domenica 11 maggio 2008

Sciopero Natuzzi adesione al 100%

LATERZA - Cento per cento di adesioni allo sciopero dello stabilimento Natuzzi. Secondo quanto riferisce Luigi Lamusta (Fillea-Cgil) lo sciopero ha centrato l’obiettivo, coinvolgendo tutti i 640 dipendenti che ieri hanno incrociato le braccia sui tre turni di produzione dello stabilimento laertino. «Siamo soddisfatti – spiega Lamusta - perchè finalmente i lavoratori hanno capito che la situazione è grave, anche perché l’azienda continua a temporeggiare sul piano industriale che, sinora, non abbiamo mai visto».

Lo scontro è scoppiato per via della cassa integrazione ordinaria, che partirà il 12 maggio, e che i sindacati hanno chiesto di sospendere in vista del vertice con l’azienda, previsto per il 13. «Ma l’azienda – spiega Lamusta - non ha voluto saperne. Noi comunque chiederemo a Natuzzi di adottare il principio della rotazione tra i dipendenti che andranno in cassa integrazione». In stato di agitazione anche lo stabilimento di Ginosa, dove lavorano 540 dipendenti. «Ciò che temiano - dice Lamusta - è che alla fine del periodo di cassa integrazione, straordinaria e ordinaria, ci sia una forte riduzione della capacità produttiva».

La replica dell’azienda non s’è fatta attendere. Il Gruppo Natuzzi precisa che “la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria per un periodo di 13 settimane è già partita il 21 aprile 2008 per gestire i fermi produttivi dei giorni 24-30 aprile e 2 maggio 2008.

Tale decisione - spiega dall’azienda - è stata, come di consueto, preventivamente comunicata alle rappresentanze di stabilimento”. “Del resto, azienda e rappresentanze sindacali - prosegue la nota del gruppo - si sono successivamente incontrate il giorno 7 maggio 2008 per discutere l’avvio della Cigo il successivo 19 maggio. Per esigenze di carattere produttivo è necessario che le sospensioni del reparto taglio di Laterza partano in anticipo di una settimana rispetto all’avvio del turno unico in tutti i siti produttivi previsto per il 19 maggio e che sarà oggetto di discussione, come concordato, il 13 maggio prossimo”. Infine, l’azienda precisa che “la richiesta di Cigo derivante dalla contrazione del flusso ordini non ha nulla a che vedere con la presentazione del Piano Industriale 2008-2010, che non è oggetto della riunione del 13 maggio”.

Corriere del Giorno - sabato 10 maggio 2008

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