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Il risultato elettorale, a parte l'amarezza della sconfitta, contiene elementi rivoluzionari per l'intero quadro politico italiano, che grazie alla scelta del Partito Democratico di correre da solo, è diventato finalmente stabile, trasparente e semplificato.
Il Pd di Laterza ha ritenuto fondamentale accettare la sfida del cambiamento, impostata da Veltroni, e l'ha fatto decidendo di rinnovare la classe dirigente e coniugando in maniera virtuosa l'entusiasmo dei giovani e delle donne con l'esperienza dei militanti di lungo corso.
Solo così è stato possibile rilanciare la politica dei contenuti e rendere visibile le differenze tra Pd e Pdl. Gli elettori hanno gradito e premiato il nostro impegno con 3.088 voti alla Camera e 2.836 al Senato garantendo così, alla coalizione che sosteneva Veltroni, 65 voti in più rispetto a Berlusconi. Questi risultati in controtendenza rispetto alla media provinciale, regionale e nazionale, rappresentano il migliore esito nei 7 comuni della zona occidentale di Taranto (ex collegio 18).
Ciò è la dimostrazione di una attenzione dell'elettorato verso la nostra campagna elettorale che si è distinta per la vivacità e la qualità delle iniziative proposte: legalità e sviluppo con Carofiglio, scuola e lavoro con Cammalleri, agricoltura e burocrazia con il ministro De Castro. Inoltre abbiamo coniugato l'iniziativa politica con quella territoriale occupandoci di: crisi della Curvet, mobilità degli autisti Osmairm e salvaguardia della prima classe del locale Istituto d'Arte destinato alla chiusura. Una campagna elettorale che ha contrastato e tenuto testa al locale centrodestra che amministra il comune. Siamo stati capaci di recuperare entusiasmo e colmare una carenza di rappresentanza nelle sedi istituzionali e politiche di nostri concittadini.
Il Pd di Laterza rivendica con forza la necessità di esaltare la caratteristica principale del nostro partito, ovvero quella democratica, attraverso l'abbandono del leaderismo e personalismo, l'adozione delle primarie come metodo di selezione della classe dirigente e il superamento del "dirigismo" provinciale e regionale. Logiche che hanno penalizzato la rappresentanza del nostro territorio, senza peraltro garantire riscontri nelle urne configurando così un doppio fallimento.
Ci impegneremo con tenacia per contrastare "l'oligarchia democratica" che si è impossessata del partito a livello provinciale (attraverso una spartizione correntizia e personale dei posti di potere), incapace di intercettare il consenso dei cittadini perché solo attenta a rappresentare se stessa. Una "oligarchia democratica" che accumula incarichi elettivi e politici penalizzando la meritocrazia e la rappresentanza territoriale. Ribadiamo sin da ora che non accetteremo più decisioni "verticistiche" e che daremo il nostro massimo contributo per promuovere dinamiche capaci di attivare processi trasparenti e rappresentativi.
l P.D. a Laterza continuerà ad aprirsi, ascoltando i cittadini, facendosi carico dei bisogni dando risposte serie e concrete. Lavoreremo, inoltre, per far crescere il valore della legalità e l'etica della responsabilità al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile e duraturo del nostro territorio.
1 commento:
In tempi non sospetti avevo sollevato critiche sulla necessità di far leva sui soliti personaggi "noti", per intraprendere il progetto di formazione dei movimenti pro-PD.
Non mi fu dato credito - come capita spesso a noi giovani - ed oggi, dopo la sconfitta elettorale ci accorgiamo di quanto male possano fare le ologarchie a livello provinciale!!!MEGLIO TARDI CHE MAI!!!
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