venerdì 9 maggio 2008

LA NUOVA IMMAGINE DEL GOVERNO NEL MONDO


ROMA - «Berlusconi ha la ministra più bella del mondo». Ad assegnare l'immaginaria «corona di bellezza» tra le politiche del pianeta è la "Bild": il sito del quotidiano popolare tedesco si riferisce ovviamente alla nomina di Mara Carfagna a ministro per le Pari opportunità del quarto governo di Silvio Berlusconi. IRONIA - «Riusciranno i deputati a concentrarsi sulla politica? I dubbi sono giustificati...», aggiunge maliziosa la 'Bild', che pubblica una foto senza veli della Carfagna con due didascalie: «Ecco com'è bollente la politica italiana» e «La giurista Mara Carfagna porta un vento nuov nel governo italiano». Per il giornale tedesco, che sulla prima pagina della sua edizione online titola in grande «Mamma mia (in italiano, ndr), la ministra più bella del mondo», osserva al tempo stesso che della cosa non dovrebbe essere del tutto entusiasta la moglie di Berlusconi, Veronica Lario. Il giornale ricorda infatti come in passato Berlusconi, «in uno show televisivo, dinanzi alle telecamere, aveva "flirtato" con la sua nuova ministra». «Io con te andrei ovunque, anche su un'isola solitaria - riporta la "Bild", riferendosi alle frasi del Cavaliere - Io ti sposerei subito, se non fossi già sposato».

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei fare tanto come Benigni nel film "Jonny Stecchino".
Tu sei la nostra minstra....
E facci vedere il nostro ministero.

Michele

Anonimo ha detto...

Tira di più un pelo di ...... che un caro di buoi. In politica conta apparire non essere e gli elettori preferiscono le veline alle donne serie e capaci. Nicola

Anonimo ha detto...

Meglio l'inutile e innocua Carfagna, che la fastidiosissima Prestigiacomo.
Comunque l'attività ministeriale spero la tenga lontano dagli studi televisivi.

akerfeldt ha detto...

La nomina a ministro di Mara Carfagna è la punta parossistica di un processo di spettacolarizzazione della politica iniziato ormai circa venti anni fa. Tale processo è stato causato da due fattori concomitanti: la perdita d’attrazione della politica e l’affermazione del dominio della televisione. Il primo fenomeno è dovuto al crollo delle grandi ideologie e alla scomparsa dei partiti della prima repubblica travolti dall’onda lunga dello tsunami Tangentopoli, ed è esemplificato dal basso indice di partecipazione politica, misurato principalmente nel numero d’iscritti a partiti o movimenti politici in fortissimo calo. Il dominio televisivo, o meglio neo-televisivo per dirla alla Eco, si afferma con lo sviluppo della televisione commerciale che, durante gli anni ottanta, divulga uno stile di vita improntato ad un benessere immediato di pura matrice edonistica, a una felicità a basso costo ottenibile hic et nunc, al rinvio sine die dei sacrifici necessari al conseguimento del bene comune. Con l’implosione della prima repubblica, la politica, in crisi di credibilità, ripiega sempre più verso il medium televisivo, si conforma ai suoi stilemi comunicativi imperniati sulla semplificazione, sull’apparenza e sull’appeal. Gli uomini “nuovi” della politica italiana possono affermarsi specie se hanno acquisito credibilità in campi diversi e meno inquinati, agli occhi della pubblica opinione, rispetto a quello della politica: l’impresa privata, lo sport, lo spettacolo. E specie se dimostrano una certa telegenicità. L’azione combinata di questi fenomeni permette l’affermazione rapida e clamorosa di Silvio Berlusconi e del suo partito. La situazione negli anni si cristallizza. Il modello di politica rimane quello: personalizzato, spettacolarizzato, mediatizzato. Ora a distanza di quasi venti anni ne raccogliamo uno dei frutti più maturi: la nomina a ministro di una donna che fino a due-tre anni fa sedeva tra Giancarlo Magalli e Paolo Fox ( con rispetto parlando) e si esibiva discinta in balletti. Poi rimane folgorata sulla via d’Arcore, si candida e viene eletta, grazie alle liste bloccate, senza una minima preparazione politica, forte solo della sua laurea in giurisprudenza. A due anni di distanza dall’ingresso in campo diviene addirittura ministro. Un vero portento, un luminare della giurisprudenza se in due anni ha bruciato le tappe in questo modo. Ma chi in venti anni ha bruciato le tappe in maniera altrettanto eccezionale è la politica italiana: si è passati dalle assemblee partitiche di “nani e ballerine” di craxiana memoria al governo nazionale di “(psico)nani e ballerine” di berlusconiana genesi.

massimo castria ha detto...

sacrosante parole...ma il problema secondo me è il continuare a piangerci addosso...
è pauroso lo stato di degrado della politica italiana sempre piu fondata su elementi del tutto estranei alla politica vera e propria (per capire meglio, la politica e lo stile di vita che hanno condotto persone come Aldo Moro e Berlinguer)...
siamo qui che continuiamo a gridare (per quello che c'è possibile) contro lo scempio fatto dall'esponente della parte avversa ma in realtà credo che un vero esame critico al nostro interno non sia stato fatto in pieno...perchè i giovani non si avvicinano piu al centro sinistra???possibile che i giovani "piddini" siano tutti vuoti e senza contenuti (com'è stato detto qualche settimana fa a Laterza)??..
il grande problema è l'assenza di ideali..non ci riconosciamo piu nel primo articolo della costituzione "l'italia è una repubblica fondata sul lavoro"..oggi vogliamo tutti andare in tv, non sporcarci le mani con lavori umili e perche no, picchiare a morte gli immigrati (e non solo) che ci "puliscono le scarpe" (con tutto il rispetto di questo mondo)...
se la carfagna ora è ministro non è colpa del piccoletto ma è colpa della nostra societa che preferisce seguire una showgirl piuttosto che una donna che ha messo da parte la bellezza e il successo per un ideale...
adesso il compito di tutti coloro che come me hanno a cuore le sorti del Paese deve essere uno solo, evitare che l'Italia scivoli (come sta facendo) verso una nuova dittatura..non è un voler ingigantire il risultato elettorale ma le ronde del nord non somigliano un po troppo alla milizia volontaria per la sicurezza statale di mussoliniana memoria??...
stiamo molto attenti perche il futuro dell'Italia è nero nel vero senso della parola...
resistere resistere resistere....

Anonimo ha detto...

Pensione da parlamentare: dopo 2 anni e mezzo di contributi versati


Pensione da lavoro dipendente: dopo 38 anni di contributi versati

A NOI LO SCALONE E A LORO LO SCIVOLO!!

Info: post di Beppe Grillo - The final countdown
(Beppe Grillo, tour 2007 Reset - venerdì 01 giugno al PalaMazzola di Taranto)

Anonimo ha detto...

Il centrodestra ha attaccato i giovani del PD per nascondere il risulato politico a Laterza.
Dobbiamo dare merito al lavoro fatto dal PD a Laterza, del risultato raggiunto e del nuovo modo difare politica.
Anche se la strada e' ancora lunga e bisogna migliorare ancora.
Coraggio.

Giovanni 78