martedì 22 aprile 2008

Caldaralo lascia il Consiglio Comunale, resoconto della seduta

Ieri, lunedì 21 aprile, si è tenuto il Consiglio Comunale con unico punto all’odg approvazione statuto e schema di convenzione del consorzio obbligatorio ATO PUGLIA per la gestione del servizio idrico integrato. Il consiglio si è aperto con alcune comunicazioni importanti. La prima è stata fatta dal consigliere comunale, Lorenzo Caldaralo – indipendente di sinistra -, che ha rassegnato le sue dimissioni. Caldaralo si è dimesso per svolgere meglio il suo ruolo di coordinatore della Cgil di Laterza e anche perché sempre più impegnato in ruoli di rappresentanza sindacale a livello provinciale. Nel ribadire il suo impegno per lo sviluppo economico e sociale di Laterza, si è soffermato sul decadimento della funzione del Consiglio Comunale che in generale è stato privato e mortificato dalle sue prerogative. In seguito si è sviluppato un dibattito con molti interventi (Minei, Serafini, Chisena, Saccomanni, Rizzi, Stano, Cirielli, Catapano, Cristella e Frigiola) che hanno riconosciuto e dato merito al lavoro svolto da Lorenzo Caldaralo come consigliere e assessore ai servizi sociali. La comunicazione del Sindaco, che non prevede dibattito, è stata incentrata sul caso “Leone” e sugli sviluppi politici. Il centro-destra laertino ha stilato un documento che estromette Michele Leone dalla sua maggioranza e di conseguenza il Sindaco gli ha ritirato la delega alle politiche giovanili. La stessa maggioranza ha chiesto al consigliere Leone di dimettersi dal consiglio comunale. Un repentino dietrofront rispetto alle dichiarazioni rilasciate dopo l’arresto di Leone, successivamente scarcerato, che invece affermavano che si trattava di questioni personali e non politiche. Il Sindaco ha inoltre annunciato che dopo la festa patronale, chissà perché dopo, avvierà una verifica di maggioranza per rilanciare la “spenta” attività amministrativa della sua giunta. Dopo le comunicazioni si è passati all’esame dell’unico punto all’odg per l’adesione al consorzio per la gestione delle risorse idriche. Una delibera arrivata in extremis, i nostri amministratori hanno altre gatte da pelare in questo periodo, senza nessuna istruttoria e confronto tecnico-amministrativo anzi dall’illustrazione, ovvero la lettura della delibera, fatta dal Sindaco si è avuta la sensazione della totale impreparazione e approfondimento dell’argomento. Si trattava invece di un punto importante che meritava ben altro approfondimento in quanto attraverso l’unico consorzio obbligatorio regionale (ATO) la Regione Puglia intende gestire efficacemente la risorsa idrica costituita dall'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione dell'acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue, attraverso la predisposizione di un apposito Piano d'Ambito, in modo da evitare l'attuale frammentazione gestionale (che in Italia è rappresentato 5.500 gestori per circa 13.500 acquedotti). Il sistema attivato tende ad eliminare le cause che hanno determinato rilevanti problemi nelle precedenti gestioni della risorsa idrica, particolarmente con riguardo alla disponibilità della risorsa, alla continuità della fornitura e alla qualità del prodotto. L’Autorità ha perciò lo scopo di organizzare il Servizio Idrico Integrato nonché di svolgere le funzioni di programmazione e di controllo della gestione del servizio medesimo nell'interesse degli utenti.
La delibera è stata approvata all'unanimità dei presenti dopo una lunga "scaramuccia" in merito alla diversa documentazione, rispetto a quella ufficiale, rilasciata alla minoranza.


Franco Catapano - consigliere comunale del Pd Laterza

9 commenti:

Claudio Perrone ha detto...

Ma è possibile mettere online le trascrizioni dei consigli comunali?

Anonimo ha detto...

Bilancio e previsioni
di
Carla Castellacci

I risultati delle ultime votazioni meritano qualche riflessione. Non voglio commentare troppo sulle questioni generali, ma ho un dubbio che mi pesa.

Penso sia indispensabile, prima di fare altre considerazioni, chiarire la mia scala delle preferenze. Data la situazione comunque poco promettente, ci si sarebbero potuti attendere quattro possibili esiti:

La non vittoria di Berlusconi (non più che un "pareggio" nelle condizioni date), con la presenza della sinistra in parlamento.
La non vittoria di Berlusconi (come sopra), senza la presenza della sinistra in parlamento.
La vittoria di Berlusconi con la presenza della sinistra in parlamento.
La vittoria di Berlusconi senza la presenza della sinistra in parlamento.
L'ordine che ho indicato è il mio personale ordine di preferenza. Mi sarebbe piaciuto che Berlusconi non (stra)vincesse le elezioni e che la sinistra conservasse una presenza in parlamento, anche se prevedibilmente ridimensionata. Quello che è successo è evidentemente (per me) il peggior esito possibile.

Un passo indietro: per decidere cosa votare, oltre alle mie preferenze ho pensato fosse importante tenere conto delle probabilità. Quali probabilità avevo, col mio voto, di determinare l'uno o l'altro esito? Le mie stime sono state queste:

Che c'era qualche probabilità di non far vincere Berlusconi (di ottenere il "pareggio"), se avessi votato PD.
Che ci fossero poche probabilità che la sinistra non entrasse in parlamento, anche se avessi votato PD.

La conclusione: ho votato PD. La conseguenza: ho favorito il peggiore degli esiti possibili. Il risultato: sono molto delusa di come sono andate le cose.

Credo che diverse persone anche più smaliziate di me abbiano fatto la mia stessa scelta, e si stiano interrogando su cosa sia andato storto. Osservo che diversi esponenti del PD, dopo la loro sconfitta, si sono comunque congratulati con se stessi per aver "semplificato il quadro politico", ossia per aver eliminato la sinistra dal parlamento. Il loro ordine di preferenze è, evidentemente, diverso dal mio (usando i miei numeri, immagino che loro siano per 2, 1, 4, 3). Dico quindi che queste persone, che ho votato, non mi rappresentano.

Cosa è andato storto? Mi sembra che le valutazioni sugli esiti probabili siano state molto falsate da sondaggi che davano il PD in rimonta, sondaggi che si sono rivelati molto lontani dalla realtà. E non posso trattenere il sospetto che questi "errori" di valutazione siano risultati alla fin fine utili. Insomma, debbo ancora convincermi di non essere stata presa in giro dagli stessi che ho votato, e che non mi rappresentano.

So perfettamente di non essere un "campione rappresentativo" degli elettori (nessuno lo è) e che quindi la portata dei cambiamenti va ben oltre le questioni tattiche adottate in campagna elettorale. Volevo però condividere questa "ammissione di colpa".

Per il resto, qualcosa cambierà anche in questo blog. "Valide ragioni" è nato in opposizione alle "Sante ragioni" della Chiesa, una specie di bollettino episodico sulle ingerenze più scandalose nella vita politica italiana. Ora mi aspetto che anche la CEI cambierà strategia, rendendo probabilmente meno rilevanti gli atteggiamenti di Paola Binetti e dei suoi colleghi. Mi aspetto che sui temi "eticamente sensibili" assisteremo a decisioni capricciose e irrispettose dei diritti degli altri, come fu a suo tempo la discussione sulla legge 40 sulla riproduzione assistita. Mi aspetto anche che sulle questioni più importanti ci sarà ancor meno occasione di prima per dividersi tra credenti e non credenti. Per questo motivo inizierò a occuparmi di temi un po' più generali, e correrò il rischio di rendere le mie ragioni un po' meno valide.
da

www.valideragioni.ilcannocchiale.it

Ale80

Futuro Comune Laterza ha detto...

La trascrizione dei consigli comunali è possibile visualizzarla direttamente dal sito del comune, di seguito ti riporto il link

http://www.comune.laterza.ta.it/amministrazione/attidelibere.php

Penso che sarebbe opportuno inserire nel nostro sito tutti gli atti del comune e renderli maggiormente evidenti.

Anonimo ha detto...

Hai fatto bene Lorenzo. Fare il consigliere comunale a Laterza non è una nota di merito anzi ....
tanto vale lasciarli da soli.

Anonimo ha detto...

e si...prima ti prendi i voti e poi lasci.
E' facile così.

Anonimo ha detto...

ma se il PD perde anche Roma come andrà a finire? continueremo imperterriti a credere in Veltroni?

Anonimo ha detto...

e intanto da domani in spagna il testamento biologico è legale.
Da noi invece non se ne può nemmeno parlare, perchè sennò i pretacci si arrabbiano.

Anonimo ha detto...

La libertà della scienza



Mentre noi aspettiamo di sapere (sarebbe eccessivo dire "di scegliere") chi saranno i nostri prossimi governanti, in Gran Bretagna succedono cose interessanti nella ricerca sulle cellule staminali. Ma prima di arrivare a parlarne (prossimamente) mi sono ricordata che qualche tempo fa avevo dedicato un post alla libertà della Chiesa, ed ero rimasta in debito con me stessa di un discorso sulla libertà della ricerca scientifica. Staminali e libertà di ricerca sono, evidentemente, questioni strettamente collegate tra loro.

Dico subito che la scienza non può essere "libera" nel senso in cui può esserlo una attività scelta per vocazione: è un'impresa collettiva che ha bisogno di istituti, laboratori, giornali, manager, un apparato che richiede denaro. E visto che spesso si tratta di denaro pubblico, mi pare giusto che i cittadini abbiano diritto di essere informati e di decidere su come vengono spesi i loro soldi. Detto questo, ci sono almeno due problemi fondamentali.

Il primo problema è che per molte persone la scienza va bene fino a che non tocca questioni considerate offensive, i cosiddetti "valori". Un caso tipico è la teoria dell'evoluzione. C'è chi pensa che gli scienziati studino l'evoluzione per una perversa volontà di renderci uguali a tutti gli altri animali, e per negare Dio. In realtà, per le regole della scienza, nessuna pubblicazione scientifica sarebbe accettata se parlasse pro o contro l'esistenza di Dio: è un argomento che cade completamente fuori dalle capacità di dimostrazione della scienza.

Quello che è successo nei centocinquanta anni dopo che Darwin ha pubblicato L'Origine delle specie è stato che gli scienziati hanno continuato a sviluppare le sue idee, ne hanno aggiunte di nuove, hanno accumulato scoperte, e la teoria dell'evoluzione è diventata una delle teorie scientifiche più solide che ci siano. Ma da noi l'evoluzione si può togliere dai programmi scolastici a piacimento, a seconda delle preferenze del ministro di turno, e sui giornali e alla televisione se ne può parlare come di una teoria che fa acqua da tutte le parti.

Chi lo dice? Quasi sempre, a dire queste cose sono persone ispirate da motivi religiosi. Quasi sempre queste persone possono dire quello che vogliono senza che nessuno le contraddica. Si ha più rispetto per le parole di un cardinale che per quelle di centinaia di scienziati. Anche su questo blog un commentatore ha scritto qualcosa del genere, senza neanche prendersi il disturbo di dire quali fatti secondo lui contraddirebbero la teoria.

Ma c'è un problema ancora peggiore, ed è il controllo ottuso e soffocante che la politica vuole esercitare sulla scienza. Un esempio grottesco l'abbiamo avuto recentemente, quando il fisico Luciano Maiani è stato nominato alla presidenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Per la prima volta, la nomina era stata frutto del lavoro di un comitato di esperti, capace di valutare il merito dei candidati, il loro prestigio e la loro capacità di direzione, più che le loro simpatie politiche. Ma c'era un problema: Maiani compariva tra i firmatari della famosa lettera dei fisici al Rettore dell'Università La Sapienza di Roma, la lettera in cui si criticava l'invito all'inaugurazione dell'anno accademico rivolto dal Rettore a Benedetto XVI.

Tanto è bastato perché Maiani fosse oggetto di una campagna di denigrazione vergognosa, con tanto di documenti fabbricati apposta per screditarlo. In questa operazione calunniosa si è particolarmente distinta Gabriella Carlucci. Diversi blog hanno seguito l'argomento, che viene anche riassunto in un articolo pubblicato nell'ultimo numero di Micromega (cui faccio volentieri pubblicità perché ospita anche una cosa che ho scritto io).

Per farla breve, Carlucci ha messo in discussione le competenze scientifiche di Maiani, chiamando in causa alcuni fisici che avevano collaborato con lui. Ma a differenza di quello che di solito accade in Italia, dove i politici possono dire quello che vogliono senza essere contraddetti, gli scienziati hanno risposto, e smentito puntualmente le accuse della parlamentare. Ne è nato uno scambio surreale, una sequenza di spropositi che nessuno scrittore satirico sarebbe mai riuscito a mettere in fila. Basti dire che Carlucci è arrivata a pubblicare e commentare sul suo sito testi di fisica delle particelle, e a contestare il parere di scienziati come il premio Nobel Sheldon Glashow che aveva definito Maiani un fisico "stellare". La fatica è stata tale che anche la padronanza dell'italiano da parte dell'onorevole ne ha risentito.

Fortunatamente la nomina di Maiani non è stata fermata da questi attacchi, e a Carlucci non è rimasto che ripulire il suo blog da centinaia di commenti sarcastici, l'unico risultato che l'arrogante parlamentare in via di rielezione sia riuscita a raccogliere

Vincenzo

Anonimo ha detto...

Tornando al "caso Caldaralo": per me ognuno è libero di fare quello che vuole.
Secondo me, questo fatto conferma quello che sta succedendo alla sinistra italiana... ci stiamo sciogliendo, e servono forze nuove per tornare alla ribalta!

Vorrei dire un'altra cosa: nei paesi democratici, quando un candidato premier perde, si dimette! Questo non è accaduto solo con Berlusconi, che ha continuato a sostenere la tesi dei "brogli elettorali"...
Per quanto riguarda queste elezioni, questo non è avvenuto... si prospetta una nuova fase, contraddistinta da un'unica variante: al posto di Berlusconi, ci sarà Veltroni!!! (spero proprio di no!)

aaa