giovedì 22 maggio 2008

Centrali Nucleari


“Entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione nel nostro Paese di un gruppo di centrali nucleari di nuova generazione”. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, intervenendo all’assemblea di Confindustria. “Non è più eludibile un piano di azione per il ritorno al nucleare” ha aggiunto. “È un solenne impegno assunto da Berlusconi, con la fiducia, che onoreremo con convinzione”.“Solo gli impianti nucleari” ha detto il ministro “consentono di produrre energia su larga scala, in modo sicuro, a costi competitivi e nel rispetto dell’ambiente. Onoreremo questo impegno con convinzione e determinazione”. Il ministro ha anche messo in luce la necessità di definire “una strategia energetica nazionale contenente priorità, indirizzi e strumenti di attuazione per il breve e il lungo periodo” e che sarà sottoposta a pubblica consultazione attraverso una Conferenza nazionale per l’energia e l’ambiente”.Scajola ha ribadito la necessità di “ricostruire competenze e istituzioni di presidio, formando la necessaria filiera imprenditoriale e tecnica e prevedendo soluzioni credibili per i rifiuti radioattivi”.Parlando più in generale di energia, Scajola ha ricordato che “l’obiettivo della crescita non può essere conseguito senza affrontare con estrema risolutezza e senso di responsabilità” la questione, anche alla luce della “particolare vulnerabilità dell’Italia”.Il Paese ha bisogno di energia “a costi competitivi, in quantità adeguate e in condizioni certe: la bolletta energetica pesa per 60 miliardi di euro e rende negativa la nostra bilancia commerciale”.Il ministro ha spiegato che “bisogna agire con forza lungo tre direttrici: diversificazione, infrastrutture e internazionalizzazione”. Per raggiungere gli obiettivi e “rilanciare gli investimenti semplificheremo gli iter autorizzativi, promuoveremo il dialogo con il territorio, premiando con incentivi e iniziative di sviluppo le popolazioni interessate ai nuovi insediamenti”.E in questa azione, sarà consentita anche la possibilità di “estendere l’uso dei termovalorizzatori per la produzione di energia, ottimizzando il ciclo dei rifiuti”. “Ereditiamo inefficienze e ritardi, accumulati negli ultimi 20 anni dall’ultimo piano energetico nazionale: è ora di voltare pagina”, ha proseguito annunciando una “strategia energetica nazionale” che “sarà sottoposta a pubblica consultazione e dibattito attraverso una Conferenza nazionale per l’energia e l’ambiente”.L’annuncio del ministro ha suscitato subito reazioni contrastanti. Tra gli entusiasti, l’amministratore delegato dell’Enel Fulvio Conti, che ha dato subito la disponibilità della sua azienda a fare la sua parte. “Siamo pronti ed effettivamente la durata della legislatura, pari a cinque anni, può essere un percorso realizzabile”, ha spiegato. Di segno opposto il commento di Ermete Realacci, ministro ombra dell’Ambiente. “Non si può tornare al nucleare - ha sostenuto - perché è una scelta costosa e ideologica. è come l’articolo 18, e sappiamo com’è finita quella battaglia”. “Il nucleare è una scelta sbagliata perchè è antieconomica, vecchia e pericolosa”. Lo ha dichiarato Angelo Bonelli, esponente dei Verdi che ha aggiunto: “L’energia atomica da fissione non ha risolto i gravissimi problemi delle scorie radioattive e dei costi enormi. Questi problemi hanno già portato importanti paesi europei come Svezia, Germania ed Olanda ad uscire dal nucleare e a puntare con forza su energie pulite, rinnovabili e sicure”.
e VOI CHE NE PENSATE?

1 commento:

Claudio Perrone ha detto...

bhe...vediamo un pò...

Il NUCLEARE: se tutto funziona come deve, un impianto nucleare per la produzione di energia non inquina.
Se si riesce a gestire il problema delle scorie non si hanno problemi.
Abbiamo centrali a quattro passi dal confine, costruite dai francesi SOLO per vendere energia elettrica a noi italiani.
Abbiamo (fortunatamente) ancora competenze perchè l'enel va a costruire centrali nucleari di ultima generazione ovunque, mentre in italia (purtroppo) spende milioni di euro per cercare di rimettere in sesto vecchie centrali a carbone.


Le "ENERGIE RINNOVABILI": Una scelta ottima. Se si decide di investire 100 euro sulla ricerca nucleare, se ne dovrebbero investire 100000000 nella ricerca sulle energie rinnovabili. Non si può pensare però di andare avanti solo con esse (per ora). Nei paesi può virtuosi (germania, spagna ecc), con le energie verdi si copre solo una piccola percentuale del consumo totale di energia.
E' anche vero che c'è ancora da fare taaanta strada.
Pensate che l'energia irradiata dal sole ogni giorno è decine di migliaia di volte maggiore del consumo mondiale di energia giornaliero. Magari tra 50-60 anni saremo in grado si sopravvivere sfruttando unicamente l'energia solare. Per ora è solo un'utopia...o una convinzione di qualche "ambientalista sfegatato".

ENERGIA PRODOTTA DA COMBUSTIBILI FOSSILI: Nello scenario migliore, Se gestite come si deve, inquinano tanto e costano tantissimo, se gestite male...inquinano di più e costano ancora di più!!
Il metano?? Inquina pochissimo, è vero, ma il suo prezzo ha ormai lo stesso andamento di quello del petrolio.

La ricetta perfetta (secondo me)???

1) Costuire, nel medio termine, nuove centrali nucleari di ultima generazione.
2) NON delegare a privati la gestione delle scorie
3) Nel frattempo, spingere fortemente sulle energie rinnovabili. Intendo dire che deve essere lo stato a costruire parchi eolici e centrali fotovoltaiche, non devono essere solo i cittadini a farlo con i vari "conto energia" ecc...

4)Investire nella ricerca...

5)...Investire TANTO nella ricerca...

Ora però stavo guardando la puntata di annozero sui rifiuti in campania e mi vengono i brividi se penso che quelli che hanno gestito la monnezza dovranno gestire un impianto nucleare...

Degli inceneritori non ne parlo nemmeno, dovrebbe essere chiaro a tutti che se si fa la raccolta differenziata come si deve hanno poco da bruciare e poi inquinano pure molto.

Comunque la Germania non ha deciso di abbandonare il nucleare. Ha semplicemente interrotto la costruzione di nuove centrali in attesa di una nuova tecnologia, che sembra essere molto vicina:

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tecnologia%20e%20Business/2008/05/nucleare-fusione-fredda.shtml?uuid=d215abee-2803-11dd-9bec-00000e25108c&DocRulesView=Libero

C'è anche da dire che se vi fate un giro in Germania, magari in autostrada, vi accorgerete che ovunque ci sono torri eoliche. Noi dobbiamo chiedere il permesso ai verdi prima di installarne qualcuna...
Ma noi siamo italiani...

Claudio