TARANTO - L’onorevole della Sinistra Arcobaleno chiede il trasferimento del magistrato che era sul punto di candidarsi nel popolo della libertà. E lo fa con una interrogazione al ministro della Giustizia. Il giudice replica che resta al suo posto perché così prevede la legge. Non esita a replicare, anche se in termini molto pacati, il pubblico ministero Matteo Di Giorgio ai contenuti della interrogazione parlamentare firmata dal deputato Pietro Folena, capolista della Sinistra Arcobaleno in Puglia.
Il parlamentare ha chiesto il trasferimento d’ufficio del pubblico ministero che nelle scorse settimane aveva chiesto ed ottenuto l’aspettativa per valutare una proposta di candidatura alle prossime elezioni. Nella sua istanza, peraltro, Folena fa riferimento a denunce per diffama¬zione contro il magistrato da parte di esponenti politici. Elementi che avrebbero innescato una sorta di incompatibilità ambientale per il magistrato. E su questo l’onorevole Folena ha impiantato la sua interrogazione parlamentare.
«Sono tornato al mio posto - risponde il pm Matteo Di Giorgio - perchè è previsto dalla legge. Il trasferimento scatta solo nei casi di magistrato che accetta la candidatura. Io non mi sono candidato quindi non mi si può applicare una procedura anomale. Quanto alle denunce per diffamazione nei mie confronti - continua il magistrato tarantino - apprendo delle loro esistenza dalla interrogazione del deputato Folena. Poichè non ho mai diffamato alcuno mi riservo di agire per calunnia nel momento in cui avrò contezza di queste denunce».
«Sono tornato al mio posto - risponde il pm Matteo Di Giorgio - perchè è previsto dalla legge. Il trasferimento scatta solo nei casi di magistrato che accetta la candidatura. Io non mi sono candidato quindi non mi si può applicare una procedura anomale. Quanto alle denunce per diffamazione nei mie confronti - continua il magistrato tarantino - apprendo delle loro esistenza dalla interrogazione del deputato Folena. Poichè non ho mai diffamato alcuno mi riservo di agire per calunnia nel momento in cui avrò contezza di queste denunce».
M.D. - Taranto Sera - sabato 5 aprile 2008
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