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-650 milioni per gli stipendi dei 22 mila insegnanti di religione.
-Circa 260 milioni per i finanziamenti delle scuole e dell'università cattoliche.
-25 milioni per la fornitura dei servizi idrici alla Città del Vaticano.Dal 1929 al 2004 è l'Italia a pagare i 5 milioni di metri cubi d'acqua consumati in media ogni anno dallo Stato pontificio. Con la Finanziaria del 2004 il Governo stanzia 25 milioni subito e quattro dal 2005 per dotare il Vaticano di un sistema di acque proprio.
-18 milioni per i buoni scuola degli studenti delle scuole cattoliche.
-9 milioni per il fondo di sicurezza sociale dei dipendenti vaticani e dei loro familiari.
-8 milioni per gli stipendi dei cappellani militari.
-7 milioni per il fondo di previdenza del clero.
-2 milioni per la costruzione di edifici di culto e 9 milioni per la ristrutturazione di edifici religiosi.
A queste spese bisogna aggiungere il lungo elenco di vantaggi fiscali concessi al Vaticano, valutati in circa 6 miliardi di euro.
Gli immobili della Chiesa sono esenti dall’ Ici, dall’Iva, dall’Irpeg, dalle imposte sui fabbricati e sui terreni. Se pensiamo che circa il 22% degli immobili in Italia è proprietà della chiesa, possiamo intuire la gravità della situazione.Case, conventi, ospizi, ma anche alberghi di lusso e negozi. Già, perché la Chiesa ha agito in due modi: ha aumentare il profitto riconvertendo il patrimonio immobiliare (conventi, ospizi) in strutture alberghiere; ha messo a reddito l’immenso patrimonio immobiliare che è destinato ad abitazioni. Questo avvenne soprattutto negli anni ’80 nei centri storici, abitati da famiglie umili. Verso la fine degli anni ’80, però, queste zone si sono rivalutate e la Chiesa ha sfrattato queste famiglie vendendo negli ultimi due anni beni immobiliari per quasi 50 milioni di euro (ricordando che il Vaticano paga la metà delle tasse su quello che guadagnano per gli affitti).
Per quanto riguarda l’Ici, questa non viene pagata perché gli enti ecclesiastici si autocertificano come "non commerciali", e non viene pagata neanche sulle proprietà fuori dal Vaticano.
Mio buon curato, dicevi che la chiesa è la casa dei poveri, della povera gente;però hai rivestito la tua chiesadi tende d'oro e marmi colorati; come può adesso un povero che entra sentirsi come fosse a casa sua?...(Luigi Tenco - Cara Maestra)
da http://ilpopolosovrano.splinder.com/
4 commenti:
diffondete questi dati
sul mio blog trovate anche tutti i finanziamenti ai giornali, tutti i politici indagati per mafia e la dittatura dolce di berlusconi
http://ilpopolosovrano.splinder.com/
In molti di quegli immobili soggetti a trattamento fiscale agevolato vengono svolte attività sociali che se non fossero portate avanti dagli enti ecclesiastici rappresenterebbero un costo per lo Stato.
Su questi temi piuttosto che fare sempre populismo andrebbe innanzitutto fatta chiarezza.
Dobbiamo recuperare la forza di denuncia.
Non accettiamo in silenzio.
Troviamo il coraggio di comattere la dittatura dell'informazione o meglio della disinformazione.
Facciamolo dal nostro paese.
Combattiamo i "nuovi" baroni o i nuovi "notai".
Non commettiamo gli errori del passato.
Penso che tutti questi privilegi, ad uno stato che ci da solo "noie", non sono per niente giusti!
Proprio su questo argomento, ho letto un articolo su libero.it (CLICCA QUI PER IL LINK), che espone in maniera chiarissima quello che è stato scritto in questo post!
Che dire... in un paese fatto di evasori, loro si adattano!!!
Io non riesco proprio a capire perché, chi dovrebbe aiutare viene sempre aiutato, e chi dovrebbe essere aiutato resta sempre più solo, con i suoi problemi!!!
Mah!!!
aaa
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