domenica 15 giugno 2008

Sanità, sindaci a confronto

LATERZA - Sulla sanità di terra jonica, summit d’eccezione giovedì sera a Laterza: sette sindaci seduti allo stesso tavolo consiliare, a rappresentare il cosiddetto polo occidentale jonico che da Massafra arriva a Ginosa, attraversando Mottola, Palagiano, Palagianello, Castellaneta e, appunto, Laterza, alla Cittadella della Cultura non s’erano mai visti. Tema specifico a parte, pure di spinosa attualità, è forse il dato più rilevante consegnato dal dibattito alla cronaca della serata. Sullo sfondo, il destino sospeso degli ospedali di Castellaneta, Mottola e Massafra, chiuso in “sandwich” fra due piani sanitari regionali in dissolvenza incrociata, a datare un passaggio di consegne dato adesso per imminente (vige ancora il “Fitto”, è all’esame della giunta il “Vendola”). Ad effetto, in apertura di dibattito, l’immagine “a mezza serranda” data dal sindaco di Laterza, Giuseppe Cristella, all’ospedale di Castellaneta: metafora calzante, a far sintesi della tragedia-Utic di un anno fa e dello stato di “catalessi” in cui versa oggi la struttura della città di Valentino. “La pietra dello scandalo” per il sindaco castellanetano Italo D’Alessandro. “C’è una Puglia migliore? Certamente no”, manda poi a dire il sindaco laertino, in punta d’ironia, al presidente Vendola “grande assente”. E indirizza il dibattito: da lì in poi sarà “elastico” continuo fra dichiarate volontà di “fare squadra” e “cadute” elettoralistiche, non proprio inevitabili. “Sulla sanità abbiamo perso tre anni fa le elezioni, sulla sanità vinceremo le prossime: non c’è che da aspettare” dice nella sostanza il consigliere regionale Simone Brizio, stroncando la bozza del nuovo piano ospedaliero regionale che “chiude Mottola e Massafra e declassa Castellaneta”. Piuttosto “facciamo in modo che ciò che il piano prevede sia realizzato: andiamo oltre le urne, puntiamo ad un agire differente, lo spirito della politica è dare risposte” indica Stefano Fabiano, vicepresidente della Provincia. E Rocco Ressa, sindaco di Palagiano, invita a “uscire dall’ipocrisia”. “La politica faccia un passo indietro, lasci la sanità libera e i medici facciano i medici” aggiunge, ritendendo un “passo positivo” gli indirizzi che il piano assegna agli ospedali di Mottola (riabilitazione), Massafra (base) e Castellaneta (intermedio). Proposte: “Accelerare il riordino e incastrare la Regione perché diventi operativo in tempi brevi”. Frecciate al veleno arrivano dai sindaci di Mottola e di Massafra, Giovanni Quero e Martino Tamburrano. Il primo: “Faccio dieci passi indietro ma datemi un ospedale dove possa essere curato”; il secondo: “L’ospedale di Massafra? Un avamposto della politica del centrosinistra, chiudetelo pure”. A seguire, la via d’uscita di Tamburrano: “Riaggreghiamo le professionalità, parliamo una sola lingua, o non si va da nessuna parte”; la proposta, dopo lo “sdegno”, di Luigi Montanaro, sindaco di Ginosa: un tavolo tecnico-istituzionale intorno a al quale “programmare la sanità”; la disponibilità di Michele Labalestra, primo cittadino di Palagianello: “Se è il caso, occupiamo Castellaneta”. E il freno di Pietro Lospinuso, consigliere regionale: “Il piano-Vendola è un passo indietro, ma serve gioco di squadra”.

Francesco Romano - La Gazzetta del Mezzogiorno - 14 giugno 2008

12 commenti:

Anonimo ha detto...

E' doloroso vedere che i soliti "ASSETATI" di potere, che venderebbero moglie, madri e figli, fanno politica per garantirsi il prossimo posto da consigliere regionale, anche a danno dell'immagine dei compagni di partito, e anche con una politica "diffamatoria", del resto chi non sa fare, sa parlare.

Anonimo ha detto...

Poltronisti

Anonimo ha detto...

Meglio un medico onesto e coscienzioso di un pericoloso diffamatore.

Anonimo ha detto...

Meglio un medico onesto e coscienzioso di un pericoloso diffamatore.

Anonimo ha detto...

i pazienti e gli operatori meritano una politica sanitaria diversa.
sono di centrosinistra e non mi piace come è stata gestita la nostra ausl.
vorrei fare una domanda ai vari costantino, colasanto, .... avete mai sentito parlare di MERITOCRAZIA, se si perchè non date qualche segnale di discontinuità?
Rocco

Anonimo ha detto...

Paolo Costantino perchè era assente?

Anonimo ha detto...

Semplicemente perchè era a Mottola a parlare di casa della salute. Di come mettere assieme i medici e dare un servizio migliore. E non a prendere in giro la gente con la parata propagandistica di un consiglio comunale aperto. E' bene che i cittadini sappiano che le cose si costruiscono lavorando e non parlando. Leggete l'articolo di oggi di Cometti e vi rendete conto che i vari Ressa (Palagiano) , Catapano (Laterza) e Fedele (massafra) non solo si rendono ridicoli ma rendono tale anche il PD. E non glielo scrive un iscritto ma un giornalista libero!

Francesco Vasto ha detto...

E' vero il consigliere Costantino era impegnato in un'altra iniziativa pubblica programmata già da diverso tempo. In ogni modo il consigliere si è mostrato sempre molto disponibile nei confronti delle sollecitazioni che dal circolo laertino del Pd gli sono venute.
Tuttavia, la coda del commento è davvero, questa sì, ridicola.
Come tu possa mischiare le due cose, questo è davvero curioso.
Tuttavia, prima di avviare un dibattito nel merito della questione, visto che tra quelli che mettono in ridicolo il partito ci sono anche io, ti invito innanzitutto a firmarti, di solito non replico a chi non firmandosi usa questo spazio per dire le prime stupidaggini che gli passano per la testa, sapendo di potersi vigliaccamente sottrarre al confronto in qualsiasi momento.

Anonimo ha detto...

Il piano sanitario della Regione Puglia è uno dei migliori, anzi modello per le altre regioni.
La sanità in Puglia ha bisogno di medici coscienziosi, anche in politica.

Francesco Vasto ha detto...

Messaggio di anonimo cancellato perché offensivo.

Anonimo ha detto...

I MEDICI IN POLITICA NON DOVREBBERO PROPRIO STARCI.

Anonimo ha detto...

i panni sporchi , ressa e company dovrebbero lavarli nel partito e non sui media , sono ridicoli e fanno danni.