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Durante il processo di decomposizione della materia organica per la produzione di compost si liberano degli acidi grassi, sostanze assolutamente non pericolose, non nocive alla salute ma sgradevoli per l’olfatto.
Per contenere questo problema degli odori, vengono installati all’esterno delle linee di produzione di compost i biofiltri.
Il biofiltro è un procedimento assolutamente naturale che consente di contenere il problema dei cattivi odori, causati dagli acidi grassi, attraverso l’utilizzo di microrganismi i quali non fanno altro che metabolizzare queste sostanze odorigene.
I capannoni all’interno dei quali avvengono i processi di compostaggio devono essere chiusi e l’interno mantenuto “in depressione” con l’aspirazione forzata: questo significa che il flusso d’aria, anche a porte aperte, tende ad andare dall’esterno all’interno evitando così la fuoriuscita dei cattivi odori.
L’aria, una volta aspirata, viene convogliata al biofiltro con un sistema di grossi tubi e portata all’interno di grosse vasche dove si trovano i microrganismi.
La biofiltrazione quindi è un processo di abbattimento degli inquinanti aerodispersi che sfrutta l’ossidazione biologica: l’aria contaminata viene fatta passare attraverso un mezzo nel quale sono presenti dei microrganismi in grado di decomporre gli inquinanti utilizzandoli come fonte di nutrimento.
La gestione dei biofiltri, quindi, può rivelarsi abbastanza complessa, dato che le variabili implicate nel corretto abbattimento degli inquinanti sono molte e tutte di notevole importanza.
In genere la biofiltrazione si impiega con i flussi d’aria che contengono una concentrazione di inquinanti relativamente bassa.
L’efficienza di abbattimento dei composti organici volatili supera spesso il 95% e per questo motivo i biofiltri vengono utilizzati per eliminare un’ampia varietà di inquinanti organici spesso caratterizzati dall’avere un odore insopportabile.
I microrganismi utilizzati nei biofiltri possono essere di diversa natura: funghi, lieviti, muffe e soprattutto batteri. Tutti comunque sono estremamente sensibili alla temperatura del flusso dell’aria da trattare.
L’efficienza nell’abbattimento è direttamente legata al numero di microrganismi presenti, numero che è estremamente dipendente dal grado di umidità presente nel mezzo filtrante. Anche l’eventuale presenza di particolato può creare grossi problemi: accumulandosi sul materiale filtrante ostacola l’afflusso dell’aria nel mezzo dove sono presenti i microrganismi.
Come si può dedurre da queste poche informazioni, le variabili in gioco, come detto, sono tante. Di certo c'è un'ordinanza di chiusura che però non da alcuna certezza sui tempi di intervento.: un giorno, una settimana, un mese?
E se sentiremo ancora tali cattivi odori sarà perchè stanno testando l'impianto o hanno ripreso la produzione e i problemi sono rimasti irrisolti?
Giro agli amministratori i miei dubbi, nella speranza (vana?) di ottenere una risposta.
Giuseppe Russi - Coordinamento Pd Laterza
15 commenti:
Da oggi l'impianto Progeva è ritornato a funzionare. Tutto sistemato? probabilmente sono arrivati i nuovi filtri .........
ma si sente ancora la puzza o no?
ma si sente ancora la puzza o no?
Appena arriva la tramontana capiremo se la puzza di cane morto è scomparsa, nel frattempo però si comincia a sentire la puzza di bruciato.
Puzza o non puzza, il nostro territorio ha subito una grave ferita difficile da rimarginare.
Aprire uan azienda in un luogo vicino al centro abitato e' indice di una forte miopia politica, sicuramente poco lungimirante ma vicina agli interessi dei pochi proprietari di quel suolo.
Avviare un'azienda di compost in un paese che e' famoso per l'aria pulita, il pane e la carne e' un forte gesto autodistruttivo.
Sicuramente domani non ci saranno piu' sagre di paese, a meno che non si tratti di sagre di puzze e fagioli.
Forse i cittadini della provincia non faranno la fila nelle macellerie e neppure li vedremo in piazza per i famosi eventi di Laterza Estate (Ma Laterza Estate esiste?).
Sotto il lezzo della tramontana tutti noi ricorderemo quello che Laterza e'Stat...
la vedi tragica tu però...mamma mia!!!
cmq se diciamo ai macellai di accendere al massimo i fornelli la puzza non si sente più...non pensate??
Ma il fumo delle macellerie, costante e intenso, quanto inquina ?
dobbiamo imparare a vivere con i fumi e la puzza, i soldi vengono prima di tutto, siamo un paese di morti di fame e poveri di lavoro se poi sputiamo pure sul progresso economico ..........
E se le puzze sono dannose alla salute?
Paghiamo il prezzo per un progresso economico che si quantifica in che cosa?
Qualche posto di lavoro?
Sicuramente qualcuno deve pagare per aver aperto l'azienda troppo vicino al centro abitato. NO?
Mica qualcuno pensa di far chiudere le macellerie? Sono il centro dell'economia locale e riescono a trascinare tutte le attività e le entrate comunali. Fornai e Macellai vanno tutelati e incentivati. Comunque puzza=nocività non è dimostrabile.
MICA MICA
Puzza=Nocivita' nno e' dimostrabile, ma un'amministrazione che porta la puzza in una comunita', anzi individua il suolo dell'azienda in prossimita' del centro abitato dimostra la relazione CATTIVA AMMINISTRAZIONE = PUZZA DI BRUCIATO = PUZZA.
prima di dare giudizi avventati non è opportuno aspettare le risposte del nostro sindaco Cristella, sicuramente ci sono delle motivazioni sulla puzza e non credo che si faccia mettere sotto i piedi dalla ditta.
Infatti tutti attendono le risposte di Cristella e della sua maggioranza.
E' un fatto positivo che si siano accorti della puzza anche loro. Ricordo quando la questione puzza era il frutto di deliri psicotici di 4 cittadini e di un numero ancora più ridotto di consiglieri di opposizione.
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