mercoledì 26 marzo 2008

La Lega determinante?

Secondo alcuni osservatori ci sono quattro regioni in bilico nelle quali si giocherà la partita elettorale. Sono Lazio, Liguria, Abruzzo e Calabria. In Campania, invece, i sondaggi non lasciano molte speranze e la vittoria del Popolo della Libertà sembra sicura. Così come nel resto del Nord (Piemonte compreso), in Sicilia, Puglia e Sardegna. Mentre il Pd dovrebbe conquistare il premio di maggioranza nelle storiche zone rosse (Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria) e anche in Basilicata.

Tutto dipende quindi dalle regioni considerate ancora incerte. Nel caso in cui Veltroni dovesse vincere in tutte quattro, il risultato sarebbe un clamoroso pareggio a Palazzo Madama. Si potrebbe addirittura arrivare a 157 senatori per entrambi i poli. Ingovernabilità sicura. L’ipotesi intermedia prevede la sconfitta del Partito Democratico in due delle regioni in bilico, con la conseguenza di un margine a favore di Berlusconi di 3-4 seggi. Comunque non sufficiente per governare, considerando anche la posizione della maggioranza dei senatori a vita.

Al contrario, nel caso in cui l’ex sindaco di Roma dovesse perdere tanto nel Lazio quanto in Liguria, Abruzzo e Calabria il vantaggio a favore del Centrodestra si attesterebbe tra 6 e 8 senatori. Margine certamente risicato ma comunque in grado di far sopravvivere l’esecutivo. Nel quale, però, non solo la Lega Nord ma addirittura l’Mpa di Lombardo (che in Sicilia prenderà probabilmente due o tre seggi) sarebbe determinante.

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