lunedì 16 giugno 2008

Florido: Disponibile da subito a fare le primarie.

“Nei Paesi dove le primarie per la scelta del candidato Presidente sono nate, l’uscente non viene mai sottoposto a questo tipo di selezione. È una regola fondata sul buon senso e sulla ovvietà.Salvo non si ritenga che il governo uscente abbia fatto tanto male da “consigliare” di non ricandidarne il massimo rappresentante, il punto forte per l’eventuale riconferma si basa sempre sulla buona capacità di governo espressa da tutta la coalizione. Nel centrosinistra della provincia ionica non ho mai registrato giudizi negativi sull’operato dell’Amministrazione da me diretta che tra un anno esatto si sottoporrà al vero giudizio che conta: quello degli elettori.
Quindi, la richiesta di primarie da parte di alcuni circoli del Pd della nostra provincia è, come è stato spiegato, una risposta ad un principio ideologico e politico generale: “primarie sempre”.
Voglio che si eviti quello che è già successo un anno fa e cioè che sulle primarie si spacchi il centrosinistra ionico e che, in questa spaccatura, si infilino giochi e posizionamenti di parte che hanno distrutto la onorabilità di vecchi grandi partiti. Ecco perché, nel pieno rispetto di quanto in proposito decideranno il Pd ed il resto della coalizione, dico di essere disponibile da subito a fare le primarie. Non so se c’è un altro candidato ma non voglio che il “tafazzismo” logori e divida uno schieramento che ha argomenti forti fondati sulle tante realizzazioni compiute, per vincere, e anche bene, le prossime elezioni provinciali.
Sono abituato, ormai, ad avere ragione postuma. Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, se si ricandiderà ha chiesto di non essere sottoposto “al supplizio divino” (sono parole sue) perché tali vengono da lui considerate le primarie per un presidente uscente del governo regionale. Il sindaco di Bari Michele Emiliano e la coalizione che lo sostiene hanno deciso che il segretario regionale del Pd sarà ricandidato ma senza primarie. A Lecce, dopo una qualche esitazione, Giovanni Pellegrino sarà ricandidato senza primarie.
A Taranto questo non è dato.

La responsabilità e la voglia di far competere il centrosinistra per vincere, evitando così che l’onda lunga berlusconiana travolga tutto e tutti, mi consigliano questa scelta. Se la coalizione che mi appoggia lo deciderà, si preparino pure i seggi: sono pronto a girare il territorio con umiltà e determinazione per spiegare quanto di buono e di onesto il centrosinistra unito da me guidato ha fatto per la provincia di Taranto”.


Gianni Florido

8 commenti:

Amico Democratico ha detto...

bravo florido

Anonimo ha detto...

Primarie Vere, Primarie Sempre...
Invece di strillare, sarebbe bastato un colloquio "DEMOCRATICO".

Franco Catapano ha detto...

Strillato quando e dove?
Le primarie previste dal nostro statuto le abbiamo sempre richieste ufficialmente e motivate. Non ci siamo mai sottratti al confronto democratico e non ci siamo mai arresi difronte a delle scelte verticistiche.
Mi piacerebbe sapere con chi dovevamo fare il colloquio democratico e che sei?

Anonimo ha detto...

Amici e compagni,
non perdiamo piu' tempo, mentre in Italia si sta per instaurare una dolce dittatura, non possiamo permetterci di perder tempo su questioni che alla gente interessa poco! Non ci capiscono.....
Abbiamo bisogno di riprendere il contatto diretto con il popolo del centro sinistra, partendo dalle questioni reali e concrete....
Lavoro, Sanità, Ambiente......
ma per tornare ad essere protagonisti abbiamo bisogno di UNITA', COMPATTEZZA e VOGLIA Di FARE SQUADRA!
non sprechiamo energie inutilmente, sarei anche daccordo nelle primarie se non fosse che questo clima di astio potrebbe lacerare i rapporti e disimpegnare qualcuno nella battaglia piu' difficile che ci attende fra meno di un anno....

Anonimo ha detto...

All'anonimo voglio dire che a volte è più difficile il rispetto delle regole che ci si è dati che lo spostamento dei paletti un po' più in là. Il problema è che quando fai ciò, non sai più come e, soprattutto, dove riposizionarlo stò paletto! Sottintesi a parte, ritengo che lo statuto nazionale del PD ha voluto richiamare e ricordare a tutti noi "Democratici" che l'istituto delle "Primarie" è fondante della democrazia interna del partito. E lo si ritiene tale al punto che indica addirittura le precondizioni per Primarie di coalizione, intendendo con ciò indicare la via maestra per la individuazione dei rappresentanti istituzionali di qualsiasi livello e competizione si tratti. Precisato questo, concordo pienamente con il commento dell'"amico democratico" riguardo a Florido. Anch'io dico bravo Gianni. E' la scelta giusta per aiutare la crescita democratica del nostro partito. Ed un'occasione in più per dimostrare la bontà del lavoro svolto e spiegare quel che si è fatto negli anni in cui il CS ha amministrato la Provincia, riprendendo il contatto diretto con i cittadini sulle problematiche di interesse di tutti. Riguardo al clima di astio penso che si non può, ogni qualvolta si chiede con fermezza di rispettare le regole, farne un dramma. Accettare il confronto è il sale della Democrazia, e, anche se la voglia di dimostrare di essere l'uomo giusto può far alzare i toni del dibattito, la individuazione del candidato di turno deve essere salutata da TUTTI come la scelta in grado di rappresentare al meglio la coalizione (o il partito) e portare alla vittoria della competizione elettorale.
Infine un appello democratico: invito tutti quelli che hanno voglia di partecipare alla discussione a "firmarsi". Anche questo è segno di crescita culturale e democratica.

akerfeldt ha detto...

La lunga marcia di avvicinamento all’appuntamento elettorale per il rinnovo del Consiglio Provinciale non è cominciata bene per il Pd jonico. Ma c’è tempo per recuperare. L’immagine delineatasi a seguito della diatriba sulle primarie è stata quella di un partito diviso. Una divisione icasticamente rappresentata dalle saracinesche serrate della sede provinciale a cui i “dissidenti” si sono trovati di fronte l’altra mattina. Si è aperto un importante punto di frizione che ha minato l’unità e la compattezza del Pd jonico, già sottoposta a dura prova dalle dimissioni di Pentassuglia e dalle scelte calate dall’alto nella composizione delle liste dei candidati democratici per le scorse elezioni politiche. Una frattura a cui Florido ha tentato di porre rimedio accettando obtorto collo “il supplizio divino” delle primarie. Ragionando in termini di mero, cinico calcolo politico potrebbe pure aver ragione Florido, quando fa intendere che sottoporre il presidente uscente alle primarie vorrebbe dire offrire il destro alle strumentalizzazioni avversarie che presenterebbero una eventuale sconfitta di Florido come una bocciatura data dallo stesso elettorato di centro-sinistra all’operato dell’attuale presidente della Provincia. Ma a questa lettura contribuirebbero, a mio modestissimo parere, lo stesso atteggiamento e le stesse dichiarazioni di Florido il quale avrebbe dovuto accettare senza tentennamenti le primarie, presentandole non come un esame a cui sottoporre la carica istituzionale uscente, ma come un primo strumento autenticamente democratico, di cui il neonato partito si è voluto dotare e intende il più possibile avvalersi per riavvicinare i cittadini alla politica e recuperare una concezione di democrazia partecipata, marcando al contempo la differenza verso coloro i quali tendono alla perpetuazione di un modello di democrazia leaderalizzata, mediatizzata e incentrata sull’oligopolio decisionale. Per fare in modo che le primarie possano essere un esercizio di democrazia partecipata è però necessario ridestare l’interesse dei cittadini nella politica non solo in concomitanza di esse ma attraverso un costante lavoro di coinvolgimento della cittadinanza nella discussione di tematiche di rilevante interesse pubblico. Mi sembra che a Laterza riguardo questo punto si stia operando bene. Tornando a ragionare in termini di mero, cinico calcolo politico, si sarebbe potuto suscitare meno clamore attorno alle iniziative dei “dissidenti”. Tuttavia, in questo modo, forse si sarebbe evitato di offrire l’immagine di un partito diviso, ma probabilmente, secondo il mio personale punto di vista, Florido non avrebbe accettato le primarie.

Francesco Vasto ha detto...

Caro akerfeldt, condivido per intero il tuo intervento, ma consentimi una precisazione, davvero credi che non si siano tentate strade meno clamorose di queste ultime?

akerfeldt ha detto...

Certo che no, fra! La mia era più che altro un'implicita risposta a chi contestava i modi con cui siete stati costretti a portare avanti questa battaglia per le primarie. Ovvio che una linea morbida è stata tentata, ma infruttuosamente. Rimaneva una via più dura che ha invece sortito i suoi effetti. Poi il clamore è dovuto soprattutto all'inevitabile copertura mediatica operata per questi dissidi interni al partito.