mercoledì 11 giugno 2008

COSTANTINO (PD) TROPPE LE VESSAZIONI A DANNO DEGLI AGRICOLTORI

BARI – Si parla a più riprese di sviluppo, di asset del territorio. Poi assistiamo a comportamenti deplorevoli come quello di Equitalia. La quale, da agevolare il sistema di riscossione delle entrate pubbliche, si è trasformata in un esattore malvagio e disattento. Le imprese agricole, molte delle quali familiari, si sono trovate nel 2008 con drammatici fattori congiunti. Primo la procedura di rinnovo delle assegnazioni di carburante agevolato lenta e farraginosa, poi lo slittamento a Giugno del pagamento del premi PAC 2007 la c.d. integrazione che ad oggi non risulta pagato per molti degli aventi diritto, poi i ritardi nel pagamento dei risarcimenti per calamità (rimangono part del 2003 e quelle del 2004) ed infine la ristrutturazione dei debiti con l’INPS, per i contributi non pagati. La Regione Puglia con l’Assessore Russo ha fatto il massimo per evitare questi disagi. Vedi per esempio il caso del Consorzio di Bonifica Stornare e Tara costretto ad applicare somme esose (1.200€/ha) da un accordo stipulato molto silenziosamente dal Governo Fitto. La somma di questi fattori ha scatenato un vero fuggi-fuggi dalle imprese agricole e sono iniziati a fioccare i cartelli vendesi. Ma ciò che è più grave si è messo in ginocchio un’economia. Sulla faccenda dei contributi si sta giocando un braccio di ferro che va, al solito, a discapito degli onesti e delle piccole aziende. Equitalia che ha come azionista di minoranza l’INPS al 49% ha bloccato i pagamenti degli aiuti compensativi alle aziende e famiglie che avevano debiti con l’INPS o altri soggetti pubblici per oltre 10.000€. Basta che un singolo agricoltore non sia stato in grado di pagare per 3 anni e la somma è presto raggiunta. Quindi blocco dell’integrazione che per molte famiglie è una boccata d’ossigeno. Con alcuni casi grotteschi: imprese agricole che hanno pagato tutto in una unica soluzione e ancora non si vedono sbloccati i pagamenti. O altre cui si fanno risultare pagamenti già entrati nella maxi-ristrutturazione debiti INPS come residui dovuti e bloccando ancora i crediti vantati. Insomma uno stillicidio che ruba soldi e tempo agli agricoltori, costretti ad ammattire con ricorsi e controricorsi. In un ginepraio kafkiano che sconsiglia chiunque voglia fare impresa e magari assumere. Alle imprese e quindi ai lavoratori si deve consentire di lavorare in un clima sereno e non poliziesco. Perché bisogna innanzitutto chiarire una cosa: l’integrazione non è un regalo della Unione Europea agli agricoltori. E’ una compensazione minima che li ristora dal dover produrre in perdita pena - come sta già succedendo per la scarsa redditività - l’innalzarsi dei prezzi alimentari. E lì son dolori per tutti. Non capire che la Puglia perde un asset fondamentale non tutelando a dovere gli operatori agricoli siano essi operai o datori di lavoro è un errore marchiano. Mi auguro pertanto che gli evasori siano giustamente perseguiti ma che nel contempo le situazioni di regolarità siano presto sbloccate. La procedura è chiusa dal 25 Febbraio, alcune aziende hanno in piedi ricorsi e si scontrano con i ritardi del pagamento delle calamità, non è giusto penalizzarle oltremodo. Inoltre a tutte è stato di fatto impedito di pagare ratealmente il 30% richiesto per chiudere i debiti con l’INPS. 30% calcolato, è bene ricordarlo, dopo aver raddoppiato con le sanzioni gli importi contributivi dovuti. Per intenderci se si doveva 100 si è pagato il 30% di 200, cioè 60. Su questi importi totali notificati non era possibile alcun contradditorio, solo le organizzazioni di categoria hanno fatto da filtro per impedire che cifre del tutto errate fossero messe a ruolo. E’ giunto il momento quindi di sbloccare i pagamenti per Equitalia, dato che la procedura informatica di riscossione é stata persino certificata e introdotta informaticamente da notai ed appositi professionisti. Senza dimenticare la grande questione calamità che vede la Provincia di Taranto enormemente in credito con il Governo. Bisogna ricordare agli agricoltori inoltre che chi li ha privati del sostegno statale in caso di calamità è stato il Governo Berlsuconi. La soppressione della Legge 185 del 1992 quella che consentiva sia pure con molto ritardo di rifarsi da calamità sempre più devastanti anche per i cambiamenti climatici porta la data e la firma dell’ottimo Alemmano. Non male per chi diceva di proteggere l’agricoltura.

Bari, 11 Giugno 2008 Il consigliere regionale - Paolo Costantino

3 commenti:

Anonimo ha detto...

The nice thing with this blog is, its very awsome when it comes to there topic.

Anonimo ha detto...

Costantino è sempre attivo per il territorio.
Buon esempio di politica.

Vito

Anonimo ha detto...

Costantino ottimo rappresentante del territorio!