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E' quello che sembra profilarsi in Puglia, dove pure il PD - così come altrove - ha fatto un serio sforzo di rinnovamento e di apertura nella individuazione delle candidature, ma dove - a mio parere - si rischia che questo lavoro positivo venga vanificato o, quantomeno, seriamente danneggiato nella fase di chiusura delle liste.
Mi riferisco al fatto che, allo stato attuale, sembra prevalere da parte della segreteria regionale del PD una tendenza a privilegiare in maniera eccessiva la presenza nelle liste di candidature espressione della provincia di Bari. Questa presenza preponderante si è già abbondantemente manifestata nelle candidature, sia della Camera che del Senato, che hanno certezza di elezione.
Invece, per altre realtà del territorio pugliese, come quella di Taranto, l'unica candidatura in posizione di elezione è quella del deputato uscente Ludovico Vico. A dimostrazione di quanto sia sottorappresentata la provincia jonica basta rilevare che il numero di parlamentari che il PD prevede di eleggere in Puglia è complessivamente di una ventina circa.
Già questo mi sembra un evidente squilibrio, ma che adesso sembra si debba aggravare ulteriormente nella scelta delle candidature cosiddette “border-line”, dove sembra profilarsi, ancora una volta, una prevalenza di candidature baresi.
E' fin troppo facile ricordare che
Mortificare questa realtà sarebbe un errore politico estremamente grave, che nuocerebbe seriamente alle possibilità di successo del PD in Puglia.
Taranto, 4 marzo 2008 Donato PENTASSUGLIA, Segretario provinciale del PD
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