giovedì 30 ottobre 2008

GISELLA E LA SCUOLA

Dotato di una fede fanatica nel cosiddetto "successo", evangelista di se stesso e del proprio verbo ("Lo voglio bene al mio Paese”, “Ho fatto”, sono le sue sciocche parole ricorrenti nei suoi discorsi sconnessi), Gisella KRISTALLIN rappresenta il simbolo del mutamento culturale e antropologico avvenuto nell’ ultimo ventennio, fatto del nulla, della sopraffazione, forte con i deboli, debole con i forti.

Può sembrare un’affermazione forte nei confronti di Gis, perché in fondo in fondo, ma proprio in fondo, è un buontempone, un “compagnone” si direbbe: basta che non va di mezzo la sua poltrona.

Dotato di grande cultura, fine dicitore, a Urbino dove era ospite di amici universitari ha primeggiato nelle discussioni con il suo silenzio e i suoi rutti e, ahimè, avendo ricevuto dallo psiconano di Arcore la missione di diffondere cazzate in tutto il Paese, compito non facile, ieri si è recato, insieme all’onorevole PAI, al liceo scientifico per spiegare agli studenti tutte le inesattezze che i comunisti dicono sulla riforma del duo GEROLMINI-TRITAMONTI.

Accolto da canti e applausi, ha incominciato la predica scagliandosi prima contro l’autoritarismo del dirigente scolastico che impedisce ai ragazzi di andare a scuola con i grembiulini e di inculcare loro i germi della protesta nei confronti di Nostro Signore dei Tranelli che sta ad Arcore; poi ha contestato con i fatti e non con le chiacchiere la tesi dei comunisti che insinuano tagli alla scuola.

Da mago sublime qual'è, ha tirato fuori dal pantalone di PAI che sta a Roma ma vive a Castellaneta, la legge di riforma scolastica e ha dimostrato che non c’è nessun taglio.

Si tratta solo di stornare dei soldi da un capitolo all’altro, dal capitolo scuola pubblica a capitolo scuola privato; il resto sono solo falsità, menzogne che il Po(l)lo delle libertà di chi? sta scongiurando con la missione di "chiarezza e verità".

Sono i comunisti che barano, sono loro che mistificano la verità, sono loro che non capiscono i principi fondamentali della matematica per cui invertendo l’ordine degli addendi il risultato non cambia.

A fine discorso l'evangelista Gisella KRISTALLIN che "Lo voglio bene al mio Paese" è stato letteralmente circondato, in modo affettuoso, dai ragazzi, che hanno strappato brandelli del vestito, qualche ciocca di capelli, in ricordo dell’avvenimento e, mentre andava via ha fatto loro il dono della piazza per manifestare sostegno e affetto in onore dell'unto del Signore.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

La scuola sta al sindaco come la democrazia per un dittatore....
Sono seriamente preoccupato per il nostro liceo scientifico!

Anonimo ha detto...

Ma Gisella e' andato veramente sul liceo a diffondere il suo verbo?
Lo chiedo perche' sarebbe capace.
Angelo 79

Anonimo ha detto...

mi risulta che al liceo ci è proprio andato con il parlamentare fantasma, mi dicono che non sono stati accolti come meritivano

Anonimo ha detto...

GIUSEPPE CRISTELLA MERITA DI ANDARE IN PARLAMENTO PER LE SUE IDEE E LA GRINTA CHE HA.

Anonimo ha detto...

IL PARLAMENTO DEGLI ARRAFFONI E DEGLI IGNORANTI

Anonimo ha detto...

ci è andato per davvero ma cosa ancora più sensazionale ci è andato pure "l'onorevole" e pare che quest'ultimo abbia pure parlato!!! certo, non della riforma della scuola sulla quale, essendo una non riforma, non c'è molto da dire pena ulteriori tagli. Il parlamentare del nostro territorio pare abbia tentato di intrattenere gli studenti sfoggiando un tentativo di cattedraticità che gli studenti però non si sono bevuto. Ergo gliele hanno cantate...

Anonimo ha detto...

La gente non e' stupida, capisce le bugie.
Gisella ricordati.
Chi non sa parlare, vuol dire che ha le idee poco chiare, o non ne ha proprio.

Un tuo ex-amico

Anonimo ha detto...

Vergognativi, parlaro malo del sindoco di Laterza Grisdello che lui ha fatto tande cose per il paeso. Mango la casa bella cià. Vive in un basso che quando non ge la tenda si vede che passa con la cannottiere e la coppa di pasta al sughe in mane. E ovviamende non buo' faro mango un pirdo che si sende nella gioielleria affiango. E che cazze, un boco di rispette. Che lui sicuramende e più isdruite di me, non sara' laureate ma sicuro capisce la matematica...

Anonimo ha detto...

Ovviamende ero Ignorande che mi o scordate di firmare