giovedì 15 maggio 2008

Interpellanza bipartisan in difesa dell’Arsenale di Taranto.


Interpellanza bipartisan in difesa dell’Arsenale di Taranto.


Il commento del primo firmatario, l’on. Ludovico Vico.


Quarantaquattro firme in calce ad una interpellanza urgente sull’Arsenale di Taranto e indirizzata al Ministro della Difesa.
E’ il grido di allarme che arriva bipartisan da 44 parlamentari (22 del PD e IDV e 22 del PDL – ndr) in difesa dell’impianto arsenalizio tarantino e del suo importante bacino occupazionale: 2400 lavoratori tra diretti ed indotto.
Nella precedente legislatura – afferma Ludovico Vico, parlamentare del PD e primo firmatario dell’interpellanza – avevamo già fatto delle prove tecniche di intervento congiunto in difesa degli interessi del territorio. Credo, infatti, che di fronte a emergenze di tali proporzioni si debbano abbattere gli steccati dell’appartenenza ad un movimento partitico per erigere in maniera costruttiva interventi fondati sull’appartenenza ad un territorio e alla tutela dei suoi interessi collettivi.
La crisi dell’Arsenale, dunque, fa riaffiorare in tutta la sua drammaticità la vertenza di un comparto da troppi anni in attesa di un vero e proprio piano di rilancio industriale e lasciato in stato di abbandono.
La fatiscenza e l’insicurezza di alcuni luoghi e di alcuni impianti all’interno dell’Arsenale di Taranto è nota a molti e da molti anni – sottolinea l’on. Vico – e proprio per far fronte a tale dir poco imbarazzante condizione di abbandono nella scorsa legislatura, nelle Finanziarie 2007 e 2008 erano stati previsti fondi straordinari e aggiuntivi per quasi 31 milioni di euro. Si tratta, ora, di riprendere le fila di quell’impegno.
Ranghi che potrebbero essere già serrati nell’ultimo capoverso dell’interpellanza.
Chiediamo al Ministro La Russa se ritiene di voler confermare il suo impegno per l’Arsenale di Taranto – spiega Ludovico Vico – a cominciare da quel Tavolo Istituzionale per la città in cui le vertenze locali assumevano lo spessore di vertenze nazionali. Dopo aver chiuso la partita commerciale – continua il parlamentare del PD - a quel tavolo si discutevano ora le assi strategiche di sviluppo che per il territorio jonico sarebbe stato utile confermare o varare. L’Arsenale, in questo senso, - conclude Vico – rimane, anche in coerenza degli impegni assunti dalla stessa Marina Militare con il territorio, un nucleo di sviluppo imprescindibile dal futuro della città e della nazione.

Taranto, 15 maggio 2008
L’Ufficio Stampa

1 commento:

Futuro Comune Laterza ha detto...

Viene riportato di seguito il testo dell'interpellanza:

Il territorio jonico, dopo le crisi politiche e finanziarie che hanno caratterizzato il suo impianto amministrativo, vive giorni difficili a causa dell’incerto futuro di una delle realtà produttive più antiche espresse in questa area: l’Arsenale Militare di Taranto;



L’industria arsenalizia tarantina, stabilimento di straordinaria importanza per la Marina Militare Italiana e per il Paese, con 2000 dipendenti addetti tra personale civile e militare e 400 lavoratori dell’indotto, vive ormai da anni, infatti, difficoltà di gestione che si ripercuotono sull’efficienza dell’apparato organizzativo e sull’incapacità di garantire un autentico piano di rilancio dello stabilimento militare in grado di assicurare occupazione e un pianificazione industriale a lungo termine;





I tanti problemi infrastrutturali e di sicurezza sono stati decretati dalla Autorità Giudiziaria attraverso le “prescrizioni” per adeguare alle norme alcuni degli impianti;





La traduzione di tale empasse è emblematicamente rappresentata dallo stallo dei lavori di ammodernamento previsti per l’Arsenale anche in presenza di risorse finanziarie di investimento già impegnate sia per l’ammodernamento che per la messa in sicurezza;

I lavori di ammodernamento dell’Arsenale e la sua messa a norma potrebbero ulteriormente compromettere la vita dello stesso Arsenale di Taranto, viste le dichiarazioni enunciate dallo stesso Direttore di stabilimento preoccupato per altri conseguenti provvedimenti che potrebbero essere assunti dalla Direzione provinciale del Lavoro e dall’Autorità Giudiziaria dopo le, più recenti, prescrizioni al bacino in muratura “B. Brin” con un sommergibile al suo interno;

Il blocco delle attività ipotizzate dalla Direzione potrebbero causare altre spiacevoli ripercussioni, come ad esempio il dirottamento in altre strutture arsenalizie italiane dei lavori sul naviglio da assegnare a Taranto ( Programma Lavori E.F.2008 : 26 milioni di euro – 13 per unità navali e 13 per la messa a norma del bacino galleggiante GO52) o lo slittamento dell’assegnazione degli stessi lavori in attesa dello sblocco della messa a norma;





Il frazionamento delle competenze nell’ambito della Organizzazione della Difesa e la complessità delle procedure non consente la celerità degli interventi che la situazione richiede; si auspica l’istituzione di una Autorità o Commissario delegato che possa snellire le procedure e l’iter dei lavori, provvedendo all’attuazione del programma di opere già messo a punto dai competenti organi del Ministero della Difesa Commissario delegato;





Grandi sono le preoccupazioni della Comunità Jonica, già rappresentate dalle manifestazioni di protesta civile messe in atto dai lavoratori statali e metalmeccanici; dall’intervento del Prefetto di Taranto che ha interessato del problema la Presidenza del Consiglio dei Ministri e i Ministeri della Difesa , del Lavoro e degli Interni; dall’odg deliberato ad unanimità dal Consiglio Comunale e Provinciale di Taranto in seduta congiunta il 12 maggio u.s. sottoscritto dal Sindaco di Brindisi, dai Sindaci della Provincia di Taranto, dai Parlamentari jonici, dai Consiglieri regionali del territorio e dalle organizzazioni provinciali degli industriali e del lavoro;

Se intende attivare procedure atte ad evitare il blocco delle lavorazioni all’interno dell’Arsenale di Taranto;

Se intende attivare misure straordinarie quali la nomina di un commissario delegato o una autorità per lo snellimento del complesso iter dei lavori di adeguamento strutturale dell’Arsenale Militare Marittimo di Taranto;

Se ritiene di dover confermare l’impegno assunto dal Tavolo Istituzionale per Taranto per il rilancio dell’Arsenale Militare Marittimo di Taranto, rimarcandone il ruolo pubblico e la centralità operativa dell’intera Area Industriale della Difesa.