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E allora: confermate le aliquote Ici (7 per mille l’ordinaria, 4 per mille quella per l’abitazione principale, 113,62 euro la detrazione per la prima casa) e l’addizionale Irpef (0,8 per cento), invariate anche le tariffe Tarsu il cui regolamento, modificato all’articolo 9, prevede fra l’altro riduzioni (tutte cumulabili) per nuclei familiari (un terzo per i “single”, 10% per famiglie composte da due persone, 20% per nuclei con almeno quattro minorenni, 20% per ogni ultrasettantenne presente, fino al massimo di due) e fasce di reddito (dal 20% al 5%). Sempre per quanto riguarda la la raccolta rifiuti, il grado di copertura del servizio (rapporto tra le entrate previste e il costo copribile) è pari al 93,9%.
Più in generale, per l’assessore Minei «le previsioni di entrata e di spesa contenute nel bilancio annuale e quelle contenute nel bilancio pluriennale sono state inserite in misura tale da rispettare gli obiettivi di stabilità 2008-2010 imposti dalla normativa». Dopo la relazione sulla programmazione pluriennale dell’assessore ai Lavori pubblici, Pietro Colacicco, dibattito compresso. Dai banchi di opposizione, incompleti (quattro presenti su sette al momento del voto), i rilievi di Franco Catapano, Arcangelo Cirielli e Sebastiano Stano. Rilievi convergenti: ««Laterza penultimo fra i sette comuni dell’area occidentale in materia di occupazione, non si liberano risorse per lo sviluppo, le spese e l’indebitamento restano un problema» (Catapano); L'ordinario è piatto, lo strutturale è subordinato ad entrate non certe, l’Irpef si conferma al massimo consentito» (Stano, Cirielli).
L’assessore Minei ripercorre i tagli e i vincoli dell’ultima finanziaria, e ribatte: «I debiti, comunque sotto la media nazionale, sono gli stessi del 2001, ma il patrimonio comunale nel frattempo è triplicato». Frecciate reciproche sulla programmazione comunitaria scorsa. «Ci ha penalizzato - dice Catapano -. Nel Pitt murgiano, ad esempio, c'è Ginosa che la Murgia non ce l’ha, e non c'è Laterza». E il vicesindaco Leonardo Pugliese, responsabile della Politiche comunitarie, rilancia con «i contrasti irresponsabili» fra il presidente Florido e il sindaco Stefàno sull'Area vasta tarantina, e con il Pis numero 13: «Abbiamo sfruttato fino all’ultimo centesimo e da tempo - aggiunge -, stiamo chiedendo alla Regione di riassegnare i fondi: rischiano di tornare a Bruxelles cento milioni di euro».
Più in generale, per l’assessore Minei «le previsioni di entrata e di spesa contenute nel bilancio annuale e quelle contenute nel bilancio pluriennale sono state inserite in misura tale da rispettare gli obiettivi di stabilità 2008-2010 imposti dalla normativa». Dopo la relazione sulla programmazione pluriennale dell’assessore ai Lavori pubblici, Pietro Colacicco, dibattito compresso. Dai banchi di opposizione, incompleti (quattro presenti su sette al momento del voto), i rilievi di Franco Catapano, Arcangelo Cirielli e Sebastiano Stano. Rilievi convergenti: ««Laterza penultimo fra i sette comuni dell’area occidentale in materia di occupazione, non si liberano risorse per lo sviluppo, le spese e l’indebitamento restano un problema» (Catapano); L'ordinario è piatto, lo strutturale è subordinato ad entrate non certe, l’Irpef si conferma al massimo consentito» (Stano, Cirielli).
L’assessore Minei ripercorre i tagli e i vincoli dell’ultima finanziaria, e ribatte: «I debiti, comunque sotto la media nazionale, sono gli stessi del 2001, ma il patrimonio comunale nel frattempo è triplicato». Frecciate reciproche sulla programmazione comunitaria scorsa. «Ci ha penalizzato - dice Catapano -. Nel Pitt murgiano, ad esempio, c'è Ginosa che la Murgia non ce l’ha, e non c'è Laterza». E il vicesindaco Leonardo Pugliese, responsabile della Politiche comunitarie, rilancia con «i contrasti irresponsabili» fra il presidente Florido e il sindaco Stefàno sull'Area vasta tarantina, e con il Pis numero 13: «Abbiamo sfruttato fino all’ultimo centesimo e da tempo - aggiunge -, stiamo chiedendo alla Regione di riassegnare i fondi: rischiano di tornare a Bruxelles cento milioni di euro».
» Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
» Autore: Francesco Romano
» Autore: Francesco Romano
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