mercoledì 8 ottobre 2008

FERROVIE: A TARANTO ENNESIMO GUASTO TRENI VECCHI

Gli ETR 500 erano troppo veloci per la Puglia, ma ora i vetusti Eurostar City mostrano tutta la loro inefficienza, e insieme a questa la disattenzione del Governo e dei vertici delle Ferrovie dello Stato.
E’ quanto dichiarano in una nota inviata alla stampa i parlamentari del PD Vico e Martella, quest’ultimo anche in veste di Ministro ombra dell’opposizione con delega ai Trasporti e alle Infrastrutture.
Una denuncia dai toni piuttosto accesi, dopo l’ennesimo episodio di guasti a bordo dei vecchi treni Espresso che hanno sostituito ormai da alcuni mesi i Pendolino che da Taranto e Lecce conducevano a Roma e Milano.
L’ultima cronaca è il resoconto di uno scandalo annunciato – commentano i due parlamentari – alle 5.20 di questa mattina (7 ottobre – ndr) ha preso fuoco il locomotore del Taranto-Milano, ma non per effetto di una anomala combustione, quanto per il perpetuato utilizzo della tecnica del riciclaggio dei pezzi di ricambio da un treno all’altro.
Insomma gli Eurostar City in servizio per la Puglia cadono a pezzi – dicono Vico e Martella - e gli utenti, così come accadde anche lo scorso 3 ottobre quanto il Taranto-Milano si fermò alla stazione di Palagianello, si ritrovano passivamente protagonisti di incredibili viaggi a bordo di un autobus arruolati per sopperire alle inefficienze più che palesi delle Ferrovie dello Stato.
Tutto questo accade alla faccia dell’alta velocità al servizio del Nord – spiegano ancora i due esponenti del PD – mentre al Sud si sceglie la politica dello sfascia-carrozze, con treni che ormai si reggono in piedi solo grazie al lavoro di risistemazione attuato alla meno peggio dal personale meccanico delle F.S.
Al termine della denuncia gli onorevoli Ludovico Vico e Andrea Martella lanciano un appello al Ministro dei Trasporti, Altero Matteoli e all’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Moretti.E’ una situazione grave e da terzo mondo – dicono – e di fronte a questa condizione e all’assenza assoluta di impegni certi, richiamiamo alla responsabilità i vertici del Governo e delle Ferrovie dello Stato, affinché il diritto costituzionale alla mobilità sia garantito anche a questa area del Sud

1 commento:

Pietro_d ha detto...

cosa grave.. e lo dice uno che utilizza quei treni almeno 10 volte l'anno...