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Si chiude positivamente la vicenda Osmairm sul trasporto disabili tramite l’intervento dell’assessore regionale Alberto Tedesco e dell’Asl di Taranto. A darne notizia il consigliere regionale del Pd, Paolo Costantino, che ha spiegato che “nel clamore della campagna elettorale rischiano di perdersi i problemi, invece una faccenda delicata come quella degli autisti dell’Osmairm di Laterza, istituto specializzato in riabilitazione psico-motoria, si è conclusa positivamente con la delibera della Asl dello scorso 9 aprile”.Per Costantino, l’Asl di Taranto e l’assessorato regionale non riconoscevano il servizio svolto di trasporto disabili e quindi il relativo costo per una contorta e complessa sovrapposizione di leggi, delibere e circolari. Risultato: l’impossibilità per l’Osmairm di continuare a svolgere in perdita il servizio e 50 persone in esubero, licenziabili dopo anni di regolare servizio e dopo che l’istituto stesso li aveva preparati professionalmente. Alle famiglie con un disabile, evidenzia Costantino, sarebbe venuto a mancare un servizio fondamentale, in grado non solo di ottenere il massimo in termini di trattamento riabilitativo, ma anche di sollevarle dall’onere dell’accompagnemento.”A dare una prima svolta alla questione apertasi fin dal 2000 con il mutato quadro legislativo, la seduta di giunta regionale del 31 marzo scorso con la quale Tedesco rispondendo alle sollecitazioni dei sindacati e mie personali - rammenta Costantino - ha valutato congrui i costi del servizio reso in questi anni, definito la necessità di avviarlo a gara pubblica e consentito all’Osmairm stesso di continuare ad espletarlo in via retroattiva a decorrere dal 1° gennaio 2008”.Unica novità della sentenza del Tar numero 1331 del 2007 l’obbligo per i Comuni di compartecipare alla spesa nella misura del 60%. Una cifra di 84.000.000 euro mensili spalmata però per più di 29 comuni. “Ne sono infatti interessati gli operatori, 49 per l’esattezza che girano per tutta la provincia jonica, Taranto inclusa, per trasportare i disabili presso i centri di riabilitazione disseminati sul territorio. Interessata anche la provincia di Bari con Santeramo e Locorotondo. Un servizio quindi che costa 140.000 euro mensili ma che di fatto i Comuni difficilmente riuscirebbero ad organizzare in proprio”.»
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno»
Autore: Antonella De Biasi
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