettuarono il blitz trovarono nell’abitazione macchinari per stampare, tagliare ed apporre l’ologramma sulle banconote false oltre a grandi quantità di solventi, inchiostri e carta filigranata, un computer e diverse matrici. In un armadio scovarono circa 700mila euro falsificati. A capo della banda c’era un 15enne napoletano, vera mente del gruppo. Il ragazzo venne segnalato all’autorità giudiziaria. Nelle prossime ore la seconda sezione penale, presieduta dalla dottoressa Bina Santella, emetterà la sentenza.



Giovanni Nicolardi


"TarantoSera"

1 commento:

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Una vera organizzazione di falsari quindi , un bel colpo ai danni di questi criminali...