Esiste un «modello Laterza» per il Pd. Riunisce in sé paradossalmente – visto l’esito negativo del voto - tutte quelle «virtù» di cui era privo, specie al Nord, il partito di Veltroni. «Lo sviluppo nasce dagli interessi locali», spiega Franco Catapano, vicedirettore regionale della Cia (Confederazione italiana agricoltori) e componente dell’assemblea regionale del Pd. Lui è uno degli artefici del «modello Laterza» nato dal cocktail di tradizione e modernità. Internet e la motozappa incarnati alle primarie dalla lista «Con Veltroni Ambiente, innovazione, lavoro». Una lista figlia di tanti padri illustri (alcuni persi per strada): dall’assessore provinciale Giuseppe Vinci ad Alfonso Musci, eletto nell’assemblea nazionale del Pd.
Catapano, è qui il Partito democratico del Nord?
«Al centro deve esserci il territorio. Non è rifiuto della globalizzazione: nel territorio la gente si rivede, si identifica e vive direttamente il rapporto con i propri rappresentanti, sente che può contare, che possono contare i propri bisogni. Non si può parlare di radicamento così, semplicemente. Non basta più. Prenda Latorre. A Fasano si è dovuto accontentare del 24 per cento dei voti. Quella dei cittadini è una reazione in chiave glocal anche all’assurda legge elettorale che impacchetta la casta, la spedisce al Parlamento, senza dare possibilità alla gente di esprimersi.
«Al centro deve esserci il territorio. Non è rifiuto della globalizzazione: nel territorio la gente si rivede, si identifica e vive direttamente il rapporto con i propri rappresentanti, sente che può contare, che possono contare i propri bisogni. Non si può parlare di radicamento così, semplicemente. Non basta più. Prenda Latorre. A Fasano si è dovuto accontentare del 24 per cento dei voti. Quella dei cittadini è una reazione in chiave glocal anche all’assurda legge elettorale che impacchetta la casta, la spedisce al Parlamento, senza dare possibilità alla gente di esprimersi.
Cosa non ha funzionato?
«Lo dicevo prima. Non si può portare Veltroni in giro come la Madonna pellegrina e pensare di aver vinto. Il Pd è stato sconfitto al Sud non al Nord. Dovevamo dimostrare che le primarie non erano un lifting, ma le elezioni le abbiamo perse il giorno in cui i vertici del partito hanno deciso di azzerare il valore dei rappresentanti eletti alle primarie e scegliere direttamente i candidati al Parlamento senza consultazione popolare. Ecco che allora è scattato in chi, come me, crede nel carattere veramente innovativo del partito una sorta di principio di autoconservazione. Così abbiamo deciso di insistere nel radicamento del soggetto politico sul territorio, guardando anzitutto ai problemi della gente, tra questi i bisogni del mondo agricolo. A Laterza il Pd è primo al Senato con oltre il 40 per cento dei voti e senza uno straccio di consigliere provinciale che potesse fare la campagna elettorale».
«Lo dicevo prima. Non si può portare Veltroni in giro come la Madonna pellegrina e pensare di aver vinto. Il Pd è stato sconfitto al Sud non al Nord. Dovevamo dimostrare che le primarie non erano un lifting, ma le elezioni le abbiamo perse il giorno in cui i vertici del partito hanno deciso di azzerare il valore dei rappresentanti eletti alle primarie e scegliere direttamente i candidati al Parlamento senza consultazione popolare. Ecco che allora è scattato in chi, come me, crede nel carattere veramente innovativo del partito una sorta di principio di autoconservazione. Così abbiamo deciso di insistere nel radicamento del soggetto politico sul territorio, guardando anzitutto ai problemi della gente, tra questi i bisogni del mondo agricolo. A Laterza il Pd è primo al Senato con oltre il 40 per cento dei voti e senza uno straccio di consigliere provinciale che potesse fare la campagna elettorale».
Insomma, torna lo spettro del partito “casta”.
«Non a Laterza dove abbiamo proceduto al rinnovamento di tutta la classe dirigente. Il Pd si è chiuso a livello di vertici provinciali: un’oligarchia che ha deciso tutto, mentre occorrevano scelte candidature popolari: un rappresentante leggibile del mondo dell’agricoltura, un operaio dell’Ilva nei primissimi osti. Invece niente. Ma la gente se ’è accorta ed è stanca di vedere le stesse acce. Noi stiamo effettuando un sondaggio Laterza: al primo posto, tra i motivi della sconfitta, i cittadini mettono e mancate primarie per la scelta ei candidati al Parlamento».
«Non a Laterza dove abbiamo proceduto al rinnovamento di tutta la classe dirigente. Il Pd si è chiuso a livello di vertici provinciali: un’oligarchia che ha deciso tutto, mentre occorrevano scelte candidature popolari: un rappresentante leggibile del mondo dell’agricoltura, un operaio dell’Ilva nei primissimi osti. Invece niente. Ma la gente se ’è accorta ed è stanca di vedere le stesse acce. Noi stiamo effettuando un sondaggio Laterza: al primo posto, tra i motivi della sconfitta, i cittadini mettono e mancate primarie per la scelta ei candidati al Parlamento».
Quindi alle provinciali riproponete o schema primarie? E il presidente Florido?
«Senza le primarie il Partito democratico non esiste. Bisogna mettere insieme vecchio e nuovo dando la possibilità ai giovani di essere protagonisti. Questo il modello da esportare in tutt’Italia avendo sempre riferimenti territoriali ed economici precisi come l’agricoltura. Se Veltroni ha avuto la capacità di fondare un partito moderno, il Pd non può tradire questa vocazione in Puglia e a Taranto mostrando, invece, un volto conservatore. La battaglia? Ora si sposta sul Parco delle gravine: dal 2005, anno della legge istitutiva, il Parco è passato nelle competenze della Provincia, ma il Comitato parco non è stato convocato nemmeno una volta e mancano il piano di gestione e il piano di sviluppo dell’area. Lei mi chiede delle provinciali. Se andiamo a votare domani perdiamo, leggete i dati. Allora ci vuole un forte elemento di discontinuità: riequilibrare i territori ed elaborare un programma comune. Certo, le primarie rappresentano un segnale sia per la scelta del candidato presidente sia per i candidati nei collegi. Vanno fatte, ma questo deve andare di pari passo al rinnovamento del partito: a Taranto non è stata convocata un’assemblea provinciale sino ad oggi. Mi spiega questo che Partito democratico è?».
«Senza le primarie il Partito democratico non esiste. Bisogna mettere insieme vecchio e nuovo dando la possibilità ai giovani di essere protagonisti. Questo il modello da esportare in tutt’Italia avendo sempre riferimenti territoriali ed economici precisi come l’agricoltura. Se Veltroni ha avuto la capacità di fondare un partito moderno, il Pd non può tradire questa vocazione in Puglia e a Taranto mostrando, invece, un volto conservatore. La battaglia? Ora si sposta sul Parco delle gravine: dal 2005, anno della legge istitutiva, il Parco è passato nelle competenze della Provincia, ma il Comitato parco non è stato convocato nemmeno una volta e mancano il piano di gestione e il piano di sviluppo dell’area. Lei mi chiede delle provinciali. Se andiamo a votare domani perdiamo, leggete i dati. Allora ci vuole un forte elemento di discontinuità: riequilibrare i territori ed elaborare un programma comune. Certo, le primarie rappresentano un segnale sia per la scelta del candidato presidente sia per i candidati nei collegi. Vanno fatte, ma questo deve andare di pari passo al rinnovamento del partito: a Taranto non è stata convocata un’assemblea provinciale sino ad oggi. Mi spiega questo che Partito democratico è?».
La Gazzetta del Mezzogiorno – 26 aprile 2008
8 commenti:
Caro Franco, condivido la tua intervista non è solo una questione di metodi "ma anche" di uomini. Peppino
il Pd di taranto ha festeggiato al gambero rosso, perchè hanno festeggiato:
1) un risultato superiore alle altre province;
2) la rinomina di Vico;
3) la spartizione del pd jonico tra Florido-Pelillo-Vico-Mineo;
4) la sconfitta della sinistra arcobaleno;
5) il ritorno di cito.
Perchè non inserite questo sondaggio?
Florido è presidente della provincia e consigliere comunale di taranto, vorebbe la ricandidatura senza primarie (film già visto)per fare che cosa? il suo sogno è fare il sindaco di taranto o no?
Michi73
Pentassuglia non consigliere regionale, provinciale e segretario del Pd? Sono davvero dei super.
Prendete esempio da noi che sappiamo quantomeno suddividere le posizioni......
Meno male che c'era Veltroni, tutti gli impresentabili si sono nascosti dietro di lui, che ha salvato la faccia anche a Taranto
Credo anche io che la vera causa della "poca popolarità" del PD sia dovuta alla mancanza di primarie per la scelta dei candidati.
Anche se ho votato a Sinistra e non il PD, sono davvero contento delle iniziative che si stanno adottando; in italia, servono partiti vivi tutto l'anno e non solo quando ci sono le elezioni... la gente non ne uò più delle solite "facce di bronzo" che puntualmente si ripresentano alla porta ad ogni elezione... credo che questa sia una delle cause della scomparsa della "mia amata" coalizione di Sinistra.
aaa
Anche a costo di apparire un tantino autocelebrativo, voglio ricordare che il circolo laertino aveva, in tempi non sospetti, approvato all'unanimità un documento per la richiesta delle primarie, coerentemente a quanto stabilito dallo statuto.
Nessuno ci ha dato ascolto. Spero che oggi si apra un dibattito all'interno del partito per creare le condizioni affinché questi errori non vengano più compiuti.
Ovviamente i vostri commenti ci aiutano ad avere il polso della situazione e ci permettono di capire se quella delle primarie sia o meno un'esigenza avvertita dalla gente.
Grazie ancora a tutti, spero vorrete continuare ad esprimervi su questa questione.
GRAZIE AL PDLATERZA PER LA CONCESSIONE DI QUESTO SPAZIO PER ESPRIMERE LE NOSTRE OPINIONI.
UN LAERTINO FUORI SEDE
Posta un commento