giovedì 28 febbraio 2008

Anche nella zona occidentale di Taranto “si può fare”.

Motivati e determinati tutti i giovani e nuovi segretari del Partito Democratico dei circoli di Ginosa Marina (Salvatore Faenza), Ginosa (Dino Caruso), Laterza (Davide Bellini), Castellaneta (Raffaele Mininni), Palagianello (Egidio Pastore), Palagiano (Elisabetta Disarna), Mottola (Rosanna Tinella) e Massafra (Vito Miccolis) che si sono incontrati per discutere di politica, quella buona, nella sede del Pd di Laterza. Grande apprezzamento è stato manifestato da tutti nei confronti del neosegretario provinciale Donato Pentassuglia, quale simbolo di grande e significativa novità per il rinnovamento della politica jonica.

Donato Pentassuglia ha ribadito la volontà e l’interesse del PD di investire politicamente in questa zona della provincia, che ha enormi potenzialità, non solo in termini di giovani talenti con grande passione politica, ma anche in campo turistico ed imprenditoriale, ma che ha bisogno di una politica forte per realizzare progetti di sviluppo orientati a cambiare l’economia del territorio, come l’attuazione del Parco delle Gravine.
Michele Mazzarano, vicesegretario regionale, ha espresso soddisfazione per il grande rinnovamento politico che è stato avviato a Taranto e provincia. Il partito democratico è vocato ad essere agente di cambiamento e lo ha dimostrato in tanti modi: unendo tradizioni importanti e storiche del paese, cambiando le logiche sottostanti la politica italiana ed inducendo tutti gli altri partiti ad imitarne le scelte. Ora lo aspetta la sfida più difficile: “cambiare l’Italia”.
Per fare questo però, anche a livello locale, è necessario che il concetto di rappresentanza superi i confini comunali e le logiche campanilistiche per diventare sintesi ed espressione unica dell’area occidentale di Taranto. In tal senso si è condivisa
la proposta a candidare nelle liste del Pd (Camera e Senato) le persone più rappresentative del territorio.
Finalmente la politica del fare e del pragmatismo, promossa da Walter Veltroni, sta contaminando tutti i livelli del Pd inducendo tutti a sentirsi classe dirigente, protagonisti di questo cambiamento.

Il partito del lavoro, dell'Italia che produce

E’il momento di riportare nelle fabbriche non le parole, ma una politica che lavori per i lavoratori".

Antonio Boccuzzi, operaio ThyssenKrupp


“Il Pd è il partito dell’Italia che lavora, che produce, che sta in piedi. Le candidature di operai, precari, dipendenti pubblici stanno a dimostrare proprio questo”. Così Walter Veltroni ha presentato questa mattina alcune candidature del mondo del lavoro che saranno presenti nelle liste del Partito democratico. Oltre ad Antonio Boccuzzi, operaio della Thyssen sopravvissuto alla tragedia torinese del dicembre scorso, la cui candidatura era già stata annunciata, il leader del Pd ha presentato anche quelle di Loredana Ilardi, palermitana di 33 anni e operatrice in un call center con uno stipendio di 700 euro al mese, e Franca Biondelli dipendente di una Asl piemontese. “Nelle candidature dimostriamo l’impegno di portare in Parlamento persone che siano parte della vita reale del paese e quindi forze ed energie nuove. Il nome di Boccuzzi è stato il primo che ho fatto, perchè Antonio è legato ad una delle tragedie più grandi della storia del lavoro in Italia. L'ho ascoltato in questi giorni e mi ha colpito molto il senso di responsabilità che pone in una battaglia che deve essere di tutti, quella della sicurezza del lavoro".


Il Paese deve mettere l'acceleratore alla crescita

«Tutte le candidature dai prefetti a Veronesi, da Matteo Colaninno a Antonio Boccuzzi fino al filosofo Mario Ceruti sono state decise per portare in Parlamento un forte rinnovamento e energie nuove». È questa l’idea che Veltroni rivendica: “E’ naturale trovare nelle liste operai e imprenditori perchè risponde all’idea di un patto tra produttori per promuovere la crescita e l’equità della crescita. Partiamo dall’idea che il Paese deve mettere l’acceleratore alla crescita e per promuovere la piena e buona occupazione, la tutela delle famiglie”.


Urgenti le norme per la sicurezza sul lavoro

Il Parlamento approvi la delega sulla sicurezza sul lavoro a cui sta lavorando il ministro Cesare Damiano. Ci auguriamo che non ci siano resistenze da parte di altre forze politiche. Non c’è infatti bisogno di ricordare l’urgenza di norme per la sicurezza sul lavoro, anche e soprattutto alla luce dell’elevato numero di morti bianche, un’autentica guerra che si svolge con la responsabilità di una sola parte, mentre l’altra parte ne è vittima”.

Il Pd contro l'omofobia

Walter Veltroni liquida come «malainformazione» il titolo pubblicato oggi da un quotidiano che denunciava l’assenza di candidati omosessuali nelle liste del Partito democratico, «come se ci fosse nel nostro partito un carattere discriminatorio. Posso dire che nelle nostre liste ci sarà una delle persone più impegnate contro l’omofobia, Paola Concia”.

“Meno tasse per chi ha figli. Mettiamoci una firma”.

Domenica 2 Marzo presso il piazzale antistante la Parrocchia Santa Croce di Laterza, dalle ore 10.30 alle ore 12.00 e dalle ore 17.30 alle ore 19.00, a cura del Forum delle Associazioni Familiari, è stata organizzata una raccolta di firme.
L’iniziativa, coordinata dal referente cittadino Domenico Savino, rientra nella manifestazione nazionale denominata “Meno tasse per chi ha figli. Mettiamoci una firma”.
Ad un anno di distanza dal 12 Maggio 2007 il Popolo del Family Day torna in piazza per una petizione popolare a favore delle famiglie.
La famiglia, unica e vera “priorità” nazionale e locale, è da intendersi quella riconosciuta dall’art.29 della Costituzione della Repubblica Italiana, come l’unione, secondo il diritto naturale, fra un uomo ed una donna che liberamente contraggono matrimonio, mettono al mondo dei figli provvedendo al loro mantenimento ed educazione.
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Con questa autentica mobilitazione generale di popolo, di cittadini liberi e responsabili si vuole chiedere allo Stato, alle istituzioni centrali e periferiche, un sistema di deduzioni dal reddito pari al reale costo di mantenimento di ogni soggetto a carico, sulla base delle scale di equivalenza, indipendenti dal reddito. <<>>
Più Famiglia quindi, più futuro, più concordia sociale meno individualismo ed egoismo.
Domenico SAVINO

mercoledì 27 febbraio 2008

Laterza taglia la Tarsu per i nuclei familiari con ultrasettantenni

Giù la Tarsu per nuclei familiari con ultrasettantenni, via libera alla somministrazione di birra, cola e aranciata nelle macellerie «tipiche» (la delibera consiliare numero 53 del novembre 2003, votata all’unanimità, le aveva escluse).
Unità di intenti con punte di trasversalità sulla coda, al consiglio comunale di lunedì sera. Voto unanime, infatti, è stato espresso su 6 dei 7 punti all’ordine del giorno. Anche sulla questione del semaforo di via Roma, proposta dalle forze di minoranza, l’assemblea consiliare si è infatti ritrovata intorno a riflessioni comuni: Sebastiano Stano e Lorenzo Caldaralo hanno relazionato per l’opposizione, con petizione popolare contro l’impianto in questione a supporto (oltre duemila firme); il sindaco Giuseppe Cristella ha argomentato le motivazioni pro-installazione, prima di informare sugli ultimi sviluppi della vicenda. E cioè: da gennaio il comandante della Polizia municipale, Paolo Larizza, ha cautelativamente sospeso le rilevazioni in automatico senza presenza di agenti sul posto, in coincidenza con la recentissima circolare ministeriale 369/2008 (gli impianti di rilevazione in automatico delle infrazioni senza presenza di agenti devono essere autorizzati dal prefetto), ed ha richiesto specifico parere alla Prefettura di Taranto. Convergenti le conclusioni: su quel tratto, in rapido incremento demografico, la velocità del traffico va contenuta.
A seguire, unanimità sulle modifiche dei regolamenti relativi alle entrate tributarie (più tempo per le dilazioni) e alle sanzioni amministrative (atto dovuto). Condivisione anche sugli abbattimenti Tarsu annunciati dall’assessore alla Programmazione economica Vito Minei: -20% per i nuclei familiari con presenza di un ultrasettantenne, -40% se i componenti con più di 70 anni sono due. E le agevolazioni sono cumulabili con altre già previste: si arriva in alcuni casi ad abbattimenti del 70%, ha spiegato Minei. Il costo per il bilancio: 60mila euro. Prevista anche una riduzione del 30% per le attività produttive del centro storico.
Le opposizioni convergono con qualche sfumatura: 27 categorie Tarsu sono tante, forse sarebbe stato il caso di prevederne anche per l’Irpef, rileva Franco Catapano (Pd).
Colpo di scena alla fine: il sindaco, sostenuto all’assessore alle attività produttive Agostino Perrone, propone che nella somministrazione abbinata all’attività di macelleria (promozione prodotti tipici) siano inserite anche birra, cola e aranciata. Le opposizioni con Sebastiano Stano, Caldaralo Giuseppe Stano e Catapano propongono un rinvio, anche in presenza di una comunicazione con richiesta analoga di Armando D’Anversa (FI, presidente commissione commercio), e di una lettera dell’Ascom che invita il Consiglio a non procedere alle modifiche. Gianni Serafini (Pd) chiede però «assunzione di responsabilità» e si dice favorevole al provvedimento. Sarà determinante: il punto passa con 11 voti a favore.

» Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
» Autore: Francesco Romano

Pd, a Laterza emergono le prime divisioni. Le critiche dell’area socialista

Il Partito democratico di Laterza nasce «fra innumerevoli ambiguità»: lo scrivono in una nota-stampa Antonio Losito, Franco D’Anzi e Francesco Bruno, componenti di area socialista del neonato coordinamento del Pd laertino.
In discussione i metodi sbrigativi adottati per la elezione di Davide Bellini a coordinatore del circolo cittadino, e le modalità seguite per il voto: a partecipare, sostengono i “Riformisti per Veltroni” sono stati in 28 e non, come da regolamento, i 20 componenti il coordinamento (dieci donne e dieci uomini).
ll comunicato ufficiale dello stesso coordinamento, consegnato alla stampa nei giorni scorsi, riportava, per la verità, altre cifre. Davide Filippo Bellini, 29 anni, ingegnere delle telecomunicazioni, sarebbe stato eletto infatti primo segretario del «partito nuovo» laertino, a larghissima maggioranza, quasi all’unanimità: 29 voti favorevoli e 3 astensioni. Ma i «Riformisti per Veltroni» non ci stanno e stigmatizzano anche la proposta della candidatura di Bellini, a loro giudizio avanzata nel corso del dibattito «a tempo di record» e «senza senza affrontare un minimo di discussione interna, politica, culturale, civile, fra i partecipanti che per la prima volta si incontravano».
Per Losito, D’Anzi e Bruno, «l'elezione di Davide Bellini era stata praticamente segnata ». «A noi - scrivono - non restava che arroccarci sulla linea della denuncia e della protesta».
Il gruppo socialista avrebbe quindi chiesto la verifica del numero dei votanti, e il presidente- garante Franco Catapano chiariva «che potevano votare tutti, cioè le 28 persone presenti».
Così, sostengono i tre componenti del Pd, si è votato ugualmente, in difformità con quanto previsto in merito dallo statuto e «contro la volontà del gruppo riformista-laico-socialista per Veltroni e per Emiliano che si è astenuto dalla votazione». Insomma, per i tre rappresentanti Riformisti del Pd laertino, il presidente Catapano non avrebbe “garantito” tutti «i partiti che hanno contribuito alla costituzione del Partito democratico il 14 ottobre».

La nuova politica che piace ai giovani - Il 31% degli under 20 voterebbe Pd

Più di un milione di ragazzi tra i 18 e i 20 anni il 13 e 14 aprile 2008 si recherà alle urne per la prima volta. Le loro scelte potrebbero significativamente condizionare i risultati delle elezioni.

Forse per questo diversi sondaggi in questi giorni hanno concentrato la loro attenzione su questo target, riscoprendo un giovane elettorato che non è più sfiduciato e confuso, ma con idee ben chiare e tanta voglia di partecipare alla vita politica del proprio paese. Più del 30% di questi ha deciso di farlo attraverso il Partito Democratico.

Sul “Corriere della Sera” del 27 febbraio, un sondaggio dell’Ispo di Renato Mannheimer, evidenzia, infatti, come i maggiori consensi di questa fascia d'età vadano in assoluto al Pd, ben il 31,4%.

“I sondaggi sulle intenzioni di voto dei giovani pubblicati oggi dal Corriere della Sera e nei giorni precedenti da altri istituti di ricerca, dimostrano che c’è una nuova speranza in movimento”, commenta Marianna Madia giovane capolista del Pd nel Lazio.

“E i giovani – sottolinea - hanno tanta voglia di sperare. La scelta del Pd è proprio quella di investire sui giovani e di accompagnarli nel perseguire il loro disegno di vita”.

“L’ultimo sondaggio del professor Mannheimer riportato oggi dal Corriere della Sera, evidenzia come nelle intenzioni di voto il Pd con il 31,4% sia il primo partito anche tra i giovani, distaccando di 10 punti percentuali il Pdl, il cui elettorato è evidentemente più anziano di età” ci spiega la 26enne esponente del Pd, Pina Picerno.

“Un dato importante – continua - che conferma come il Partito Democratico sia in sintonia con le giovani generazioni, grazie alla ventata di innovazione e speranza introdotta nel panorama politico italiano. I ‘nuovi italiani’, - conclude la Picierno - hanno le idee molto chiare quando si offre loro una politica coraggiosa, capace di ascolto e di attenzione”.

Una politica che, però, dimostra di essere apprezzata anche dai meno giovani come emerge dai diversi sondaggi che si susseguono in questi giorni. Un esempio, la rilevazione commissionata da Sky Tg24 a Demoskopea e che rileva come l'aggregazione fra Partito democratico e Italia dei Valori cresca dal 34.5% della scorsa settimana al 36.5%, rispetto a quella tra Pdl-Lega-Mpa che perde lo 0,5% dalla rilevazione dello scorso 18 febbraio.

Domande e dubbi sul programma di Veltroni

Sarà opportuno, più in là, cercare il pelo nell’uovo. Per ora è più utile constatare che il programma del Pd presentato lunedì è centrato con chiarezza sugli interventi strutturali dei quali l’Italia ha bisogno; e riflettere sulle difficoltà di realizzarlo.

Difficoltà economiche
Il programma cerca di rassicurare sul fronte della finanza pubblica. L’elenco delle «azioni di governo» comincia con la riduzione della spesa, insiste sulla lotta all’evasione, vuol ridurre il debito utilizzando il patrimonio delle pubbliche amministrazioni. Ci sono però tante promesse di riduzioni di imposta, variegati incentivi, numerose spese e misure preziose ma costose, come quelle per rendere sostenibile la flessibilità dell’occupazione.

Nel migliore dei casi è un programma finanziariamente coraggioso, dove il Quintino Sella di turno dovrà usare rigore e farsi perdonare il cipiglio dimostrando che il governo, oltre a controllare la quantità della finanza, ne migliora la qualità. La congiuntura internazionale non aiuterà Quintino.

Le previsioni continuano a peggiorare: oltre alla riduzione del gettito fiscale derivante dal rallentamento ciclico, c’è il pericolo di dover finanziare salvataggi eccezionali. Confortiamoci pensando che l’Italia va molto peggio della media europea e dunque, se un nuovo governo la sblocca, può crescere un filo di più anche se l’Europa rallenta. La quantificazione e la copertura degli oneri del programma vanno comunque chiarite al più presto.

Ci sono poi difficoltà politiche.
Il programma pesta i piedi a gruppi di interesse agguerriti. Il che gli fa onore. Se l’elettorato riterrà che sia fattibile, potrebbero arrivare i voti per provare a governare. Per essere eletti i voti si contano. Ma quando poi si governa, i nemici si pesano. Bastano pochi prepotenti per creare gravi ostacoli.

Qualche esempio. Decentrare la contrattazione dei salari, differenziare i trattamenti territoriali, premiare la produttività, adoperare i contratti di lavoro per superare la dicotomia fra precari e inamovibili, evitare gli incidenti di lavoro con presidi locali accurati invece che con parole altisonanti: tutto ciò significa modificare il ruolo dei sindacati, sia dei lavoratori che dei datori di lavoro, riducendo l’influenza dei protagonisti dei grandi tavoli romani, carichi di suggestione e visibilità politica.
Protagonisti che verranno ridimensionati anche se le politiche del lavoro saranno decise cercando il consenso più direttamente nel Parlamento e nel Paese e meno nelle estenuanti trattative corporative. Una bella frase del programma dice che per aumentare la produttività del sistema le parti sociali devono «cambiare comportamenti e riformare le regole della loro rappresentanza». Andrà detto ancor più chiaro?

Riformare il mercato finanziario significa urtare gli interessi di chi oggi vi opera con meno capacità, correttezza, trasparenza, ma con più protezioni e influenze lobbistiche.

La riforma dell’Università, così come delineata nel programma, è una magnifica rivoluzione: ma significa grandi difficoltà e opposizioni degli atenei e dei professori meno capaci, per non parlare degli studenti cui sono indigeste, per esempio, le «rette fissate liberamente», anche se ben compensate da borse di studio.

La liberalizzazione dei servizi pubblici locali significa togliere potere e denaro a enti e gruppi che li gestiscono in modo opaco e inefficiente. Fare riforme che coinvolgono tassisti, camionisti o agricoltori significa predisporsi a resistere alle loro proteste violente e illegali. Che cosa ci assicura che un governo Pd avrà la forza di procedere?

La realizzabilità del suo programma dipende anche da quella delle riforme elettorali e istituzionali che contiene: esse aumentano la forza con cui un governo può vincere la battaglia con i gruppi di interesse. Richiedono però un accordo con Berlusconi il cui programma, quando sarà dettagliato, è comunque cruciale per il destino di quello del Pd.

Se pesterà i piedi anche lui (e non solo ai politici concorrenti), non potrà esser molto diverso: le cose da fare, a dirle chiare, son quelle che sono. Converrà allora che i due contendenti ne ribadiscano alcune insieme, prima delle elezioni, rendendo così più credibile l’impegno a farle davvero. Magari, se occorresse, governando per un tratto assieme.

Se invece il programma del Pdl sarà altisonante, ma opaco e tranquillizzante, Veltroni avrà due reazioni possibili. Nascondere ancor più che il suo, invece, morde: sarebbe una disastrosa gara al ribasso, magari mascherata dietro i falsi muscoli di un ritorno alle reciproche insolenze. O criticare con didascalica precisione il buonismo dell’avversario, promettendo cooperazione per affrontare con coraggio i tanti, forti scontenti che nascono dalla realizzazione di qualunque buon programma.
Franco Bruni - Corriere della Sera

Borse di studio e libri di testo, contributi per le famiglie a basso reddito

Una dichiarazione congiunta del vicepresidente del consiglio regionale, Luciano Mineo, e del consigliere regionale Pd, Paolo Costantino, sui contributi regionali alle spese scolastiche.
“Chi ha un I.S.E.E. (indicatore della situazione economica equivalente) inferiore a 10.634 € potrà accedere ai contributi regionali per le spese scolastiche.
Questi saranno erogati attraverso borse di studio e la fornitura gratuita dei libri di testo. I patronati sono tenuti a fornire senza ulteriori spese il documento I.S.E.E. che ormai da qualche anno è uno degli strumenti principali per accedere ai benefici previsti dal sistema regionale. Lo è poiché prende in esame la situazione patrimoniale dell’intero nucleo familiare. Lo stanziamento della Regione Puglia, per sopperire ai bisogni delle famiglie in difficoltà è stato pari a 28 milioni di euro, interamente coperto con fondi statali. Le domande vanno richieste alle scuole di frequenza e compilate rispettivamente entro il 19 Aprile 2008 per le borse di studio ed entro il 23 Agosto 2008 per il contributo relativo ai testi scolastici.
Spetterà poi ai Comuni raccogliere tempestivamente le domande per la relativa istruttoria e la successiva erogazione dei benefici. I fondi saranno ripartiti tenendo conto delle domande presentate nello scorso anno. Le borse di studio sono previste per gli alunni delle scuole primarie e secondarie di 1° e 2° grado; la fornitura dei libri di testo riguarda soltanto le scuole secondarie di 1° e 2° grado; per le scuole primarie seguitano ad applicarsi le disposizioni che prevedono la fornitura gratuita a tutti gli alunni.
I Comuni potranno disporre, ove sia effettivamente necessario, brevi spostamenti dei termini per la presentazione delle istanze da parte delle famiglie. L’obiettivo del settore Diritto allo studio, grazie alla collaborazione delle Amministrazioni locali e delle Istituzioni scolastiche, è quello di liquidare le borse di studio entro la fine dell’anno scolastico in corso e di assicurare la fornitura parziale e totale dei libri di testo entro i primi giorni del prossimo anno scolastico. E’ necessario dare quindi la massima diffusione e pubblicità a queste misure perché proprio chi ne ha bisogno non sia escluso. Accade troppo spesso che a beneficiare non siano i più bisognosi ma i meglio informati.
E’ bene quindi che i dirigenti scolastici stessi segnalino l’esistenza di queste misure a chi ritengano possa essere in possesso dei requisiti”.

martedì 26 febbraio 2008

Sintesi del programma fatta dal coordinatore Davide Bellini

“Il programma del Pd è ambizioso e realistico e si pone l'obiettivo di cambiare il Paese”. Con queste parole Walter Veltroni, segretario e candidato premier del Pd, ha presentato oggi alla stampa il programma di governo del Partito democratico. “Siamo la prima forza politica – ha detto – ad illustrare il programma. Lo considero un dovere da parte di una forza politica come la nostra che si propone di segnare una profonda innovazione persino nel presentare i propri doveri agli elettori”. Un programma che non è fatto di “annunci e promesse, ma anche di coperture finanziarie e speranze di innovazione”.

Da troppo tempo, ha sottolineato Veltroni, l’Italia è abituata “alle promesse non mantenute” da una parte, o a programmi fatti di “indicazioni molto precise” che non mirano ad un vero e proprio cambiamento dall’altra. Quello del Pd, invece, è un programma che si propone di sovvertire entrambe le tendenze. “Un programma di grandi cambiamenti – ha insistito Veltroni – che i cittadini potranno vedere attuati con il proprio voto”.

Affitti. Detrazione per l'affitto pagato e aliquota fissa su quello percepito.

Agricoltura. Più risorse comunitarie per il sostegno dello sviluppo rurale. Creazione del Marchio biologico italiano. Incentivi fiscali per le bioenergie. Miglior utilizzo della risorsa terra. Difesa dei marchi Dop e Igp in sede Ue e Wto.

Aliquote Irpef. Giù le aliquote dal 2009: un punto in meno l'anno per 3 anni.

Asili nido. Portare in 5 anni i posti per i bimbi da 0 a 3 anni negli asili nido dall'attuale 6% al 25 per cento. Asili nido chiusi solo una settimana a Ferragosto.

Authority. Miglioramento delle Autorità e procedure di nomina trasparenti.

Banche. Meno costi per i servizi offerti. Trasparenza e semplificazione dei contratti. Miglioramento delle opportunità di finanziamento di famiglie e imprese.

Banda larga. Diffusione della banda larga in tutti i comuni, con infrastrutture a basso impatto ambientale.

Burocrazia. Le Pubbliche amministrazioni non devono chiedere al cittadino documenti che hanno già. Lo Stato deve pagare negli stessi tempi nei quali pretende di essere pagato. Se il Parlamento introduce nuove procedure deve calcolarne il costo e attribuire ai cittadini e alle imprese un credito d'imposta pari al 50% del costo.

Case in affitto. Forte impegno per l'edilizia pubblica e il social housing.

Compenso minimo legale. Sperimentazione di un compenso minimo legale di 1.000-1.100 euro netti al mese per i precari (collaboratori economicamente dipendenti).

Concorrenza. Ogni anno una legge sulla concorrenza. La prima per liberalizzare telefonia, trasporti, distribuzione dei carburanti.

Contrattazione di secondo livello. Meno tasse sulla quota di salario derivante dalla contrattazione di secondo livello.

Credito d'imposta alle donne lavoratrici. Credito d'imposta per le donne lavoratrici, dipendenti e autonome, per le spese di cura. Prima al Sud e poi in tutta Italia.

Democrazia economica. Più partcipazione dei lavoratori, sia sul piano finanziario sia su quello della governance.

Democrazia governante. Le riforme si fanno insieme. Il Pd propone una sola Camera legislativa, con 470 deputati eletti in collegi uninominali con il doppio turno. Scelti con le primarie e con il vincolo di genere. Un Senato delle autonomie, con 100 membri. Esecutivo con 12 ministeri e non più di 60 membri. Fiducia dell'unica Camera al solo presidente del Consiglio, che può chiedere al Capo dello Stato la revoca dei ministri. Statuto dell'opposizione. Introdurre un metodo di calcolo contributivo per i vitalizi dei parlamentari. Ineleggibilità dei condannati per reati gravi, come corruzione, criminalità organizzata, pedofilia. Diritto di voto ai sedicenni nelle elezioni amministrative. Per ogni nomina procedure e criteri trasparenti, con sistematico ricorso all'audizione pubblcia dei candidati.

Diritti dei conviventi. Sì al riconoscimento dei diritti delle persone stabilmente conviventi.

Disoccupazione e reimpiego. Tutela del reddito in caso di disoccupazione. Sistema efficiente di servizi per il reimpiego.

Energia. Sul fronte dell'energia più pannelli solari, sviluppo di energie rinnovabili per produrre il 20% dell'energia con sole e vento. Piano per realizzare in 10 anni la trasformazione delle fonti principali di riscaldamento degli edifici pubblici e privati. Maggiore ricorso al mercato e ai prezzi per garantire la qualità ambientale. Più impianti di rigassificazione e infrastrutture di trasporto e stoccaggio del gas, garantendo la loro terziarietà rispetto ai competitors.

Figli. Dote fiscale di 2.500 euro per i figli.
Federalismo fiscale. Vero federalismo fiscale in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione e autonomia degli enti locali sulle scelte infrastruturali.

Forfettone. Migliorare il forfettone per le piccolissime imprese.

Formazione permanente. La formazione permanente diventa un diritto di cittadinanza.

Giustizia. Processi civili e penali in tempi ragionevoli. Previsto l'accorpamento dei tribunali, l'introduzione del magager in tribunale, tempi più rapidi con il processo telematico e l'ufficio del processo. Poi sì alla specializzazione dei magistrati. Ricorso diffuso alla composizione extragiudiziale delle liti.

Immigrazione. In programma il cambio di modalità di ingresso per gli immigrati, con sponsor garantiti e certificati. Voto agli immigrati nelle elezioni amministrative. Impegno nel favorire la regolarità dell'immigrazione. Severità contro la clandestinità e la criminalità.

Imprenditoria giovanile. Costituzione di un fondo per il credito e il microcredito per prestiti a condizioni agevolate per a sostegno di progetti imprenditoriali nei settori dell'innovazione tecnologica, dello sviluppo sostenibile, nei servizi di pubblica utilità e impegno sociale.

Imprese. Incentivi alle piccole e medie imprese per renderle più competitive (valorizzazione del patrimonio di vitalità imprenditoriale, incentivazione dell'innovazione tecnologica e internazionalizzazione produttiva; miglioramento del forfettone; non retroattività degli studi di settore). Incentivare le società non quotate a entrare in borsa per avere più sviluppo e trasparenza. Accrescere la contendibilità delle imprese. Sviluppare processi di liberalizzazione riducendo gli spazi di rendita. Norme rigorose sul conflitto di interessi. No agli incentivi a fondo perduto: si punta a strumenti automatici e a rendere strutturale il credito d'imposta su ricerca e sviluppo.

Indennità di accompagnamento. Per le persone in difficoltà innalzamento da 455 a 600 euro dell'indennità di accompagnamento.

Infrastrutture. Sì a nuove infrastrutture: proporre e valutare coinvolgendo tutti, ma una volta deciso, realizzarle. Chiamare le cose con il proprio nome: rigassificatori, termovalorizzatori, Tav Lione-Torino-Trieste.

Intercettazioni. Sì alle intercettazioni perché servono all'autorità giudiziaria, ma ci sia chi risponda delle violazioni al diritto alla riservatezza.

Lavoro dipendente. Dal 2008 detrazione Irpef più alta per il lavoro dipendente.

Maternità. Assistenti di maternità per le mamme in gravi difficoltà.

TERRITORIO CASA COMUNE DEI CITTADINI

Sabato 1 Marzo 2008 alle ore 20.00 presso la Parrocchia Santa Croce di Laterza, ci sarà il secondo appuntamento della rassegna culturale “Incontri con la Santità”, organizzato dalla Parrocchia S.Croce in collaborazione con l’Azione Cattolica laertina.

L’incontro, entrato a far parte del programma cittadino della Visita Pastorale di Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Pietro Maria Fragnelli a Laterza, ha per titolo Territorio casa comune dei cittadini: “La Chiesa del Grembiule, a partire dall’esperienza di Don Tonino Bello”

Ospite della serata sarà il Dott.Luigi SPARAPANO collaboratore di Don Tonino BELLO, già Presidente di Azione Cattolica della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, attualmente Vice Direttore del Settimanale Diocesano “Luce e Vita”.

A quasi 15 anni dalla morte, dopo che il 27 novembre 2007 la Congregazione per le Cause dei Santi ha avviato il processo di beatificazione, si vuole cercare di conoscere meglio questa figura straordinaria del nostro tempo, “uomo autentico” della nostra amata terra di Puglia; soprattutto comprendere, attraverso chi lo ha conosciuto da vicino, i segni di una beatitudine vissuta davvero. Rispondere alla domanda: qual è l’eredità spirituale, quali le “profezie” che Don Tonino Bello ha lasciato a tutti noi; lui che ha vissuto la sua esistenza sempre con gioia e che un giorno disse : «Non c’è che una sola tristezza, quella di non essere santi abbastanza».

L’incontrò vedrà il saluto del Parroco Don Lorenzo CANGIULLI, gli interventi del Dott. Giovanni PIETRICOLA Presidente parrocchiale dell’Azione Cattolica e di Domenico SAVINO Responsabile tecnico organizzativo della rassegna. Seguirà l’approfondimento ed il dibattito pubblico con la conclusione di Sua Ecc.za Mons.Fragnelli.

«La magistratura concluda presto l’inchiesta sullo stadio di Laterza». Il Pd: criticato l’affidamento diretto dell’erba sintetica all’impresa «Mondo»

Fa ancora discutere l’inchiesta della magistratura sulla realizzazione del campo di calcio in erba sintetica a Laterza e i lavori di completamento dello stesso impianto, che vede indagati sette esponenti della giunta comunale. Dopo gli interventi di due esponenti della maggioranza, il vicesindaco Leonardo Pugliese e l’assessore Nicola Saccomanni, che erano in parziale disaccordo tra loro, scende in campo Il Partito Democratico. Il pubblico ministero Pietro Argentino, che ha firmato l’avviso di chiusura delle indagini, ipotizza i reati di truffa, abuso d'ufficio e falso ideologico.
In una nota, il coordinamento del Partito democratico «esprime preoccupazione» per una vicenda che rischia di «compromettere la dignità dell’intera comunità laertina» e «auspica che l’iter giudiziario si concluda velocemente, riponendo fiducia nel lavoro e nell’operato della procura di Taranto». Gli esponenti del Pd fanno presente che il loro intento non è quello di cercare la pubblica gogna. Il partito, sottolineano, «conserva le sue convinzioni garantiste a differenza di chi, nei mesi scorsi, ha pubblicato sui propri fogli di partito nomi di nostri concittadini, intenti a difendersi dalle querele del sindaco».
«Inoltre, il Pd ritiene innocente chi non abbia subito una condanna definitiva; innocenze o colpevolezze che devono però essere accertate nelle aule dei tribunali, non tramite autoassoluzioni sui giornali o in pubblica piazza».
Dopo la carota, il bastone. «Nel contempo - affermano gli esponenti del Pd - non possiamo sottacere che, in più occasioni, le forze politiche che sono confluite nel partito hanno disapprovato il comportamento amministrativo della Giunta Cristella, anche in merito agli affidamenti diretti di appalti pubblici». In merito al completamento del campo sportivo e alla sua successiva gestione, il Pd ricorda di aver espresso le sue critiche in quattro punti: «
1) il cambio di destinazione d’uso (da campo di atletica con campo di calcio a campo di calcio con pista di atletica);
2) la consulenza d’oro per l’ingegner Carlo Longhi;
3) l’affidamento diretto per l’erba sintetica alla società Mondo spa., su cui ora si è accentrata l’attenzione della magistratura;
4) la gestione dell’impianto sportivo (interrogazione consiliare di novembre 2006)».
» Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
» Autore: La Gazzetta del Mezzogiorno

I primi positivi commenti al programma del Pd

Presentato il programma del Partito Democratico, un programma ben articolato e di spessore.

Positive le prime impressioni. Alla presentazione hanno preso parola alcune delle personalità presenti. Achille Serra, ex Prefetto di Roma ed ora Alto commissario per la prevenzione e il contrasto della corruzione nella Pubblica amministrazione, Marco Venturi, presidente di Confesercenti e Massimiliano Fuksas, famoso architetto hanno commentato fin da subito positivamente il progetto di governo del Pd.

Il commento di Achille Serra è stato rivolto principalmente alla parte programmatica inerente alla sicurezza e alla giustizia, che ha elogiato commentando: “Sono buone le norme sulla certezza della pena, buona l’applicazione del pacchetto sicurezza, sperimentato a Roma quando Veltroni era sindaco ed io Prefetto, a tutti i capoluoghi di provincia”.

Anche il presidente della Confesercenti, Marco Venturi, ha commentato positivamente il programma, soffermandosi sulla parte economica: “Vanno bene le misure per gli artigiani ma il Partito Democratico dovrà puntare sullo sviluppo del turismo, una vera ricchezza nazionale. Non è possibile che in un Paese come l’Italia, negli alberghi, si registri il tutto esaurito solo nel mese d’agosto”.

Molto positivo anche il giudizio di Massimiliano Fuksas, che, commentando la parte del programma sulle infrastrutture ha giudicato “molto importanti le misure pensate per le infrastrutture”, ma, ha sottolineato “bisogna essere ancora più ambiziosi e puntare sull’alta velocità non tenendo conto solo delle direttrici Roma-Napoli o Roma-Palermo, ma anche delle trasversali, per esempio Palermo-Bari”.

Tra il Ponte sullo stretto di Messina e un sistema ferroviario ad alta velocità in tutto il Sud, si deve scegliere “senza alcun dubbio” il secondo. Lo ha detto il segretario del Pd, Walter Veltroni, a proposito del tema sollevato da Fuksas. “Se dovessi scegliere - ha spiegato Veltroni - tra il Ponte sullo stretto di Messina e una Tav estesa a tutto il Mezzogiorno non avrei dubbi su cosa scegliere: il Sud ha bisogno di un trasporto su ferro veloce. Per questo abbiamo previsto un piano infrastrutturale per il Sud”.

Per guardare le slide cliccare sul link sottostante
http://www.partitodemocratico.it/allegatidef/Programma%20PD45315.pdf

domenica 24 febbraio 2008

L’ultimo «autobus» per il vero rinnovamento. La giovane dirigenza del partito e i rischi del voto

L’elezione di Donato Pentassuglia rappresenta l’ultima possibilità di creare, senza traumi, una nuova classe dirigente nel Partito democratico tarantino prima che la probabile vittoria del centrodestra alle elezioni politiche spazzi via la vecchia nomenklatura, imponendo un brutale, e obbligatorio, cambio di passo.

Questa la sfida, e l’opportunità, che si presentano di fronte al nuovo segretario: fondere l’anima cattolica e quella ex comunista, adattandole alla realtà del nostro territorio. Creare una nuova cultura politica e di governo per ottenere subito un buon risultato alle elezioni di aprile e poi costruire la vittoria alle elezioni provinciali del 2009 dove magari potrebbe essere lo stesso Pentassuglia il candidato presidente (scegliendo l’uscente Gianni Florido la Regione o il Parlamento europeo).

Nelle dichiarazioni rilasciate subito dopo l’elezione, l’orientamento di Pentassuglia sembra scegliere la direzione giusta: «La politica è risolvere i problemi quotidiani della gente, facendo sentire loro classe dirigente». Ma riuscirà

nell’impresa il «ragazzo» di contrada Motolese, «la vera novità della politica» come l’ha definito il suo massimo sponsor, il presidente della Provincia Gianni Florido, richiamandosi al passato del segretario: bracciante, operaio, sindacalista?

Sulla strada di Pentassuglia c’è una insidia forte: le resistenze al cambiamento dei vecchi

notabili. Il segretario dovrà superarle facendo appello da un lato alle sue giovani forze e dall’altro alla sapiente arte della mediazione di stampo democristiano cui non ha mai fatto mistero di voler sempre attingere. In questo senso Pentassuglia potrebbe attuare una strategia veltroniana: procedere con «strappi» ragionati su alcuni temi. Così come ha suggerito nel suo intervento

Alfonso Musci, delegato all’assemblea nazionale: «Pentassuglia risponde alla crisi attraverso la politica, occorre un mutamento nelle relazioni tra sviluppo economico, vita, salute e ambiente.

Occorre che il Pd intercetti la nuova cittadinanza oggi sconosciuta alla politica». Un impegno difficile, quello di Pentassuglia, perché anche a Taranto aderisce l’immagine che Giampaolo Pansa, nel suo Bestiario sull’«Espresso», ha offerto delle oligarchie del Pd:

«Vecchi capi ex Ds ed ex Margherita che si stanno facendo la forca, e soprattutto la fanno a Veltroni » .

Ecco, Pentassuglia deve fuggire la logica, soprattutto deve fuggire la forca. Bene fa a partire per un viaggio nei 29 Comuni, conoscerà da vicino il partito, quello vero, quello lontano dalle segrete stanze. Gli suggeriamo di fare questo viaggio con un autobus. Lui 40enne, come noi, i Beatles li ha visti solo in TV e forse ricorderà (o forse no) il loro Magical Mystery Tour. Ecco l’autobus di Pentassuglia dovrebbe somigliare a quello, psichedelico, dei Beatles: coloratissimo e pieno di tutti i segmenti della società: giovani, vecchi, bambini. Lui è in grado di mobilitare quella nuova, allegra, cittadinanza, unica risposta alla sfida di cambiamento

lanciata dal neosegretario. Unica realizzazione del concetto di inclusione per altri versi citato, ieri in assemblea, a sproposito. Perché l’inclusione di cui parlano i notabili è solo logora politica nella quale, azzerando i contrasti, trionfano le furbizie.

Fulvio Colucci - 24 febbraio 2008 La Gazzetta del Mezzogiorno

sabato 23 febbraio 2008

La posizione del Pd Laterza sulla conclusione delle indagini del campo sportivo

Nei giorni scorsi i giornali hanno riportato, nella cronaca giudiziaria, la notizia della conclusione di un'inchiesta riguardante la realizzazione del campo di calcio in erba sintetica a Laterza e i lavori di completamento dello stesso. L’inchiesta, condotta dal P.M. Pietro Argentino, ipotizza i reati di truffa, abuso in atti d'ufficio e falso ideologico per il Sindaco Cristella e la precedente giunta comunale.
Il coordinamento del Partito Democratico in merito alla vicenda esprime preoccupazione per il rischio di compromettere la dignità dell’intera comunità laertina. Pertanto auspica che l’iter giudiziario si concluda velocemente, riponendo fiducia nel lavoro e nell’operato della procura di Taranto.
Il PD di Laterza non cerca la pubblica gogna e conserva le sue convinzioni garantiste a differenza di chi, nei mesi scorsi, ha pubblicato sui propri fogli di partito nomi di nostri concittadini, intenti a difendersi dalle querele del Sindaco.
Inoltre ritiene innocente chi non abbia subito una condanna definitiva; innocenze o colpevolezze che devono però essere accertate nelle aule dei tribunali, non tramite autoassoluzioni sui giornali o in pubblica piazza.
Nel contempo, non possiamo sottacere che, in più occasioni, le forze politiche che sono confluite nel PD hanno disapprovato il comportamento amministrativo della Giunta Cristella, anche in merito agli affidamenti diretti di appalti pubblici.
In particolare, sullo specifico del completamento del campo sportivo e della sua successiva gestione abbiamo criticato:
1) il cambio di destinazione d’uso (da campo di atletica con campo di calcio a campo di calcio con pista di atletica);
2) la consulenza d’oro per l’ingegner Carlo Longhi;
3) l’affidamento diretto per l’erba sintetica alla Società Mondo S.p.A., su cui ora si è accentrata l’attenzione della magistratura;
4) la gestione dell’impianto sportivo (interrogazione consiliare di novembre 2006).
Continueremo a difendere gli interessi della nostra comunità, opponendoci a chiunque voglia perseguire solo il proprio tornaconto, occupandoci di questioni gravissime quali la crisi della Curvet, la difficoltà del servizio di trasporto dell’Osmairm e l’ingarbugliata e penosa vicenda delle pale eoliche.

PARTITO DEMOCRATICO di Laterza

Uno dei dieci indagati, assessore in carica, replica al vicesindaco.

L’assessore replica al vicesindaco. Dopo l’inchiesta giudiziaria, scoppia la polemica politica a Laterza. L’avv. Nicola Saccomanni, assessore in carica, uno dei dieci indagati coinvolti nella vicenda giudiziaria legata all’affidamento dei lavori per lo stadio comunale, non ha apprezzato le dichiarazioni rilasciate al nostro giornale dal vicesindaco e collega di giunta, l’avv. Leonardo Pugliese, che pure si era dichiarato convinto della «bontà, legittimità e, soprattutto, liceità con cui la passata giunta comunale deliberò l’affidamento dei lavori riguardanti il manto erboso del nuovo campo sportivo di Laterza, restituito alla collettività dopo anni ed anni di assoluta incuria».
Saccomanni sottolinea che il vicesindaco ha parlato a titolo personale e che ha omesso di indicare quali componenti del collegio difensivo gli avvocati Francesco Caricato, Vincenzo Vozza (che assistono il sindaco Giuseppe Cristella), Antonio Raffo ed Elio Pappalepore.
«Al collega Pugliese - precisa l’assessore Saccomanni - faccio appello al fine di evitare inutili proclami ed affermazioni rilevato che i reati ipotizzati trovano la loro fonte nell’eventuale inosservanza di norme e procedure amministrative e nelle cui sedi competenti (le aule giudiziarie
e non gli spazi mediatici) troveranno puntuale svolgimento le opportune tesi difensive».
«Un motivo in più - conclude Saccomanni - per tenere distinti e separati ruolo professionale e ruolo politico ma soprattutto, un motivo in più – questo sì –a tutela dell’onore e decoro di un organo politico non certo per eventuali strumentalizzazione ma per l’orgoglio di aver consegnato al paese una struttura sportiva di eccellente livello rinata dalle macerie della prima repubblica laertina».
L’inchiesta del pubblico ministero Pietro Argentino, scandidata dall’avviso di chiusura delle indagini preliminari e i contestuali avvisi di garanzia, riguarda realizzazione del campo di calcio in erba sintetica di Laterza e i lavori di completamento dello stesso impianto deliberati nel 2004 dalla giunta comunale. Sono coinvolti l’ex sindaco Giuseppe Cristella, gli attuali assessori Pietro Colacicco, Vito Minei e Nicola Saccomanni, gli ex assessori Arcangelo Rizzi, Michele Leone e Francesco Perrone, l’ing. Giuseppe Clemente, dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, il direttore dei lavori Francesco D’Elia e Paolo Longo, responsabile della Direzione tecnica della società “Mondo”, che avrebbe dovuto fornire il materiale per i lavori.
I 7 componenti della vecchia giunta (alcuni dei quali ancora in carica) rispondono di abuso d’ufficio, falso ideologico e truffa; gli altri tre di falso ideologico. Gli imputati, secondo l’accusa, avrebbero adottato illegittimamente e in violazione di alcune norme la delibera n. 151 del 2004 avente ad oggetti i lavori di adeguamento e completamento di un impianto polivalente e la realizzazione del campo da gioco in erba artificiale assumendo falsamente che il materiale da impiegare era fabbricato esclusivamente dalla società “Mondo” di Gallo D’Alba (Cuneo), quando sul sito della Lega Nazionale Dilettanti erano indicate almeno tredici società abilitate, formulando l’indicazione di affidare i lavori alla medesima società per un importo complessivo di 465mila euro.


Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno - 23 febbraio 2008

Mobilità all’Osmairm

Ci risiamo: l’Asl non paga e il centro Osmairm di Laterza, a sedici mesi (ottobre 2006) dal “rientro” dell’ultima vertenza sul tema, riattiva le procedure di mobilità del personale finalizzate al licenziamento di 49 unità lavorative impiegate nel servizio di trasporto dei disabili. E torna, annunciato per i prossimi giorni, lo stato di agitazione.Improduttivo è risultato, infatti, un incontro in merito tra le segreterie provinciali Cgil, Cisl, Uil, Ugl e il Centro di via Cappuccini: allo stato attuale - scrivono le organizzazioni sindacali in un comunicato stampa - l’Osmairm «rivendica il pagamento delle prestazioni per il trasporto nei confronti dell’Asl Ta1, che da parte sua ha opposto assoluto rifiuto al riconoscimento dei crediti vantati». Non solo: la direzione Asl, con nota del 27 dicembre scorso avrebbe addirittura “dene gato” qualsiasi responsabilità sul servizio in questione «eludendo così - sottolineano i sindacati - ogni tipo di accordo raggiunto presso la prefettura di Taranto», e rilanciando di fatto la patata bollente nelle mani degli amministratori locali e della Regione. Eppure, proprio in osservanza dell’intesa raggiunta in prefettura nell’ottobre 2006, la stessa Asl (cui spetta per legge l’onere del servizio) aveva affidato al Centro laertino la gestione del trasporto disabili, in attesa di risolvere in via definitiva il problema organizzativo del servizio stesso. La “denegazione” di cui sopra, e le procedure di mobilitazione attivate dall’Osmairm hanno così fatto riesplodere l’annosa vertenza.«Sul problema - fanno notare Cgil, Cisl, Uil e Ugl - non si ha conoscenza di nessuna presa di responsabilità da parte di chicchessia, se non un’attività epistolare tra la Direzione generale e i sindaci, che soddisfa solo la burocrazia e non i diritti dei disabili». Servono atti concreti, insomma. E, a giudizio delle organizzazioni sindacali, «è solo in capo all’Azienda sanitaria il funzionamento del servizio» e non è quindi possibile “ch e gli enti locali «effettuino in proprio il servizio stesso: sarebbe anti economico, anti produttivo e inefficace». Non solo: la capillare organizzazione che ha fin qui accompagnato il trasporto dei disabili da parte dell’Osmairm rende «non sostituibile», per i sindacati, un servizio che peraltro, a conti fatti, risulta assolutamente competitivo anche dal punto di vista economico. Da un «accurato rendiconto» predisposto dal Centro laertino su richiesta delle organizzazioni sindacali, si evincerebbe infatti che «le sole spese vive di esercizio (personale, carburante, mezzi e manutenzione, costi assicurativi), sono meno di un terzo del costo di una ditta di autotrasporti». Insomma: le note spese dell’Osmairm risultano indubbiamente le più vantaggiose ed economiche e, di conseguenza, non esiste motivo che possa impedire il «prosieguo e il mantenimento del servizio trasporto e dei posti di lavoro». Da qui la decisione dei sindacati di annunciare lo stato di agitazione di tutto il personale, di programmare un’assemblea generale con sit-in davanti alla sede dell’assessorato regionale alla salute e di «stabilire le forme più idonee di tutela degli interessi dei lavoratori che, se destinatari dei provvedimenti di mobilità, sarebbero definitivamente fuori dal mercato, senza neppure il conforto dei benefici del trattamento di cassa integrazione». Chiedono quindi all’Osmairm il ritiro delle procedure di licenziamento e al direttore generale Asl il rispetto degli accordi sottoscritti in prefettura, «diffidandolo dall’indire gare di appalto in materia»: di provvedere cioè direttamente «all’acquisizione del personale occorrente e dei mezzi necessari». All’assessore regionale alle Politiche della salute viene infine chiesto un incontro congiunto Osmairm-Asl-Sindacati, al fine di trovare le soluzioni «più idonee» allo spinoso problema.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno»


Autore: Francesco Romano

venerdì 22 febbraio 2008

Approvato il Regolamento per le candidature

Un terzo di composizione femminile e non ricandidabilità oltre i tre mandati, pieni e consecutivi in Parlamento. Sono solo alcuni dei punti salienti del regolamento per le candidature approvato questa mattina all’unanimità dal Coordinamento Nazionale del Partito Democratico.
“Occorre - aveva spronato ieri Veltroni nel corso dell’incontro avuto con i segretari regionali - fare liste rappresentative della società, aperte e che siano un mix di novità e competenze”. Criteri, già citati nello Statuto del partito approvato il 16 febbraio a Roma e nuovamente ribaditi nel regolamento di oggi.
L'art.11 del Regolamento, inoltre, nomina una Commissione elettorale di garanzia, i cui componenti non sono candidabili, che esaminerà i ricorsi relativi alle violazioni del Regolamento.

La Commissione
è formata da:

1) Stefania Benatti
2) Piero Latino
3) Marco Meloni
4) Fabio Melilli
5) Roberto Montanari
6) Luca Petrucci
7) Stefano Ribaldi
8)Francesco Simoni
9) Franco Tonelli
10) Marina Costa
11)Elena Montecchi

Segreteria Pd, sono ore decisive i veltroniani: si discuta tutto in assemblea

L’accordo sulla segreteria del Pd va discusso (e votato) nella sede sovrana: l’assemblea provinciale del partito (in programma domani). Un dibattito serio, aperto, che certifichi anzitutto la sovranità dell’assise rispetto alle decisioni prese da comitati ristretti ed esecutivi.

E poi un programma condiviso da tutte le componenti del Partito democratico che abbia il crisma del rinnovamento imposto da Veltroni. Su questi i punti la lista «Con Veltroni. Innovazione, ambiente, agricoltura» si confronta stamane con il vicesegretario

regionale Michele Mazzarano. I rappresentanti della componente (da Luigi Conte a Salvatore De Felice, da Franco Catapano a Pino Mellone ad Alfonso Musci) non fanno una questione di nomi. La loro posizione critica non contrasta con le scelte (il ticket Pentassuglia-Santoro alla segreteria provinciale, Teresa Chiatante alla segreteria cittadina, Dante Capriulo capogruppo

al Comune di Taranto), ma con il metodo.

Ieri lo hanno ribadito in una riunione, parlando apertamente di schema da «Prima Repubblica» totalmente da riscrivere. In sintonia con i veltroniani il sindaco di Palagiano Rocco Ressa: «Sono fortemente critico con questo modo di fare che anziché favorire la collegialità delle scelte e la costruzione di un soggetto politico nuovo ed unitario, continua a privilegiare una gestione dirigistica delle scelte che ritengo dovrebbe spettare all’assemblea e alla base».

Più complessa, infine, la posizione nella galassia socialista.

Ennio Pascarella e Lino De Guido avrebbero raggiunto un accordo con i «big» del partito. Al primo spetterebbe la presidenza provinciale anche se voci dell’ultim’ora parla di una candidatura del presidente dell’Ordine dei medici Mimmo Nume incoraggiata dal consigliere regionale Pelillo; al secondo la vicesegreteria cittadina. Resta scettico, invece, Gaetano Carrozzo che riunisce oggi il suo gruppo. Il suo più che un orientamento è un auspicio: no all’accordo pattizio; sì alla riflessione critica e al rinnovamento.

Veltroni: "La Puglia ha bisogno di legalità"

Poca nomenclatura e molta società civile. Ce'rano 5.000 persone per la prima visita del candidato del Pd in Puglia. Veltroni indica le priorità del Partito democratico nel Mezzogiorno: le infrastrutture di comunicazione e dei trasporti e gli investimenti nel circuito della legalità e della formazione, soprattutto per i più giovani.
Intanto è stato raggiunto l'accordo col magistrato-scrittore Gianrico-Carofiglio, per il suo inserimento tra le teste di serie nelle liste del Pd.

Gianrico Carofiglio è fra le teste di serie del Pd. L´accordo col magistrato-scrittore sarebbe stato raggiunto ieri, giorno della prima missione nel tacco d´Italia del segretario nonché candidato premier Walter Veltroni. Non è ancora chiaro se Carofiglio sarà schierato alla Camera e per Palazzo Madama, ma i democratici avrebbero comunque già ottenuto il "sì" del diretto interessato, peraltro per diversi anni pubblico ministero antimafia insieme con l´attuale numero uno del Pd pugliese: Michele Emiliano. Carofiglio attualmente è consulente della commissione parlamentare antimafia dopo essere stato pretore a Prato e avere svolto le funzioni di sostituto procuratore prima a Foggia e poi presso la Dda di Bari. Nella narrativa esordisce con Testimone inconsapevole (Sellerio, 2002): libro che apre il filone del legal thriller all´italiana.

Nel 2004 dai suoi libri vengono tratti due film con protagonista, fra gli altri, Emilio Solfrizzi e nel 2005 vince il Premio Bancarella col romanzo Il passato è una terra straniera. Con i volumi pubblicati fino ad ora, Carofiglio ha superato i due milioni di copie vendute. L´ultima fatica letteraria risale a novembre dell´anno scorso, quando esce il saggio

giovedì 21 febbraio 2008

Lunedì 25 febbraio è convocato il Consiglio Comunale

Si terrà lunedì sera, 25 febbraio 2008, alle ore 18,30 presso la Cittadella della Cultura il Consiglio Comunale di Laterza per discutere i seguenti punti all'odg:

1) approvazione verbali seduta precedente;
2) Interpellanza semaforo di Via Roma (punto richiesto dalla minoranza);
3) Modifica regolamento entrate tributarie;
4) Modifica regolamento Tarsu;
5) Regolamento piano delle antenne;
6) Regolamento sanzioni amministrative;
7) Modifica alla DCC n. 53 del 06/11/2003 "promozione dei prodotti tipici locali - somministrazione abbinata all'attività di macelleria".

L’affidamento dei lavori per lo stadio? Legittimo - Parla il vicesindaco Pugliese

«Tengo a comunicare l’assoluta certezza circa la bontà, legittimità e, soprattutto, liceità con cui la passata giunta comunale deliberò l’affidamento dei lavori riguardanti il manto erboso del nuovo campo sportivo di Laterza, restituito alla collettività dopo anni ed anni di assoluta incuria». A parlare è l’avv. Leonardo Pugliese, attuale vice sindaco di Laterza nonchè difensore di quattro dei dieci indagati coinvolti nell’inchiesta sulla realizzazione del campo di calcio in erba sintetica di Laterza e i lavori di completamento dello stesso impianto deliberati nel 2004 dalla giunta comunale.

Il pubblico ministero Pietro Argentino ha firmato l’avviso di chiusura delle indagini nei confronti del sindaco Giuseppe Cristella, degli attuali assessori Pietro Colacicco, Vito Minei e Nicola Saccomanni, degli ex assessori Arcangelo Rizzi, Michele Leone e Francesco Perrone, dell’ing. Giuseppe Clemente, dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, del direttore dei lavori Francesco D’Elia e di Paolo Longo, responsabile della Direzione tecnica della società “Mondo”, che avrebbe dovuto fornire il materiale per i lavori.

I 7 componenti della vecchia giunta (alcuni dei quali ancora in carica) rispondono di abuso d’ufficio, falso ideologico e truffa; gli altri tre di falso ideologico. Gli imputati, secondo l’accusa, avrebbero adottato illegittimamente e in violazione di alcune norme la delibera n. 151 del 2004 avente ad oggetti i lavori di adeguamento e completamento di un impianto polivalente e la realizzazione del campo da gioco in erba artificiale assumendo falsamente che il materiale da impiegare era fabbricato esclusivamente dalla società “Mondo” di Gallo D’Alba (Cuneo), quando sul sito della Lega Nazionale Dilettanti erano indicate almeno tredici società abilitate, formulando l’indicazione di affidare i lavori alla medesima società per un importo complessivo di 465mila euro

«Sarà mia premura, e per i miei assistiti (Giuseppe Cristella, Vito Minei, Colacicco Pietro e Leone Michele), chiarire al più presto l’assurda vicenda - aggiunge l’avv. Pugliese - ritenuto anche che l’intero fascicolo tratta altri fatti che non sfiorano nemmeno gli amministratori, se non in relazione al solo atto amministrativo in questione e per il quale, le imputazioni, appaiono residuali ed assolutamente non infamanti per l’onore ed il decoro dell’organo politico. Si sappia sin d’ora - conclude il vicesindaco - che ogni strumentalizzazione sarà respinta al mittente soprattutto se questi si è reso autore di atti e\o comportamenti “solerti” fuori dalle sedi istituzionali».

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno - 21 febbraio 2008

Curvet, via alla cassa integrazione

Cassa integrazione per quattro settimane a rotazione, ma salvaguardando le fasce di lavoratori meno protette. Alla Curvet, nonostante commesse sufficienti a coprire l’intero anno, da venerdì prossimo si tira il freno.La decisione è maturata ieri sera al termine di un incontro-fiume che ha messo di fronte il responsabile del personale e le organizzazioni sindacali di categoria. Sul tavolo della trattativa l’azienda ha posto una richiesta di cassa integrazione per tutti i 57 dipendenti; la controparte sindacale ha rilanciato chiedendo di limitare il sacrificio dei lavoratori grazie al meccanismo della rotazione, oltre a tener fuori dalla vertenza figure meno tutelate come gli apprendisti. L’impatto finale sui dipendenti, quindi, dovrebbe essere limitato sia nel numero sia nella durata, almeno rispetto ai timori della vigilia.La Curvet Manifacturing fa capo al gruppo pesarese Curvet e produce vetri curvati destinati a vari settori produttivi, dall’edilizia all’arredamento, dall’industria del freddo a quella automobilistica, sino agli elettrodomestici. Lo stabilimento laertino, in tutto 12mila mq, è il frutto di un investimento di 22,8 milioni di euro cofinanziato nel 2003 da Sviluppo Italia attraverso lo strumento della legge 181/89, con la sottoscrizione del 19,2% del capitale sociale, l’erogazione di un contributo a fondo perduto e la concessione di un finanziamento agevolato decennale. La produzione è organizzata su tre aree: Vetreria, per la lavorazione di lastre in vetro di medie e grandi dimensioni; Lavorazione, in cui si svolgono le attività di serigrafia, tempera, curvatura per l’ottenimento di prodotti finiti; Montaggio e imballaggio.Da venerdì, però, la produzione dovrà rallentare, anche se l’accordo raggiunto ieri sera dovrebbe permettere all’azienda di uscire velocemente da questa situazione difficile.»
Fonte: Corriere del Giorno»
Autore: Massimo D’Onofrio

Sabato 23 febbraio - Assemblea Provinciale

mercoledì 20 febbraio 2008

Lavori al campo sportivo di Laterza, avvisi di garanzia a politici e tecnici. Chiuse le indagini. Fra gli indagati figura anche il sindaco.

La realizzazione del campo di calcio in erba sintetica a Laterza e i lavori di completamento delle stesso impianto sportivo deliberati quattro anni fa sono finiti al centro di un'inchiesta giudiziaria. A svelare l'esistenza di un procedimento sono state Le informazioni di garanzia fatte notificare dalla Procura tarantina a conclusione della prima fase di indagini preliminari che ha portato gli inquirenti ad ipotizzare i reati di abuso in atti d'ufficio, falso e truffa. Reati di cui sono chiamati a rispondere, a vario titolo e a seconda dei ruoli che sarebbero stati ricoperti nella vicenda, amministratori e tecnici del Comune teatro della vicenda.

Tutte e tre le contestazioni sono state mosse nei confronti del sindaco Giuseppe Cristella, degli attuali assessori Pietro Co­lacicco, Vito Minei, Nicola Saccomanni e degli ex componenti la Giunta Arcangelo Rizzi, Michele Leone e Francesco Perrone. A determinare il loro coinvolgimento e stata l'adozione della delibera n. 151/2004 riguardante i "lavori di adeguamento a norma e completamento funzionale dell'impianto Polivalente di A. L. e Calcio sito in località Madonna delle Grazie. Rea­lizzazione campo da gioco in erba artificiale. Presa d'atto parere CONI. Approvazione Relazione ing. C. Longhi. Scelta con­traente." Il motivo per cui e scattata I'inchiesta e da ricercarsi proprio in ciò che fu sostenuto nell'atto in questione con riferimento alla società che avrebbe dovuto fornire il materiale, vale a dire la "Mondo" con sede a Gallo D' Alba, in provincia di Cuneo.

Stando a quanto viene sostenuto nel capo d'accusa formulato dal pubblico ministero inquirente dott. Pietro Argentino, nella delibera sarebbe stato messo nero su bianco che il materiale da impiegare per le opere (il progetto prevedeva un importo complessivo di 465mila euro) era fabbricato esclusivamente dalla "Mondo", un'indicazione che pero e stata smentita da una successiva consulenza tecnica disposta dal titolare dell'in­chiesta. Già, perche a detta dell'esperto nominato dagli organi inquirenti, come emerge pure dal sito della Lega Nazionale Dilettanti della FGCI, ci sarebbero almeno tredici ditte abilitate e certificate alla realizzazione di impianti in erba sintetica. Una situazione che, sempre a giudizio del p.m, non avrebbe fatto altro che integrare i reati di concorso in abuso in atti d'ufficio, in falso e in truffa poiché da tutto questo la società a cui furono affidati i lavori avrebbe ricavato un ingiusto profitto proprio a danno del Comune di Laterza. Ipotesi delittuose da cui gli inquisiti dovranno prendere le distanze decidendo entro i venti giorni che la legge mette a disposizione la linea difensiva da seguire (richiesta di interrogatorio, deposito di memorie 0 indicazione di altri elementi in grado di indirizzare le indagini su piste differenti).

Oltre al sindaco e agli assessori che adottarono la delibera sono indagati per questa stessa vicenda altri tre soggetti, ma solo per il reato di falso. Si tratta dell'ingegner Giuseppe Clemente, inquisito in qualità di dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale di Laterza - Settore Lavori Pubblici; del direttore dei lavori finiti all'attenzione della magistratura, dott. Francesco D'Elia; del responsabile della Direzione tecnica della "Mondo", il dott. Paolo Longo. A far terminare nel mirino i tre professionisti sono state attestazioni secondo cui i lavori al campo sportivo erano stati ultimati in tempo utile rispetto "a quanta previsto dal contratto d'appalto, dal capitolato speciale di appalto e della determinazione del Responsabile del servizio dei lavori pubblici del Comune di Laterza n. 479 dell' 1 ottobre 2004". Un' at­testazione che pero sarebbe stata confutata subito dopo a seguito di una visita sul cantiere effettuata, alla presenza del sindaco Cristella, dall'ingegner Longhi (si tratta dell'ex arbitro di calcio) al termine della quale fu dato atto delle attività di intasamento al 75 per cento. Un rilievo che ha poi fatto da apripista alla contestazione di falso.

Corriere del Giorno, 20 febbraio 2008

martedì 19 febbraio 2008

PD, condannati fuori lista. Udc e Pdl si smarcano

ROMA - La si chiami questione morale o rivolta delle coscienze, o come si vuole, torna prepotente in primo piano l’annosa battaglia per la scelta dei candidati presentabili. Riesplode il dibattito sui criteri da seguire per la formazione delle liste alle prossime elezioni.

Il tema, si sa, era stato introdotto non molto tempo fa, quando esplose il boom cosiddetto dell’antipolitica che, proprio sul terreno dell’anatema al “Parlamento dei pregiudicati”, faceva irruzione nel panorama mediatico con la “carica” di Beppe Grillo.

L’argomento sembra essere proprio una sorta di nervo scoperto che attraversa l’intero Palazzo, in modo trasversale e senza sconti per nessuno. Gli appelli a liberarsi dei candidati impresentabili si sono succeduti: in Commissione antimafia si è fatto ricorso ad un non meglio specificato “codice deontologico” (che non è riuscito a decollare), persino il Procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, si è fatto promotore di un invito a soppesare le candidature dal punto di vista dell’etica e del codice penale. Oggi è il giornale dei Vescovi a lanciare la sfida, indirizzata prevalentemente ai centristi: «Solo candidati puliti”, è il senso di un editoriale di Avvenire di domenica, giorno di massima diffusione nelle parrocchie.

E il Pd, nel presentare i dodici punti del programma, sotto il capitolo “giustizia e legalità” ostentava - per bocca di Veltroni - il «principio della non candidabilità al Parlamento dei cittadini condannati per reati gravissimi come quelli contro la pubblica amministrazione o connessi alla mafia e alla camorra». Riuscirà a sfondare, il monito dei Vescovi, nei due principali destinatari del centrodestra?

A parte l’impegno scritto del Pd, non sembra che la politica risulti particolarmente entusiasta di gestire la “patata bollente”
Tanto da aver registrato, per esempio in casa Udc (insieme con Forza Italia terminale del messaggio di Avvenire), un senso di sollievo per la trasmigrazione nel Pdl dell’eurodeputato Vito Bonsignore, titolare di qualche problema giudiziario: «Meno male - è il commento raccolto - che è andato. Un problema in meno».

Già, perchè l’altro problema non secondario dell’Udc si chiama Totò Cuffaro, governatore della Sicilia, dimissionario in seguito ad una condanna a cinque anni per aver favorito alcuni esponenti di Cosa nostra. Su Cuffaro, però, è intervenuto personalmente Pierferdinando Casini, che gli ha già assicurato la candidatura al Senato assumendosi la “responsabilità piena della scelta”.

«Per Cuffaro garantisco io», ha detto il leader dell’Udc. E c’è anche il problema del segretario Lorenzo Cesa, indagato a Catanzaro per associazione e truffa all’Unione Europea.

Ma, continuando in modo trasversale, i tentacoli del codice penale vanno verso Forza Italia lambendo il sen. Luigi Grillo (aggiotaggio nella vicenda Rcs e Bnl), l’ex governatore della Puglia Raffaele Fitto (corruzione e finanziamento illecito), fino a personaggi di spicco come il sen. Marcello Dell’Utri. Posizione critica, la sua, essendo stato condannato in via definitiva a due anni per frode fiscale e false fatture, e a nove anni in primo grado per mafia (processo in via di appello).

Altri condannati in via definitiva sono i forzisti Massimo Berruti ed Alfredo Vito (patteggiati due anni per corruzione).

Saranno candidati i “definitivi”? Da Forza Italia ancora nessuna decisione definitiva. «Stiamo definendo il quadro politico», dice Claudio Scajola. «Siamo, quindi, ad un primo screening che, tuttavia, ci porta a considerare l’eventualità di massima di una ricandidatura degli eletti uscenti».

Ma esiste già un criterio, una regola da seguire? «Non un criterio assoluto anche perchè non abbiamo al nostro interno grandi problemi, ma il dovere di valutare caso per caso». E i condannati in Cassazione? A questa domanda Scajola non offre risposte, ma valutazioni personali: «E’ da tenere presente l’invito del vescovi e condivido le perplessità di quanti ritengono controproducente esporre candidature che potrebbero indebolire l’immagine della coalizione».

Più netta la presa di distanza di Michele Vietti (Udc) dalla “suggestione” di «affidare alla magistratura la selezione della propria classe dirigente». Cioè? «Non ci si può fermare all’automatismo della condanna, passata in giudicato o meno. Deve essere il partito ad applicare un proprio codice deontologico, anche sulla base di valutazioni diverse da quelle delle presunte “colpe” giudiziarie. Spesso si può far peggio candidando qualcuno senza “nei” ma privo del patrimonio necessario per fare politica».

E a sinistra? La trasversalità, lo abbiamo detto, arriva ovunque. Anche Enzo Carra annovera una condanna definitiva. «Ma per un reato (false comunicazioni al pm ndr) - precisa il giornalista - che non è contemplato nel codice scritto dal Pd. Se si fosse deciso per la mia non candidabilità credo avrei accettato democraticamente, com’è nella mia storia». Qualche problema esiste anche nel “governatorato” della Calabria di Agazio Loiero, impelagato in storie di appalti e sanità. Per non parlare delle presenze in Parlamento degli ex rivoluzionari (Sergio D’Elia) e dei “disobbedienti” Caruso e Casarini, proposti per una condanna a 6 anni a Genova. Ma queste eventuali ricandidature non sono più problemi del Pd.

Francesco La Licata - La Stampa

Nasce il primo circolo on-line del PD


DEDICATO ALL'IMPEGNO DI BARACK OBAMA - www.pdobama.net
Per la prima volta nella storia della politica italiana un partito si organizza non solo attraverso le tradizionali sedi e associazioni territoriali, ma anche su internet.
Nello statuto del Partito Democratico approvato, sabato 16 febbraio nel corso dell’Assemblea Costituente Nazionale, sono previsti, infatti, i “circoli online”, la versione in rete delle vecchie sezioni locali dei partiti. “I Circoli – spiega il documento - costituiscono le unità organizzative di base attraverso cui gli iscritti partecipano alla vita del partito. Essi si distinguono in Circoli territoriali, legati al luogo di residenza, in Circoli di ambiente legati alla sede di lavoro e/o di studio, e in Circoli on-line, che vengono costituiti sulla rete internet e ai quali è possibile aderire indipendentemente dalla sede di residenza, di lavoro e di studio”. Nuovi strumenti che permetteranno a qualsiasi cittadino, ovunque egli si trovi, di partecipare attivamente alla vita del partito.
Capostipite di questo nuovo modo di fare politica, il Circolo ‘Barack Obama’, www.pdobama.net, un’iniziativa dei Mille, il movimento che ha portato diversi suoi aderenti alla Costituente del Partito Democratico dopo aver sostenuto la leadership di Walter Veltroni.
Tra i primi soci Marco Simoni, Emanuela Marchiafava, Ivan Scalfarotto, Francesca Pollastrini, Francesco Costa e Luca Sofri.

Approvati Statuto, Manifesto dei Valori e Codice Etico del PD

Sabato 16 febbraio 2008, a Roma, si è riunita per la seconda volta l'Assemblea Costituente Nazionale, per aprire la campagna elettorale in vista delle elezioni di domenica 13 e lunedì 14 aprile 2008.
Il Segretario Nazionale Walter Veltroni è il candidato premier del PD.

Nell'occasione sono stati anche approvati lo Statuto,


il Codice Etico ed il Manifesto dei Valori del partito.


Commento da un laertino fuori sede

Da ex laertino (trapiantato in provincia di Roma) non posso che apprezzare e condividere la scelta della partecipazione attiva, ora più che mai, alla vita politica.
Complimenti per il blog,
Vi invito ad iscrivervi al primo circolo PD on-line Barack Obama e a visitare il mio Blog.
Leonardo Piscazzi -

www.innovatorieuropeimonterotondo.wordpress.com

Decidi il tuo Destino o qualcuno lo farà per te .....

Il Partito Democratico nasce come una sfida coraggiosa, con il sapore della svolta.
La possibilità di mettere tutto alle spalle: partitocrazia, oltranzismo, instabilità.
Il Partito Democratico riparte dalla gente. Privilegia le idee, sacrifica le logiche partitiche.

Una sinistra nuova, che non nasce dall'antiberlusconismo ma vive di istanze concrete: infrastrutture, precariato, salari, scuola, affitti, sono solo alcuni dei punti del programma del PD.

Dobbiamo correre veloci verso il futuro, e lo facciamo da soli.

Con un programma che non è il frutto di un compromesso, ma ha in sè la forza del cambiamento.

Invitiamo tutti i cittadini a credere nel nostro progetto e a partecipare attivamente alla vita politica nazionale e laertina, in modo da fare valere i propri diritti e le proprie istanze, e vedere finalmente realizzate concretamente le proprie necessita’.