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Per gli altri nove indagati se ne parlerà il prossimo 11 luglio. Il pm ha chiesto per tutti il rinvio a giudizio. Nei confronti degli indagati principali si ipotizza il reato di corruzione. Oltre a Costa, ne rispondono Ivan Vernich, funzionario del comune e responsabile del procedimento, Virginia Costa, figlia dell’imprenditore torinese, componente della commissione manti erbosi della Lega calcio, e l’imprenditore di Poggiardo Antonio Merico.
I quattro, nel novembre del 2004, furono anche raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare.
L’ipotesi della corruzione riguarda anche gli imprenditori Paola Toma di Poggiardo e Roberto Bosco, ed anche l’ex arbitro (oggi moviolista in tv) Carlo Longhi, nella doppia veste di collaudatore del Comune e di componente della Commissione manti erbosi della Lega calcio.
Secondo l’Accusa, che ipotizza anche i reati di turbativa d’asta e falso, Vernich avrebbe pilotato la gara per far ottenere l’affidamento dei lavori alle imprese di Costa, Toma e Merico.
L’ipotesi della corruzione riguarda anche gli imprenditori Paola Toma di Poggiardo e Roberto Bosco, ed anche l’ex arbitro (oggi moviolista in tv) Carlo Longhi, nella doppia veste di collaudatore del Comune e di componente della Commissione manti erbosi della Lega calcio.
Secondo l’Accusa, che ipotizza anche i reati di turbativa d’asta e falso, Vernich avrebbe pilotato la gara per far ottenere l’affidamento dei lavori alle imprese di Costa, Toma e Merico.
Gazzetta del Mezzogiorno di Lecce pag. 4 del 18 aprile 2008
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