![](http://bp1.blogger.com/_qTKJ-vMKT4E/R82TXtKE1mI/AAAAAAAAAFU/l6BQB5aX-9c/s0-d/dontonino2.jpg)
Una serata per ricordare la figura di Don Tonino mi è risultata di estrema attualità se paragonata al panorama sociale e politico desolante che ci circonda. Un contesto dove emergono le logiche fredde del calcolo, dell’arrivismo e della conservazione dei privilegi che falsano l’impegno politico ed il ruolo dei partiti. Siamo paralizzati dall’ipocrisia qualunquista che demonizza la politica, generalizzando tutto e tutti, anche se poi non si disdegna il ricorso “alla politica” per ricevere favori e poteri. Un vuoto culturale che deprime la politica, con le idee e i valori spirituali ridotti a scendiletto dei potenti, del mercato e della videocrazia (l’apparire senza essere). I maestri-testimoni, come Don Tonino, servono proprio per superare la depressione e lo scoraggiamento che ci assale quando gli affaristi ci sorridono davanti, e alle nostre spalle, etichettandoci come idealisti inconcludenti. Non dobbiamo arrenderci di fronte al pragmatismo senz’anima, che segna in profondità il mondo della politica, per riaffermare il valore della politica come vocazione e come servizio alla democrazia ed al bene comune.
La comunità laertina deve osare, anche controcorrente, per impegnarsi nella politica dei “nuovi progetti” di cui don Tonino era lo stimolatore. Quella politica che scaturisce da un sogno, cioè dalla riproposizione di valori ed ideali, capace di “organizzare le speranze” e rispondere alle “attese della povera gente”. I problemi della disoccupazione, dell’emarginazione, delle disuguagliaze, della legalità hanno bisogno di trovare una politica “vera”, nella misura in cui diventa scelta ed espressione di una progettualità competente ed esigente.
Don Tonino diceva che “lo slancio dell’utopia deve sempre coniugarsi con la praticità dei progetti”.
Franco Catapano
2 commenti:
Ero presente anche io alla commemorazione di DOn Tonino e devo dire che l'idea della Chiesa intesa come servizio mi ha reso più sereno e meno deluso nei confronti delle ultime posizioni ufficiali della CEI e anche dello stesso Vaticano.
L'interventismo politico di Ruini e
Bagnasco è, a mio modo di vedere, decisamente anacronistico La sponsorizzazione di Casini e Berlusconi perchè a parole sostenitori della famiglia è davvero sconfortante. Sponsorizzazione che investe persone già al 2^ o 3^ matrimonio.
Mi sarei aspettato di più da parte di chi dovrebbe guardarsi dai "sepolcri imbiancati". Ma per fortuna la Chiesa non è solo questo, ma anche appunto Don Tonino.
Grazie di averci permesso di conoscerlo meglio.
ecco, hai detto bene,
...la chiesa intesa come servizio è solo un'idea...non una realtà.
Posta un commento