sabato 10 maggio 2008

I giochi di prestigio della sanità jonica

La sanità jonica più che un sistema sanitario pubblico è un teatro che mette in scena drammi, commedie, illusioni, delusioni ...... che ci hanno reso famosi in Puglia e in tutta Italia. Non ci sorprende più niente perchè siamo passati dalla "sanitopoli" del centrodestra al "muro di gomma" del centrosinistra.
E' evidente, dopo il ruba-ruba e i morti di Castellaneta, che il tumore della sanità jonica si chiama: classe politica!
La sanità a Taranto e provincia è un sistema di potere che serve ad acquistare e mantenere il consenso dei politici che fino ad ora sono rimasti impuniti per i gravi danni che ci hanno arrecato. D'altronde basta leggere i due articoli di Leonardo Rubino (pubbicati sul nostro blog) per capire come alla "delinquenza politica" si è sostituita l'improvvisazione e l'insensibilità politica.
La querelle sulla postazione medicalizzata del 118 di Laterza è la diretta conseguenza dell'incapacità di pianificare e gestire il servizio sanitario. Non è una questione di risorse economiche e umane, è soprattutto un problema di professionalità e competenza. L'ingerenza della politica sulla sanità ha provocato la morte della meritocrazia ed ha premiato il "lecchinaggio". Naturalmente chi ha studiato e lavora seriamente perchè dovrebbe sottoporsi all'umiliazione dell'appartenenza poltica per far carriera? Ed è cosi che la carriera sanitaria, vista l'ingerenza e la spartizione politica, la fanno quelli meno bravi o più scaltri.
Questo sistema sanitario, diretta conseguenza di quello politico, premia i prestigiatori capaci di illudere gli ingenui cittadini e penalizza chi lavora seriamente senza proclami.
Tornando al 118 di Laterza e al medico ad intermittenza esso non può che rientrare nella casistica della "malasanità" e della cattiva pianificazione della direzione sanitaria e della conferenza dei sindaci. La loro incapacità di ragionare su analisi scientifiche e sulla corretta programmazione e gestione del 118 ha causato questa interminabile e periodica tragico-commedia. Si tratta semplicemente di gestire le risorse e il territorio attraverso scelte razionali, non dettate dal campanilismo e dal consenso politico, per disegnare e assegnare le diverse postazioni su parametri obbiettivi e non soggettivi.
Perchè tutto questo da noi è impossibile?
Franco Catapano

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