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Si è detto soddisfatto l’architetto Enzo
La direttrice lungo la quale i comuni dell’Area occidentale hanno scelto di muoversi è la valorizzazione del Parco delle Gravine, elemento di interesse strategico per tutte le comunità ricadenti lungo la dorsale rupestre. Il recupero sostenibile delle aree di boschi e della macchia, la ridefinizione dei percorsi naturalistici e la infrastrutturazione eco-compatibile del Parco saranno le carte spendibilie e sicuramente vincenti per il recupero e per il rilancio di un’area di interesse generale.
«Da quando abbiamo effettuato interventi nell’area di nostra competenza del Parco – ha riferito il vice sindaco di Laterza, Leonardo Pugliese – è stato riscontrato un incremento del turismo ambientale e scolastico tanto che abbiamo rilevato, addirittura, una carenza delle guide». «Sfruttare la disposizione morfologica del nostro territorio e promuovere interventi che lo valorizzino – ha riferito il vice sindaco di Palagianello, Donato Todisco – è il nostro obiettivo comune. Abbiamo proposto il recupero della vecchia linea ferroviaria – ha proseguito Todisco - che a breve sarà dimessa con la realizzazione di un percorso ciclabile che, partendo da Mottola attraversi Castellaneta per arrivare a Palagianello, realizzando una continuità paesaggistica, naturalistica e culturale che metta in rete i diversi ambiti territoriali rilanciandone il significato turistico».
Parco delle Gravine e infrastrutture, quindi, gli elementi essenziali emersi come esigenze primarie dell’area occidentale.
«La trasversale Bradanico-Salentina sarà una delle priorità delle nostre azioni – ha riferito l’ing. Cimini della Provincia di Taranto. Intervenire sulle strade – ha proseguito il rappresentante dell’Ente di coordinamento - significa avere ricadute positive sulla qualità della vita della popolazione: minori tempi di percorrenza e minori percentuali di incidentistica stradale che sono fattori importanti nell’ambito della valutazione delle premialità negli interventi di Area vasta».
«Dai comuni dell’area occidentale sono giunte anche proposte in ambito sociale. Sostenere il welfare avendo a cuore gli interessi delle fasce più disagiate – ha concluso l’assessore Fabbiano – è un impegno al quale gli amministratori devono guardare con estrema attenzione». Il comune di Mottola ha individuato due siti abbandonati; il vecchio ospedale, l’Umberto I, e l’ex Gin, una colonia elioterapica, strutture in stato di abbandono che potrebbero essere ridestinate ad usi sociali per interventi a favore di disabili e anziani con l’attivazione di centri diurni.
Con la riunione di ieri si concluso il primo tour attraverso i Comuni. La metodologia messa in campo dal responsabile dell’Ufficio di Piano è stata accolta favorevolmente dagli amministratori che ora attendono, come concordato con il presidente della Provincia, la redazione di una Piano di sintesi degli interventi con l’individuazione delle priorità.
Corriere del Giorno – 24/5/2008
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