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E’ finito il tempo delle riflessioni e dei dibattiti. Questa è una strage indegna per un Paese che ama definirsi civile. E’ il tempo della svolta legislativa e degli impegni certi per la tutela della salute e della sicurezza.
E’ il primo commento dell’on. Ludovico Vico, parlamentare tarantino del PD, a poche ore dall’ennesima tragedia sul lavoro all’interno dell’ILVA di Taranto.
Gjoni Arjan, (il 47enne di origini albanese rimasto ucciso nell’incidente di ieri – ndr) è la vittima insieme alla sua famiglia e assieme alle vittime che da Este a Frosinone, da Ferrara a Monfalcone l’Italia ha registrato nella sola giornata di ieri, di una cultura che relega i valori del lavoro e della dignità umana sempre più in basso, considerando l’uomo subalterno al profitto – commenta Vico – ma è anche la vittima di una ignoranza diffusa rispetto alle pratiche operative che pure esistono in materia di sicurezza.
Nel caso di Gjoni Arjan, dipendente di una ditta del sub-appalto ILVA impegnata nella realizzazione del reparto zincatura a caldo del siderurgico tarantino, il sistema operativo, pur previsto dalle procedure non avrebbe infatti funzionato.
Gjoni era su quell’impalcatura a 15 metri d’altezza e non ha considerato indispensabile, imprescindibile dal suo lavoro porre in essere il sistema operativo anticaduta – afferma ancora Vico – allora viene da chiedere se la formazione del personale, prevista peraltro come obbligatoria dall’istituzione del NOI (Nucleo Operativo Intervento), sia un valore e un obbligo anche per il sistema degli appalti terzi in ILVA.
Infine Vico pone il termine della territorialità.
La ditta Pedretti di Brescia, lavora in subappalto rispetto ad un lavoro assunto dalla ditta Semat, sempre di Brescia – afferma Vico – due imprese del Nord chiamate ad operare in uno stabilimento che probabilmente, anche a fronte del tributo ambientale e di salute di questa città, dovrebbe cominciare a rivedere il suo rapporto con il territorio.
Taranto, 23 aprile 2008
Ludovico Vico
1 commento:
Bisogna valorizzare le ditte del territorio.
Qualcuno mi sa dire quante aziende milanesi e in generale del Nord, con operai NORDICI, lavorano all'ILVA?
Marco
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