lunedì 30 giugno 2008

Costantino: niente più comunità montane nel Tarantino


L’ente di Mottola accorpato a quelli di Ruvo e di Gioia del Colle.

Il governo Vendola ha approvato la riduzione delle Comunità Montane Pugliesi da sei a tre. Il disegno di legge sarà ora sottoposto all’esame del Consiglio regionale. Una decisione presa in attuazione della legge 244 del 2007 (ultima finanziaria del governo Prodi). A comunicarlo è stato Paolo Costantino, consigliere regionale del Pd, secondo il quale Vendola entro il 31 dicembre dovrà istituire le tre nuove Comunità montane: Zona A, detta del Gargano con i comuni di: Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Mattinata, Monte Sant’Angelo, Peschici, Rignano Gargano, S. Giovanni Rotondo, S. Marco in Lamis, Sannicandro garganico, Vico del Gargano e Vieste; zona B, detta della Daunia con i comuni di: Alberona, Biccari, Carlantino, Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Piglia, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valforte, Motta Montecorvino, Pietra Montecorvino, Roseto Valforte, nS. Marco Lacatola, Voltura Appula, Volturino, Accadia, Anzano di Puglia, Bovino, Candela, Castelluccio Valmagiore, Celle S. Vito, Delicato, Faeto, Monteleone di Puglia, Orsara di Puglia, Panni, Roccheta S. Antonio, Sant'Agata di Puglia, Troia, e zona C, detta della Murgia, che sarà formata dai Comuni di: Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Spinazzola, Acquaviva delle Fonti, Cassano delle Murge, Gioia del Colle, Grumo Appula, Noci, Santeramo in Colle, Toritto, Cristiano, Massafra, Mottola, Laterza. I comuni ricompresi saranno ridotti da 62 a 52. I comuni della provincia di Taranto tagliati sono: Palagianello, Palagiano, Montemesola, Ginosa e Castellaneta. I consiglieri passeranno da 186 a 132, spariranno gli assessori. I nuovi presidenti che saranno eletti potranno avvalersi di due soli componenti nell’esecutivo.«Questo - ha sottolineato Paolo Costantino - pone fine allo scandalo delle Comunità montane a livello del mare. Viene infatti - ha aggiunto - soppressa tra le altre la Comunità montana dela Murgia Tarantina che campeggiava tra gli sprechi d’Italia nella prima pagina de “La Casta”, il libro inchiesta di Gian Antonio Stella e Carlo Rizzo. La giunta regionale del presidente Vendola - commenta ancora il consigliere del Pd -, non è arroccata in una torre d’avorio ma attenta a produrre atti sensati senza cedere a tentazioni demagogiche. Infatti - conclude Costantino - il lavoro programmatorio relativo ai fondi europei ed altre progettualità, nonchè la continuità amministrativa degli atti posti in essere dalle Comunità montane, è fatto salvo con le norme transitorie».D’accordo al provvedimento si è dichiarato il presidente della Comunità montana della Murgia Tarantina, Arcangelo Rizzi. Il disegno di legge della giunta regionale secondo Rizzi è il frutto della bozza proposta dai Presidenti delle Comunità montane pugliesi, fatta propria dal governo Vendola. Una nuova riformulazione delle Comunità montane che secondo Rizzi va accompagnata da nuovi strumenti di delega riguardanti il riassetto idrogeologico, la prevenzione degli incendi e la gestione del parco. In sintonia con il presidente Rizzi si è detto anche Vanni D’Onghia, assessore della Comunità montana con sede a Mottola. Un riordino che ritiene necessario per ridurre la spesa. Anche se D’Onghia ritiene che ci sono altri enti che vanno soppressi, come l’Ente Parco, le cui funzioni vanno affidate alle Comunità montane, già competenti ed attive nel territorio. E quella della Murgia Tarantina secondo l’assessore D’Onghia ha mostrato efficienza già dall’attuazione dei Patti territoriali, fino all’approvazione di progetti importanti come il Prie (Piano regolatore degli impianti eolici) ed il ruolo di regia svolto nell’Area vasta.»


da La Gazzetta del Mezzogiorno
di Francesco Francavilla

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