lunedì 30 giugno 2008

La Progeva e i benefici per Laterza

Di seguito si riporta il commento, una vera e propria analisi, sul caso Progeva lasciato Akerfeldt

La questione Progeva va valutata attentamente. I siti di compostaggio sono preziosi per sostenere un ciclo dei rifiuti che contempli l’invio in discarica come estrema ipotesi. Purtroppo tali siti emettono spesso fetori. Tali immissioni maleodoranti non dovrebbero essere nocive per la salute dei cittadini in quanto il processo di compostaggio dovrebbe essere incentrato interamente su determinati rifiuti non pericolosi di natura organica. Tuttavia servono attenzione da parte delle autorità preposte al monitoraggio delle sostanze conferite alle aziende e senso di responsabilità da parte di queste nell’agire correttamente. Non mancano casi, infatti, in cui rifiuti potenzialmente pericolosi sono stati conferiti ad aziende di compostaggio. Particolare attenzione va prestata ai fanghi derivanti dalla depurazione delle acque reflue urbane. Si è infatti verificata la circostanza che ad aziende operanti nel compostaggio siano stati affidati tali fanghi contaminati però da sostanze pericolose. Senza andare lontano, vi è stato un caso del genere che ha interessato un’azienda di Ginosa Marina, l’Aseco, azienda a cui il nostro comune affida i rifiuti provenienti da raccolta differenziata (carta, vetro ecc..). Non so se qualcuno l’abbia menzionato nel dibattito di venerdì sera.
In ogni caso sul sito de “l’Espresso” si trova ancora l’articolo, a cui rimando http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local//1491367 correlato alla vicenda.
Dando per scontato che la Progeva non acquisisca rifiuti pericolosi, la vexata quaestio è costituita dalle immissioni maleodoranti. Su queste è difficile fare valutazioni. I rilevamenti che si stanno eseguendo riguardano la pericolosità delle stesse, ma da questo punto di vista credo non debbano esserci problemi. Dall’azienda hanno fatto sapere che la causa dei cattivi odori di questo mese è costituita dal guasto del biofiltro. Tuttavia da aprile l’ormai famoso biofiltro deve essersi guastato più volte, considerato il fatto che le prime “serate Progeva” risalgano a quel mese. Insomma dobbiamo sperare che l’azienda riesca a ovviare al problema attraverso un biofilitro il meno usurabile possibile.
In ultima analisi un rilievo “politico”. Abbiamo nel nostro territorio questa azienda di compostaggio. Quali rifiuti il nostro comune invia alla Progeva per il trattamento? La frazione organica proveniente da raccolta differenziata, il cosiddetto “umido”, no. La nostra amministrazione, pur avendo attivato da un anno un sistema di raccolta differenziata porta a porta, glorificato al momento della diffusione degli strabilianti dati “drogati”, non ha ancora implementato il servizio di raccolta differenziata dell’umido, servizio visto altrove come un vero e proprio corollario del primo.
I rifiuti di giardini e parchi, il cosiddetto “verde”, neanche, almeno a giudicare dal dettaglio R.S.U. del mese di Maggio inviato dal Comune di Laterza all’assessorato all’Ecologia della Regione Puglia. E i fanghi derivanti dalla depurazione delle acque reflue? Boh.
Insomma quali altri benefici trae la comunità laertina dalla presenza di questa azienda a parte quelli, sicuramente positivi anche se non eccezionali, a livello occupazionale? Perché il Comune non si decide a conferire la maggior parte dei nostri rifiuti organici alla Progeva? Magari l’impresa potrebbe adottare nei confronti dei conferimenti provenienti dal nostro comune un tariffario di vantaggio a mo di “ristoro ambientale” per gli inebrianti effluvi che finora ci ha offerto specie d’estate.
Se gli amministratori locali e quelli della Progeva avessero partecipato al dibattito l’altra sera, avrebbero eventualmente potuto dare risposte esaurienti ai tanti quesiti. I padroni hanno invece preferito mandare i loro dipendenti facendo filmare il tutto, adducendo come motivazione il fatto che non sia stato recapitato loro alcun invito. Il dibattito era aperto a tutti. C’era bisogno d’invitare? La loro presenza sarebbe stata sicuramente gradita e avrebbe costituito un atto di serietà e di rispetto verso istanze democraticamente rappresentate da cittadini che finora da quest’azienda hanno ricevuto solo la puzza.

akerfeldt - commento del 29 giugno

1 commento:

Franco Catapano ha detto...

Il tuo commento, diventato poi articolo, mi è parso sensato ed equilibrato.
Tuttavia sarebbe utile anche fare qualche considerazione sul piano di fattibilità della Progeva per capire perche a Laterza e non altrove (per esempio a Noci). Tenuto conto che la materia prima non arriva direttamente dal nostro circondario e che le spese di trasporto sono oltremodo salate.