lunedì 28 aprile 2008

Maggioranza scarsa e deprimente, Leone risponde al Sindaco

“Ero a conoscenza della richiesta di dimissioni, giustificata esclusivamente dalle mie vicende personali, ma nessun giudizio era stato espresso finora sulla mia partecipazione alla vita politica”: il consigliere comunale Michele Leone, arrestato per possesso di 15 grammi di cocaina il 3 aprile scorso e scarcerato due giorni dopo per aver ammesso la detenzione di uso personale della sostanza stupefacente, non ci sta.

Ribadisce che non intende lasciare il Consiglio, ritenendo le dimissioni un atto che “non può essere imposto” da alcuno, si dice rammaricato e sorpreso per il “pensiero” del sindaco Cristella appreso “dalle pagine di un giornale” e rilancia: “Il mio apporto è stato scadente, non sono mai stato parte attiva in maggioranza? Le affermazioni del sindaco sono in pieno contrasto con i fatti”, scrive Leone. E poi spiega: “Eletto per due mandati consecutivi, nel primo ricoprendo la carica di assessore, sono stato parte attiva o, meglio, decisiva in molte delle delibere approvate dalla maggioranza. Ho condiviso, ovviamente, le scelte adottate, ma oggi sono costretto a rivedere alcuni episodi e circostanze che allora sembravano ordinari: il mio telefono squillava di continuo in occasione di consigli comunali a maggioranza risicata, e dispiace adesso nutrire il dubbio di aver condiviso idee con chi pensava solo ad utilizzare il mio voto in Consiglio”.

A seguire, una precisazione: “Nessun provvedimento è stato adottato nei miei confronti dalla segreteria dell’Udc”. E un proposito: “Sono pronto a rimettermi in gioco, dopo un esame di coscienza degli errori fatti, magari candidandomi alle prossime elezioni, per lasciare ai cittadini di Laterza l’ultima parola-giudizio su Michele Leone uomo e politico”. Infine, per Michele Leone il sindaco Cristella “farebbe bene ad accorgersi di essere ormai considerato un ex sindaco” e a “preoccuparsi della sua attività politica e dell’opinione che la gente ha sulla stessa”. E comunque: “Se la mia attività politica era scarsa e ora è addirittura deprimente - chiude Leone -, vuol dire che ero e sono ben inserito nella maggioranza”.

A chiedere le dimissioni di Leone era stata, nell’ultima seduta consiliare, anche l’intera coalizione politica, “tenuto conto - si legge nel documento lasciato agli atti - che il ricoprire cariche pubbliche impone un comportamento etico ispirato a valori e principi d’ortodossia politica, e che il comportamento del consigliere Leone Michele non risponde a quanto innanzi cennato”. E’ scontro, insomma.

Francesco Romano - La Gazzetta del Mezzogiorno 28/4/08

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Leone ha il dovere di dimettersi.
Un Politico disonesto ha il dovere di dimettersi.
Sillogismo :
L'intera giunta comunale si deve dimettere.

Roberto 79

Anonimo ha detto...

Com'e' finita la questione del Campo Comunale?
Come mai Laterza e' stata messa sottosopra da polizia e carabinieri in questi giorni?

Peppino

Anonimo ha detto...

IL PDL non ha candidato il sindaco perche' sanno che si e' bruciato con le vincende della magistratura e con la grammatica.

Franco R.

Anonimo ha detto...

Io non c'entro.

Perche' Leone deve andare via dall'UDC, Mele ha fatto di peggio, Tucci ha rovinato Taranto :
SONO DEI BUONI CRISTIANI.

P.S.
Ma CASINI e' DIVORZIATO?
PUO' FARE LA COMUNIONE?

Futuro Comune Laterza ha detto...

La disonestà va provata nelle aule dei tribunali e non con i sillogismi.
Tra l'altro, nessuno è ancora finito in tribunale.
Vi preghiamo quindi di essere i più corretti possibili in merito a queste vicende.
Grazie

Anonimo ha detto...

Spero che queste vicende smuovano le coscienze e le menti di molti cittadini di Laterza e li portino ad impegnarsi nelle vita della propria comunita' ed ad essere piu' attenti nel valutare le persone che votano.

P.S.
Ma della Curvet non si piu' nulla?
E della puzza che viene dall via per Santeramo?

Michele 83

Anonimo ha detto...

SI TRATTAVA DI UNA ANALISI FILOSOFICA.
Siamo tutti convinti dell'innocenza e della buona fede dei su indicati....
Roberto79

Anonimo ha detto...

E adesso, state certi, Leone diventerà sindaco di questo paese.
La matematica non è un'opinione...

akerfeldt ha detto...

“Non si fa politica con la morale ma nemmeno senza”. Dipende dalla morale. Se il Sindaco e la giunta chiedono le dimissioni di Leone, reo di essere un consumatore accanito di droga (se è riuscito, non si sa come, a far passare quindici grammi quindici per uso personale), perché loro invece rimangono incollati allo scranno, pur essendo indagati per ipotesi di reato correlate al loro ruolo istituzionale? Se la vicenda, come disse il Sindaco all’inizio, non c’entrava con la politica né con l’amministrazione, perché ora assume conseguenze politiche corredate da valutazioni squisitamente politiche sull’operato in consiglio del Leone? A che pro quella dichiarazione? Una specie di excusatio non petita per reprimere strumentalizzazioni politiche? O si voleva sostenere che l’amministrazione non avesse a che fare con la droga? Ma chi avrebbe potuto pensare che l’amministrazione, sia essa organo o funzione, fosse implicata nel caso? Il cittadino non si rende conto da solo, senza che glielo dica qualcuno, dell’inadeguatezza di Leone a essere consigliere con delega alle politiche giovanili? Come dare l’esempio ai giovani? Facendosi beccare con della polvere bianca? In fondo, secondo la morale del consigliere, lui non ha fatto niente di male. Ha solo danneggiato se stesso. Mica ha ammazzato qualcuno. Perché dovrebbe dimettersi? In realtà è lapalissiano che abbia sbagliato e debba dimettersi. Ma che glielo venga a chiedere questa giunta in evidente stato confusionale, che prima, attraverso il Sindaco, nega ogni risvolto politico della vicenda e poi, accortasi dell’errore, ne trae le logiche conseguenze politiche, è qualcosa di grottesco dettata da una sorta di doppiopesismo morale. Una morale attagliata alle esigenze di ognuno. Due pesi due misure, ma niente bilancino.
P.S.: togliete quella foto che fa impressione.