giovedì 17 aprile 2008

Tangenti in ospedale, Sirchia condattano a 3 anni di reclusione

MILANO - L'ex ministro della Salute del precedente governo Berlusconi è stato giudicato colpevole per reati commessi quando era primario a Milano: mazzette in cambio di appalti.

L'ex ministro della Sanità Girolamo Sirchia è stato condannato a 3 anni di reclusione, nell'ambito del processo milanese in cui è imputato insieme ad altre sette persone, per un giro presunte tangenti nel mondo della sanità.

La sentenza è stata emessa questa mattina dalla quarta sezione penale del tribunale, presieduta dal giudice di Oscar Magi, al termine della camera di consiglio. Riunitasi dopo che i pubblici ministeri Eugenio Fusco e Maurizio Romanelli, avevano dichiarato di non essere intenzionati a replicare alle arringhe difensive. Quanto al verdetto, la condanna è di poco superiore a quella chiesta dai pm, pari a 2 anni e 9 mesi di reclusione.

In particolare, l'ex componente del governo Berlusconi è stato giudicato colpevole di corruzione e appropriazione indebita, per reati che sarebbero stati commessi quando era primario del Servizio di Immunoematologia dei Trapianti dell'Ospedale Maggiore Policlinico. Secondo i magistrati, Sirchia avrebbe incassato tangenti da multinazionali specializzate in prodotti sanitari, per favorirle nelle forniture di appalti.

E subito dopo la sentenza, è giunto il commento del diretto interessato: "Sono molto dispiaciuto - ha dichiarato Sirchia - non siamo riusciti a convincere il collegio delle nostre ragioni, nonostante avessimo portato al processo numerosissime prove e testimonianze. E' stato recepito il teorema dell'accusa. Mi riservo di impugnare in secondo grado la decisione perché è assolutamente non condivisibile. Mi sembra un dovere rispettare cosa un tribunale decide, ma è un diritto e dovere leggere le motivazioni e impugnare".

Repubblica - (17 aprile 2008)

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