venerdì 13 giugno 2008

Manovre e primarie, intervista a Rocco Ressa

Ma a nome di chi parlerà domani (oggi , ndr) Pentassuglia? Il sindaco di Palagiano, Rocco Ressa, manda dalle pagine del “Corriere” un avviso al segretario provinciale del Pd per la riunione che il centrosinistra terrà oggi con gli alleati della maggioranza provinciale sul tema: elezioni provinciali e candidatura.
Dice il sindaco Ressa: Donato Pentassuglia è segretario provinciale dimissionario del Pd, quindi che dovrebbe occuparsi solo di ordinaria amministrazione; invece mette sul tavolo un tema scottante, qual è la situazione del Centrosinistra per le provinciali a cominciare dal candidato presidente. Invece, continua Ressa, argomenti così importanti vanno discussi negli organismi statutari del partito, Assemblea provinciale e Coordinamento per elaborare una strategia, per impostare le modalità di scelta dei candidati, per rispondere alla domanda di primarie che giunge da molta parte della base.

Ma Gianni Florido è un presidente uscente…

Anche Sergio Cofferati è un sindaco uscente e, senza che nessuno glielo abbia chiesto, ha deciso di sottoporsi alla primarie, per verificare il giudizio del popolo sul suo operato…

Sindaco, paese che vai usanza che trovi…

Invece le primarie non sono un mezzo, sono una necessità, innanzi tutto un modo d’essere diverso dal centrodestra, un altro agire politico. Poi sono una necessità perché, dopo la sconfitta dello stesso Florido alle comunali di due anni fa e dopo la cocente sconfitta alle politiche nazionali dell’aprile scorso, il Centrosinistra ha un bisogno vitale per ottenere nuova forza da militanti, elettori e simpatizzanti su un progetto condiviso.

Scusi, sindaco, ma queste cose invece di mandarle a dire perché non le dice lei nella riunione?
Perché non ci sarò, la riunione sarà fatta fra pochi intimi, quindi quale che sia la decisione sarà una decisione illegittima, perché non elaborata prima negli organi di partito e sostenuta da un segretario dimissionario, una vera e propria fuga in avanti.

Un tempo si sarebbe detto manovre di corridoio…
Contro le quali il miglior antidoto sono le primarie aperte, a cui più saranno i partecipanti, più sarà rafforzata la posizione del Pd…

Sindaco, le primarie sono comunque una competizione, le si può perdere anche vincendo, se il margine di vittoria è esiguo il candidato, almeno in Italia, ne esce indebolito.
Invece accettare le primarie, anzi decidere di sottoporsi ad esse, è un atto di coraggio e di trasparenza, che rafforza la posizione del candidato, e quella del partito e della coalizione.

L’elettorato che sceglie il proprio candidato presidente…
Si sente partecipe, si galvanizza. Noi per questo stiamo per costituire il Comitato “primarie vere e primarie sempre”, per radicare la partecipazione dei cittadini e per sottolineare la nostra diversità dal Centrodestra.

Ultima domanda, sindaco: ci sono altri candidati?
Non è detto.

M. C. - Corriere del Giorno

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande Ressa!
Ce ne fossero di politici come lui, senza peli sulla lingua e senza "atteggiamenti politichesi".
Chi cerca di emarginare lui e le voci di dissenso rispetto alla gestione oligarchica del Partito lo fa perchè teme di veder danneggiata la propria posizione conquistata in modo non sempre democratico.
I funzionari di partito e i loro scendiletto, qualora le primarie dovessero diventare "il Metodo" di selezione della classe politica, verrebbero derubricati e meri organizzatori, dovendo per questo rinunciare a quel potere che oggi permette loro di decidere, nel chiuso delle loro stanze, di chi passa e chi no, chi ha ben governato e chi no, chi ha consenso e chi no. Il Partito Democratico è nato, il Partito si sta facendo il democratico si avrà solo se Ressa, Catapano e gli altri ce la faranno a mettere in mora Mazzarano e tutto l'universo che attorno a lui gravita. Coraggio!

Anonimo ha detto...

Si può fare!

Anonimo ha detto...

a me ressa non piace.

Anonimo ha detto...

ho sentito per radio il consiglio comunale sulla sanità dove è intervenuto ressa, mi è sembrato preparato e capace.